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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Imer
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Silvestro
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XIII - XIII(menzione intorno); 1465/11/22 - 1465/11/22(menzione carattere generale); 1540 - 1544(decorazioni presbiterio); 1618 - 1618(rifacimenti intero bene); 1848 - 1848(restauro intero bene); 1942 - 1942(rifacimento tetto); 1955 - 1955(restauri intero bene); 1961 - 1961(decorazioni navata); 1976 - 1981(ristrutturazione intero bene); 1996 - 1996(restauro intero bene)
Chiesa di San Silvestro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Silvestro <Imer>
Altre denominazioni S. Silvestro
Autore (ruolo)
Lungo, Bartolomeo (costruzione campanile)
Lungo, Giorgio (costruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XIII  (menzione intorno)

Nella zona ove sorge l'attuale chiesa è documentata l'esistenza di una cappella già dal XIII secolo.

1465/11/22  (menzione carattere generale)

Una primitiva chiesetta fu eretta alla fine del XV secolo in virtù del lascito del pievano Paolo Huber di Alemagna, come suggerisce il suo testamento stilato il 22 novembre 1465. L'edificio in quest'epoca aveva abside semicircolare (ancora presente) ed era voltato.

1540 - 1544 (decorazioni presbiterio)

Il presbiterio fu decorato tra il 1540 ed il 1544 dal pittore bellunese Marco Rossi da Mel e da Rocco Naurizio, in due momenti distinti.

1618  (rifacimenti intero bene)

Nel 1618 fu eretto un nuovo campanile, sui ruderi di quello originario dai maestri comacini Bartolomeo e Giorgio Lungo: in questa occasione probabilmente vennero elevate di un metro le mura perimetrali e furono demolite le volte, sostituite da un soffitto a cassettoni.

1848  (restauro intero bene)

Un'iscrizione riferisce di un restauro dell'edificio avvenuto nel 1848: già nel 1832 era stata segnalata la necessità urgentissima di riparare mura e coperture; fu inoltre realizzato un nuovo pavimento in cemento.

1942  (rifacimento tetto)

Nel 1942 i fratelli Doff-Sotta sostituirono le tegole in legno con tegole di cemento.

1955  (restauri intero bene)

Nel 1955 la falegnameria Loss realizzò il nuovo soffitto ligneo tuttora visibile; venne messa a nuovo la copertura del campanile e dei piccoli tetti sovrastanti l'abside e la porta d'entrata con tegole lignee. Fu realizzato l'ampio sagrato ed un edificio esterno adibito a stalla.

1961  (decorazioni navata)

La chiesa venne ornata da dipinti murali che fingono elementi architettonici nel 1961 dai fratelli Valline.

1976 - 1981 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1976 e il 1981 furono realizzati: i gradini all'ingresso della chiesa; i gradini presso l'altare maggiore; l'impianto elettrico.

1996  (restauro intero bene)

La chiesa fu oggetto di un radicale restauro nel 1996, diretto dall'architetto Giovanni Pezzato ad opera della ditta BTD Servizi Primiero; nella stessa occasione furono condotti alcuni scavi archeologici dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con i tecnici della Cooperativa Scavi e Restauri di Bolzano. Venne completamente rifatto il tetto della chiesa (conservando le antiche tegole in cemento) e quello del campanile, dell'abside e della tettoia (nuove tegole in legno); venne posato un nuovo pavimento in pietra.
Descrizione

La chiesa sorge su uno sperone roccioso del monte Tatoga in posizione panoramica; è molto venerata nel Primiero e meta di frequenti pellegrinaggi e di processioni comunitarie (il 31 dicembre, il primo maggio ed il lunedì di Pasquetta). L'edificio fu eretto alla fine del XV secolo grazie al lascito del pievano Paolo Huber. La facciata a due spioventi presenta un portale architravato coperto da una tettoia a tre spioventi. Un tozzo campanile realizzato da maestranze comacine nel 1618 si erge sul lato settentrionale, accanto alla sacrestia, che un tempo fungeva come romitorio. L'interno si articola in una navata rettangolare coperta da un soffitto ligneo, conclusa da un piccola abside semicircolare disassata rispetto alla navata, leggermente spostata a sinistra, affrescata.
Preesistenze
Abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un' abside semicircolare disassata a sinistra.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi con zoccolo interrotto da un portale architravato, affiancato da due finestre rettangolari chiuse da grate in ferro; tettoia pensile a tre spioventi.
Prospetti
Fiancata settentrionale caratterizzata dall'emergere del volume della sacrestia e del campanile.
Campanile
Struttura su basamento quadrangolare, con fusto in pietrame intonacato; alla sommità cella campanaria aperta da finestre centinate; copertura con tetto a losanghe, rivestito di tegole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: nella navata soffitto ligneo; catino absidale.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da tegole in cemento; tetto semiconico sull'abside e a tre spioventi sulla tettoia d'ingresso, entrambi ricoperti di tegole di legno di larice.
Interni
Navata unica illuminata da due finestre rettangolari che si aprono sul lato meridionale; le pareti perimetrali sono scandite da colonne dipinte poggianti su di un finto zoccolo, raccordate da un finto fregio a girali. Presbiterio sopraelevato su due gradini, sulla cui parete di fondo si apre a sinistra un'arcata a tutto sesto che porta ad una piccola abside semicircolare cieca. Soffitto ligneo a cassettoni.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre lapidee irregolari, disposte a corsi ortogonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle pareti perimetrali, sul soffitto ligneo che riproducono elementi decorativi architettonici; affreschi figurati nell'abside.
Adeguamento liturgico

nessuno
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