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Grigno
Trento
chiesa
sussidiaria
Santi Giacomo e Cristoforo
Parrocchia di San Giacomo Maggiore
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XIII - XIII(costruzione preesistenze); 1433 - XVI(costruzione intero bene); 1474 - 1474(consacrazione altare); 1625 - 1645(costruzione campanile); 1748/08/18 - 1748/11/04(danneggiamento intero bene); 1752 - 1752(costruzione navate); 1752 - 1773(rifacimento presbiterio); 1786 - 1786(cambio giurisdizione carattere generale); 1882 - 1882(danneggiamento intero bene); 1898 - 1898(rifacimento facciata e tetto); 1900 - 1900(ristrutturazione intero bene); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1920 - 1920(ristrutturazione intero bene); 1933 - 1933(sconsacrazione intero bene); 1933 - 1982(variazione d'uso intero bene); 1982 - 1983(restauro intero bene); 2000 - 2006(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo <Grigno>
Altre denominazioni Chiesa di San Giacomo Maggiore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
maestranze lombarde (costruzione campanile)
architettura gotica (costruzione chiesa)
architettura barocca (presbiterio)
architettura eclettica (rifacimento facciata)
Notizie Storiche

XIII  (costruzione preesistenze)

Dagli scavi archeologici condotti in prossimità della chiesa sono emersi reperti tardomedievali. Si può supporre che fosse presente un edificio sacro precedente a quello quattrocentesco a partire almeno dal XIII secolo.

1433 - XVI (costruzione intero bene)

L'analisi degli stemmi presenti sulle chiavi di volta dei costoloni permette di ipotizzare che la costruzione dell'edificio abbia avuto inizio tra il 1433 e il 1437 (al tempo dell'imperatore Sigismondo) e che sia stata conclusa entro il primo decennio del XVI secolo (durante l'episcopato di Pizzamano, vescovo di Feltre).

1474  (consacrazione altare)

Nel 1474 fu consacrato l'altare maggiore, ma è probabile che la chiesa fosse ancora in fase di costruzione.

1625 - 1645 (costruzione campanile)

Tra il 1625 e il 1627 il vecchio campanile fu riedificato nell'angolo sud-est tra la facciata e la fiancata della chiesa, sul lato opposto di quello precedente. I lavori di finitura si protrassero fino al 1645. Nella muratura della struttura si trovano le lapidi che ricordano il lavoro dei maestri murari probabilmente provenienti dal milanese (di difficile lettura e perciò non identificabili).

1748/08/18 - 1748/11/04 (danneggiamento intero bene)

Tra l'agosto ed il novembre del 1748 l'edificio subì ingenti danni a causa di due alluvioni che coinvolse l'intero paese. L'interno venne sommerso dal fango e vennero distrutti il presbiterio e l'antica sacrestia, con la perdita di quasi tutto l'archivio parrocchiale.

1752  (costruzione navate)

Nel 1752 si decise di realizzare due ulteriori navate laterali in modo da inglobare le antiche cappelle danneggiate dalle alluvioni.

1752 - 1773 (rifacimento presbiterio)

Presbiterio e abside furono riedificati in forme barocche tra il 1752 e il 1773 (data presente sull'arco santo): vennero aggiunte due nuove sacrestie e furono aperte due grandi finestre termali.

1786  (cambio giurisdizione carattere generale)

La parrocchia di Grigno nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.

1882  (danneggiamento intero bene)

Una nuova alluvione nel 1882 comportò la distruzione degli arredi.

1898  (rifacimento facciata e tetto)

Nel 1898, accantonati i progetti di un totale rifacimento della chiesa in stile neoclassico, venne riedificata la facciata in forme eclettiche. In questa occasione venne rifatto anche il tetto.

1900  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1900 il pavimento originario fu abbassato di 40 cm e vennero demoliti quattro altari. Vennero ridipinte le pareti interne ed venne intonacata la facciata.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Durante gli anni della prima guerra mondiale la chiesa fu notevolmente danneggiata: furono accesi fuochi al suo interno con la distruzione parziale del pavimento e vennero fatti sparire quasi tutti gli arredi, comprese le porte.

1920  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1920 si cercò di porre rimedio ai danni di guerra ed in questa occasione emerse in controfacciata parte di un affresco raffigurante il Giudizio Universale.

1933  (sconsacrazione intero bene)

A causa degli ingenti danni ritenuti non risanabili, la chiesa fu sconsacrata e venne realizzata una nuova parrocchiale in un altro luogo.

1933 - 1982 (variazione d'uso intero bene)

Tra il 1933 e il 1982 l'edificio fu trasformato prima in teatro poi in cinema e successivamente in negozio con pesanti interventi sulla struttura.

1982 - 1983 (restauro intero bene)

Grazie alle nuove leggi provinciali, nel 1982 fu possibile porre mano alla struttura ed iniziare un restauro complessivo, che rimase incompleto nonostante un intervento finanziario suppletivo nel 1983, a causa della mole dei lavori che erano stati sottostimati. Nel corso di questi interventi togliendo il materiale di risulta nell'abside vennero alla luce parte dell'originario pavimento e frammenti dell'antico altare.

2000 - 2006 (restauro intero bene)

Trascorsi lunghi anni di abbandono l'edificio è stato completamente recuperato grazie al restauro del 2000-2006. Pur avendo perso la sua funzione sacra è oggi luogo pubblico per manifestazioni culturali.
Descrizione

L'antica chiesa parrocchiale di Grigno dedicata ai Santi Giacomo e Cristoforo, oggi sconsacrata e destinata ad attività culturali, sorge al centro del paese con orientamento a sud-ovest. Fu edificata nel corso del XV secolo: l'altare maggiore venne consacrato nel 1474. La facciata, realizzata nel 1898, è a salienti, ripartita da quattro lesene tuscaniche di ordine gigante poggianti su alti plinti e conclusa da un frontone triangolare, riproducenti uno schema tetrastilo. L'interno denuncia l'origine gotica con tre navate coperte da volte stellate e a crociera con costoloni, sorrette da archi a sesto acuto. Le ulteriori due navate laterali ed il presbiterio sono invece il frutto di una ricostruzione settecentesca. In particolare il presbiterio presenta stucchi e dipinti murali in stile barocco. Altri dipinti appartenenti ad epoche diverse sono visibili all'interno della chiesa. Il campanile che si erge a sud-est fu realizzato tra il 1625 e il 1645 da maestranze lombarde.
Preesistenze
Gli scavi nella zona presbiteriale hanno evidenziato le fondamenta di una abside poligonale cui si sovrappone una struttura più ampia semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con cinque navate conclusa da un presbiterio rettangolare con abside semicircolare. Ai lati del presbiterio si aprono due sacrestie a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata a salienti: i settori di altezza inferiore sono lisci e corrispondenti alle navate laterali più recenti; al centro lo spazio corrispondente alle tre navate originarie è ripartito da quattro alte lesene tuscaniche di ordine gigante poggianti su plinti con schema tetrastilo; esse sono unificate da un cornicione aggettante al di sopra del quale corre una fascia recante una iscrizione (al di sotto del cornicione è visibile parte del rosone quattrocentesco). Alla sommità il frontone triangolare. La superficie è aperta da tre finestre semicircolari poste in corrispondenza delle tre navate: quella centrale sovrasta una precedente apertura tamponata ed il portale lunettato, preceduto da quattro gradini.
Prospetti
I prospetti sono intonacati e tinteggiati. La fiancata nord-ovest presenta un lungo tratto di muratura cieca, seguito da una parte lievemente aggettante dotata di due ampie finestre termali e aperta da un portale laterale a profilo rettangolare. Il presbiterio è caratterizzato dalla presenza della struttura delle due sacrestie, sovrastate da due grandi finestre termali; l'abside è semicircolare e liscia. La fiancata opposta ospita la struttura del campanile cui segue un tratto di muratura continuo aperto da altre due finestre termali e dal portale laterale a profilo rettangolare.
Campanile
Campanile su pianta quadrata lievemente disassato rispetto alla struttura della chiesa. Zoccolo lapideo interrotto dalla porta di ingresso. Le pareti esterne sono intonacate e tinteggiate; i profili angolari sono abbelliti da conci lapidei a vista. Lungo il fusto sono presenti una meridiana e due quadranti di orologio. Due celle campanarie, divise da un cornicione: la prima aperta da bifore su un paramento lapideo; la seconda di maggiore altezza a pianta poligonale, sorretta da otto paraste e aperta da quattro monofore ad arco a tutto sesto. Cupola a otto spioventi, rivestiti di scandole.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacato; struttura di orizzontamento: volte a crociera sulle navate laterali; volte stellate sulla navata centrale; cupola poggiante su quattro pennacchi sul presbiterio; calotta semisferica sull'abside; volta unghiata sulla sacrestia nord-ovest a crociera su quella sud-est.
Coperture
Tetto a una falda sulle navate più esterne e a due falde sul corpo centrale. Tetto a due falde sul presbiterio e semicircolare sull'abside. Il rivestimento è a coppi.
Interni
Interno a cinque navate: quella più esterna a sud-est è suddivisa in due campate rettangolari, mentre quella corrispondente a nord-ovest è tripartita. Lo spazio è scandito da ampie arcate a tutto sesto poggianti su pilastri a fascio. Due navate di dimensioni inferiori presentano ciascuna tre strette campate della medesima altezza delle tre della navata centrale. La suddivisione degli spazi è data da arcate a sesto acuto poggianti lateralmente su peducci e al centro su pilastri tubolari dotati di base poligonale e alto capitello circolare. Il presbiterio aperto lateralmente dagli ingressi alle sacrestie è preceduto dall'arco santo a sesto acuto ed è sopraelevato di due gradini. Il paramento murario dell'abside è scandito da lesene dotate di capitelli ionici, raccordate da un cornicione che corre lungo l'intero perimetro. Le sacrestie sono accessibili anche tramite due aperture poste in corrispondenza delle navate laterali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre di pietra calcarea poste a corsi paralleli.
Elementi decorativi
Frammenti di affresco sono presenti nelle navate e sulla controfacciata. Un grande dipinto murale occupa anche la cupola del presbiterio. Stucchi ornano il presbiterio e l'abside.
Adeguamento liturgico

nessuno
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