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restauro
adeguamento liturgico
Fornace
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1971-2004); fonte battesimale - intervento strutturale (2002-2004)
1856 - 1858(costruzione intero bene); 1858/08/15 - 1858/08/15(benedizione carattere generale); 1878/09/03 - 1878/09/03(consacrazione carattere generale); 1905/02/17 - 1905(costruzione campanile); 1910 - 1910(decorazione intero bene); 1925/08/05 - 1925/08/05(erezione a parrocchia carattere generale)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Fornace>
Altre denominazioni S. Martino
Autore (ruolo)
Claricini, Leopoldo de (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1856 - 1858 (costruzione intero bene)

La chiesa venne edificata su progetto dell'architetto Leopoldo Claricini, a partire dal 1856, per sostituire a causa delle aumentate esigenze liturgiche della popolazione la piccola e antica chiesa di San Martino (ora dedicata a Sant'Antonio da Padova). La nuova chiesa sorse sulle rovine del castello dei Roccabruna, le cui pietre vennero in parte utilizzate per la costruzione dell'edificio. I lavori si conclusero nel 1858, data che compare sul portale.

1858/08/15  (benedizione carattere generale)

L'edificio venne benedetto il 15 agosto 1858.

1878/09/03  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione risale al 3 settembre 1878.

1905/02/17 - 1905 (costruzione campanile)

Il campanile fu costruito tra il 17 febbraio e il dicembre del 1905.

1910  (decorazione intero bene)

Nel 1910 il pittore Agostino Aldi decorò l'interno.

1925/08/05  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 5 agosto 1925.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Martino, orientata a nord, venne edificata sulle rovine del castello dei Roccabruna, su progetto dell'architetto Leopoldo Claricini tra il 1856 e il 1858 per sostituire l'antica chiesa di San Martino (ora dedicata a Sant'Antonio da Padova). La facciata a tempio classico tetrastilo è scandita da quattro lesene reggenti un frontone triangolare e presenta un portale con frontone triangolare, sovrastato da una finestra lunettata. Il campanile in pietra risale al 1905 ed è caratterizzato da una doppia cella campanaria e una copertura piramidale ottagonale. All'interno, la navata, coperta da volte a botte unghiata, è suddivisa in quattro campate, dove si aprono cappelle speculari poco profonde; il presbiterio con volta a botte unghiata è rialzato su tre gradini e concluso da un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a tempio classico tetrastilo, scandita da quattro lesene di ordine gigante, sorreggenti un frontone triangolare. Al centro si apre un portale architravato con frontone triangolare sorretto da modiglioni e sovrastato da una finestra lunettata; oculo nel timapano. Zoccolo lapideo e finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate scandite da pilastri e aperte da ingressi laterali. Fiancata est caratterizzata dal corpo sporgente della sacrestia, della contigua cappella di Santa Barbara e del campanile. Zoccolo lapideo e finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata; scarpa in pietra a vista; fusto in muratura intonacata con cantonali in pietra a vista; prima cella campanaria con quadranti di orologio, aperta da bifore; seconda cella campanaria ottagonale con monofore; copertura piramidale ottagonale rivestita in lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sopra la navata e sopra il presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto della navata a doppia falda; tetto del presbiterio a due falde che gira semiconico sull'abside. Manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate da pilastri, ai quali si sovrappongono paraste corinzie, reggenti cornicione marcapiano che corre lungo l'intera struttura. Tra i pilastri si sviluppano quattro cappelle per lato, speculari e poco profonde, introdotte da arcate a tutto sesto. Presbiterio preceduto da arco santo a tutto sesto, rialzato su tre gradini e caratterizzato dal portale di accesso alla sacrestia sul lato destro. Sei finestre lunettate illuminano la navata e due il presbiterio. Zoccolo perimetrale lapideo. Finiture ad intonaco tinteggiato. Decorazione parietale a marmorino.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata e del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, a corsi diagonali. Pavimento dell'abside in legno.
Elementi decorativi
Dipinti a tempera sulle volte.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971-2004)
Il primitivo adeguamento liturgico, risalente al 1971, è stato modificato tra il 2002 e il 2004, secondo un progetto unitario che ha conferito stabilità. I poli liturgici del 1971 sono stati reimpiegati nel nuovo adeguamento. Al centro del presbiterio storico si colloca l'altare verso il popolo, lo stesso del 1971, posto su una predella lapidea e costituito da un fusto circolare in pietra che regge una mensa in pietra; il paliotto ligneo figurato è stato aggiunto nel 2002; a sinistra, l'ambone, risalente al 1971, è formato da una pedana lapidea a forma ovale e un parapetto in pietra arcuato, rivestito da un pannello ligneo figurato, datato 2004 (nel 1968 un frammento del pulpito era stato riadattato ad ambone); a destra, la sede, di nuova realizzazione, è costituita da un fusto in pietra e una seduta lignea. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Le balaustre storiche sono state rimosse.
fonte battesimale - intervento strutturale (2002-2004)
Il fonte battesimale storico in pietra con coprifonte ligneo è stato trasferito dal fondo della chiesa sulla sinistra dell'arco santo, su una pedana in legno che prolunga il presbiterio.
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