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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Fondo
Borgo d'Anaunia
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Lucia v.m.
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1356 (?) - 1359 (?)(costruzione intero bene); 1380 - 1399(realizzazione impianto decorativo); 1616 - 1616(scialbatura impianto decorativo); 1649 - 1649(lavori presbiterio); 1673 - 1673(ampliamento intero bene); 1894 - 1894(ampliamento intero bene); 1982 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire <Fondo, Borgo d'Anaunia>
Altre denominazioni S. Lucia v.m.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1356 (?) - 1359 (?) (costruzione intero bene)

Weber (1937) colloca verso la metà del XIV secolo l'erezione della chiesa, giustificando il dato tramite uno scritto di Inama (1931), nel quale lo studioso riportava un'iscrizione graffita presso un riquadro degli affreschi interni a sostegno della propria tesi. Tale iscrizione autografa, oggi non più visibile, risaliva secondo l'autore alla mano di Simone Vial, vicecapitano della giurisdizione di Castelfondo nella seconda metà del XVII secolo, e riportava una data di probabile inizio dei lavori di erezione del tempio; al momento non siamo in possesso di dati storici sufficienti ad avvalorare o rifiutare l'ipotesi di tale datazione.

1380 - 1399 (realizzazione impianto decorativo)

La bibliografia colloca in questo periodo la stesura del ciclo di affreschi lungo le pareti interne della navata con le storie di Santa Lucia e la realizzazione dei riquadri affrescati esterni.

1616  (scialbatura impianto decorativo)

I visitatori vescovili del 1616 ordinarono di ricoprire gli affreschi interni e di procedere ad un'opera di tinteggiatura.

1649  (lavori presbiterio)

Gli atti della visita pastorale di quest'anno riportano che all'epoca il presbiterio minacciava rovina e che venne ordinato di porre rimedio.

1673  (ampliamento intero bene)

In questo anno il presbiterio e la parte anteriore della chiesa vengono riedificati in forme più ampie; durante gli interventi vengono aperti l'ingresso laterale ed una finestra. Un'iscrizione su un concio lapideo esterno riporta il millesimo "1673". L'intervento è registrato tramite una nota della spesa sostenuta, citata da Weber (1937) e da Inama (1931).

1894  (ampliamento intero bene)

In questo anno la chiesa subisce un restauro conservativo che interessa l'edificio nel suo complesso; gli interventi, testimoniati da Inama nel suo volume postumo (1931), non si limitano però al restauro conservativo dell'edificio: nel corso dei lavori la quota della copertura della navata viene elevata e portata a livello della copertura del presbiterio, determinando l'acquisizione delle forme odierne dell'edificio, giudicate inusuali da Costa (1986) e Gorfer (1975).

1982  (restauro intero bene)

In questo anno, dopo numerose richieste da parte dei cittadini di Fondo e da personalità come Rasmo, viene effettuato un restauro conservativo complessivo dell'edificio, grazie ad un contributo da parte della Provincia Autonoma di Trento, su progetto dell'architetto Fabio Bertolini. Si procede al rinnovo della copertura e degli intonaci esterni ed interni, a lievi interventi presso le volte della navata e del presbiterio, al rinforzo delle fondazioni mediante un opera di muratura; infine viene effettuata una tinteggiatura delle pareti esterne ed interne. Durante i lavori vengono rinvenute alcune sepolture, a testimonianza di un ipotetico uso funerario della chiesa.
Descrizione

La chiesa di Santa Lucia sorge sul colle omonimo a nord ovest dell'abitato di Fondo, nei pressi dei resti di un antico castello oggi non più visibile. Se teniamo in considerazione la testimonianza di Vigilio Inama, la chiesa sarebbe stata fondata nel 1356, per poi venire affrescata due decenni più tardi. Le forme odierne, singolari rispetto alle consuetudini architettoniche ecclesiastiche locali, derivano da un intervento di restauro evolutosi in un'opera di ampliamento che ha interessato l'altezza delle pareti della navata e la volta interna. La facciata presenta ripidi spioventi, il cui punto d'incontro è raccordato da un campanile a vela. Uno zoccolo percorre il prospetto ed è interrotto dal portale d'ingresso lapideo e architravato; ai lati di questo è presente una finestra quadrangolare inferriata, dotata di cornice lapidea. In posizione centrale, in asse con il portale, si apre un oculo inferriato. Le fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata e rivelano il lieve aggetto del presbiterio rispetto alla navata. La fiancata destra presenta un ingresso laterale dotato di portale lapideo a tutto sesto a livello della navata, ed è aperta da due finestre rettangolari strombate ed inferriate, una all'altezza della navata e una a livello del presbiterio. La fiancata sinistra non reca aperture; il prospetto absidale rivela la presenza di una finestra a profilo mistilineo presso la parete di fondo. Il campanile a vela emerge dalla facciata, in asse con il portale, all'incontro delle falde di copertura; presenta un fusto aperto da una monofora a sesto acuto in cui è alloggiata la campana ed è coperto da due spioventi. L'interno presenta una navata unica, scandita in cinque campate dai peducci di sostegno alle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. Un ingresso laterale si apre all'altezza della quinta campata presso la parete laterale destra. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da pilastri addossati alle pareti laterali e dotati di cornice d'imposta, immette nell'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, le cui pareti recano una cornice corrente e sono intervallate dai peducci di sostegno alla vola reticolare che copre l'ambiente. Le pareti della navata sono impreziosite da un impianto decorativo ad affresco aventi carattere figurativo, ritmato in riquadri; il tema iconografico trattato sono le storie di Santa Lucia.
Pianta
Navata a pianta rettangolare, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata presenta ripidi spioventi, il cui punto d'incontro è raccordato da un campaniletto a vela. Uno zoccolo percorre il prospetto ed è interrotto dal portale d'ingresso lapideo e architravato; ai lati di questo è presente una finestra quadrangolare inferriata, dotata di cornice lapidea. In posizione centrale, in asse con il portale, si apre un oculo inferriato. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata e rivelano il lieve aggetto del presbiterio rispetto alla navata. La fiancata destra presenta un ingresso laterale dotato di portale lapideo a tutto sesto a livello della navata, ed è aperta da due finestre rettangolari strombate ed inferriate, una all'altezza della navata e una a livello del presbiterio. La fiancata sinistra non reca aperture; il prospetto absidale rivela la presenza di una finestra a profilo mistilineo presso la parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campaniletto a vela emerge dalla facciata, in asse con il portale, all'incontro delle falde di copertura; presenta un fusto aperto da una monofora a sesto acuto in cui è alloggiata la campana ed è coperto da due spioventi. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare in muratura presso la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti sopra il presbiterio. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in cinque campate dai peducci di sostegno alle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. Un ingresso laterale si apre all'altezza della quinta campata presso la parete laterale destra. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da pilastri addossati alle pareti laterali e dotati di cornice d'imposta, immette nell'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, le cui pareti recano una cornice corrente e sono intervallate dai peducci di sostegno alla volta reticolare che copre l'ambiente. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione in battuto di calce.
Elementi decorativi
Le pareti della navata sono impreziosite da un impianto decorativo ad affresco aventi carattere figurativo, diviso in riquadri; il tema iconografico trattato sono le storie di Santa Lucia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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