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Avane
Vecchiano
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Cristina V. M.
Parrocchia di Santa Cristina
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
X - XII(citazione intero bene); 1137 - 1137(citazione intero bene); 1276 - 1277(citazione intero bene); 1296 - 1296(citazione intero bene); XVII - XVIII(citazione intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Cristina Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Cristina Vergine e Martire <Avane, Vecchiano>
Altre denominazioni S. Cristina V. M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

X - XII (citazione intero bene)

Nel X secolo, la frazione di Avane fu sede di una "curtis regia" che, nei primi decenni del XII secolo, passò in possesso dell'Arcivescovado pisano, come testimoniano i due diplomi spediti da Corrado II e da Federico I, negli anni 1138 e 1178. Nella zona esistevano due castelli, uno risalente all'XI secolo e l'altro edificato dagli arcivescovi pisani intorno alla metà del XII secolo a guardia del Serchio.

1137  (citazione intero bene)

La prima attestazione della chiesa di Santa Cristina, contenuta in un privilegio di Papa Innocenzo II all'Arcivescovo di Pisa Uberto, risale al 1137.

1276 - 1277 (citazione intero bene)

La chiesa di Avane compare nell'elenco delle Decime del 1276-1277 col titolo di Santa Cristina.

1296  (citazione intero bene)

Nel 1296, unite alla pieve di Santa Cristina, esistevano altre due chiese: una dedicata a San Salvatore e l'altra intitolata a Santo Stefano.

XVII - XVIII (citazione intero bene)

L'edificio attuale è il frutto di varie ricostruzioni avvenute in epoche diverse, a seguito di disastri naturali o per esigenze liturgiche e funzionali.

XIX  (restauro intero bene)

L'attuale edificio si Santa Cristina, in stile neoclassico, risale al XIX secolo.
Descrizione

Il paese di Avane, sorge su un'area pianeggiante del comune di Vecchiano, quasi circondata dal fiume Serchio, che in quel punto forma una profonda ansa. A Nord dell'abitato è situata la chiesa di Santa Cristina, già attestata nel XII secolo, ma ricostruita in stile neoclassico nel corso del XIX secolo. Ad oggi, le strutture dell'antico edificio si conservano sul fianco settentrionale, dove la muratura, appositamente stonacata, rivela due monofore strombate ed un portalino rimaneggiato. La semplice facciata, intonacata e tinteggiata, è coronata da un frontone triangolare ed accoglie al centro il portale principale, sormontato da un'ampia croce. Il fianco sinistro risulta anch'esso intonacato, ad eccezione della porzione muraria lasciata a pietra vista, testimonianza tangibile dell'antico edificio sacro: nella parte inferiore, si aprono due primitive monofore e un portone d'accesso secondario, mentre, nella parte superiore, sono presenti due moderne finestre rettangolari. Il fianco destro, dotato anch'esso di due finestre rettangolari, risulta in aderenza con i locali parrocchiali. Sul lato sinistro della zona tergale, sorge il campanile a pianta quadrata, costituita da tre ordini sovrapposti, liberi su tre lati: l'ordine inferiore ospita una piccola apertura rettangolare, il secondo tre monofore e, il terzo, corrispondente alla cella campanaria, quattro monofore sormontate ciascuna da un oculo. Al vertice, la torre è conclusa da una copertura a cuspide. Internamente, la navata unica diparte dalla cantoria in controfacciata e si conclude con una scarsella absidale introdotta da un ampio arco trionfale sorretto da due colonne in muratura dipinta. Sulle pareti laterali dell'abside, due porte conducono, a destra, alla sacrestia e, a sinistra, ad un vano ad uso ripostiglio, da cui si accede anche al campanile.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio all’interno. Tutte le murature si presentano in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica diparte dalla cantoria in controfacciata e termina con scarsella absidale di forma rettangolare, introdotta da arco trionfale con colonne laterali. L'area presbiteriale, delimitata da balaustre in marmo, risulta rialzata di due gradini rispetto al resto dell’aula. Sulla parete destra e sinistra dell'abside, due porte conducono rispettivamente alla sacrestia e ad un vano ad uso ripostiglio, da cui si accede al campanile.
Coperture
L'aula è dotata di copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da quattro capriate. L’abside si presenta con volta semicircolare, completamente affrescata. La sacrestia ha una copertura in laterocemento. Manto in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni di graniglia bianca e nera disposti a losanga su tutta la chiesa.
Elementi decorativi
La facciata a capanna della chiesa di Santa Cristina risulta intonacata e conclusa al vertice da un timpano triangolare, profilato da una cornice modanata e aggettante. Al centro, si apre il portale principale in pietra dipinta, sormontato da una grande croce in marmo bianco e grigio. All'interno, la navata unica diparte dalla controfacciata, parzialmente occupata dalla cantoria, che è dotata di balaustra in legno dipinto ed ospita al centro l'organo ottocentesco. A destra dell'ingresso, tra la controfacciata e la parete destra, trovano posto un confessionale a parete in muratura e pietra dipinta caratterizzato da tre fornici, un'acquasantiera a fusto in marmo bianco rimaneggiata e un moderno fonte battesimale, pure in marmo, inserito entro apposita nicchia. A metà della navata, si fronteggiano due altari laterali, realizzati in muratura dipinta a finto marmo nel XIX secolo. I dossali, delimitati lateralmente da colonne che sostengono l'alta trabeazione, si concludono con un frontone caratterizzato, presso le estremità, da due bracieri ardenti e, al centro, da una croce apicale sorretta da due volti di putto alati. A destra dell'altare sinistro, è fissata alla parete la lapide quattrocentesca del capitano di ventura Corrado Alchilbergh, scolpita in marmo bianco con l'immagine a figura intera del cavaliere. Sulla parete opposta, un'ampia nicchia nel muro accoglie le moderne statue della Madonna Addolorata e di Gesù morto. L'area presbiteriale, introdotta da due balaustre in marmo, ospita la centro l'Altare maggiore preconciliare, riconducibile al XVIII secolo. Realizzato in marmi policromi, la mensa dell'altare è decorata da un ovale in marmo bianco applicato al centro del paliotto, raffigurante la Madonna con Gesù bambino (Madonna del Rosario). Il dossale, coronato da un'edicola sagomata contenente un bassorilievo in marmo con l'immagine di Sant'Antonio da Padova e Gesù bambino benedicente, accoglie al centro una pala d'altare ascrivibile al XVI/XVII secolo. Sulle pareti laterali dell'abside sono esposti due affreschi di Giuseppe Bacchini, dipinti nel 1828 a monocromo e raffiguranti David e Golia, e il Cristo morto con la Vergine. La volta emisferica del catino absidale è decorata da una pittura murale ottocentesca raffigurante la Madonna Assunta e santi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
Lo spazio liturgico è stato modificato con l’inserimento di un ambone e un leggio in struttura lignea. L'Altar maggiore preconciliare, posto al centro del presbiterio, non risulta accompagnato da mensa per la celebrazione liturgica versus populum.
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