chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Arena Pisana
San Giuliano Terme
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Evangelista
Parrocchia di San Giovanni Evangelista
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980-1989)
724 - 724(citazione intero bene); XII - XII(citazione intero bene); XVI - XVI(rovina intero bene); 1561 - 1561(citazione intero bene); 1597 - 1597(citazione intero bene); XVIII - XVIII(costruzione intero bene); 1950 - 1960(ricostruzione intero bene ); 2006 - 2006(restauro copertura)
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Evangelista <Arena Pisana, San Giuliano Terme>
Altre denominazioni S. Giovanni Evangelista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

724  (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza del paese di Arena è inserita in una carta dell'archivio arcivescovile di Lucca del 724: il documento riporta che il territorio fu possesso di varie famiglie longobarde pisane e che la corte di Arena in particolare fu donata dal re dei Longobardi ad un nobile lucchese.

XII  (citazione intero bene)

La chiesa parrocchiale di Arena fu menzionata per la prima volta nel 1137 con il titolo di Pieve di Santa Maria.

XVI  (rovina intero bene)

Nei corso dei secoli, l'antica Pieve di Santa Maria e San Giovanni andò in rovina e, a partire dal XVI secolo, servì da cava di materiali per il restauro della Cattedrale di Pisa e per altre chiese limitrofe come San Salvatore in Carraia e San Michele a Pontasserchio.

1561  (citazione intero bene)

Il piviere di Arena venne soppresso nel 1561, quando venne istituito quello di Sant'Alessandro di Vecchiano.

1597  (citazione intero bene)

Nel 1597 la chiesa di Arena fu dotata nuovamente di fonte battesimale.

XVIII  (costruzione intero bene)

L'attuale edificio è da ricondurre alla chiesa di San Salvatore di Carraia, già menzionata nei documenti dell'XI secolo. La chiesa fu tuttavia ricostruita nel 1709.

1950 - 1960 (ricostruzione intero bene )

A seguito dei gravi danni subiti durante la Seconda guerra mondiale, la chiesa fu radicalmente ristrutturata negli anni cinquanta del Novecento.

2006  (restauro copertura)

Nei primi anni del 2000, la chiesa subì un intervento di manutenzione straordinaria alla copertura.
Descrizione

Il borgo di Arena sorge sulla riva sinistra del fiume Serchio, dirimpetto al paese di Vecchiano. La chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita nell'immediato dopoguerra, sorge al centro del tessuto urbano. La facciata a capanna, introdotta da un sagrato quadrangolare lastricato in pietra, è delimitata da due lesene laterali e caratterizzata dal portale centrale, sormontato da una lunetta con ghiera in mattoni a faccia vista disposti a coltello. I prospetti laterali presentano due finestre a monofora per lato e quello destro in particolare è dotato di un secondo portone d'accesso e di un corpo aggiuntivo corrispondente alla sacrestia. Staccato dalla chiesa, sul lato destro del presbiterio, sorge il campanile a pianta quadrangolare con angoli smussati e struttura in cemento rivestita da mattoni a faccia vista. La cella campanaria è costituita da aperture spartite da colonne in cemento armato e conclusa al vertice da una copertura piana con cornice aggettante. All'interno, la chiesa si sviluppa a navata unica, conclusa da una scarsella absidale di forma rettangolare ed introdotta da un ampio arco trionfale. Sulla parete destra del presbiterio, una porta conduce in sacrestia.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra, da materiale sciolto lapideo e laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, conclusa da una scarsella absidale rettangolare. La zona presbiteriale risulta rialzata di un gradino rispetto al resto dell’aula. Sul lato destro, all’interno del presbiterio, è presente una porta che conduce alla sacrestia.
Coperture
L'aula è dotata di una copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da tre capriate. La scarsella absidale è coperta con una volta a botte lunettata, mentre la sacrestia ha una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è dotata di una pavimentazione in cotto a quadroni. La sacrestia presenta una pavimentazione sempre in cotto ma di forma rettangolare.
Elementi decorativi
La facciata a capanna intonacata ospita al centro il portale, decorato al vertice dal monte di Pietà e sormontato da una lunetta profilata da una ghiera in laterizio. Internamente, la chiesa a navata unica diparte dalla controfacciata, caratterizzata da due nicchie a parete per l'alloggiamento dei confessionali ai lati dell'ingresso, e termina con una scarsella absidale rettangolare. Davanti al portone, trova posto una vasca di acquasantiera di forma ottagonale, realizzata in marmo bianco e riconducibile al XVI secolo. A metà dell'aula, si fronteggiano due altari laterali settecenteschi in pietra serena, costituiti da una mensa sorretta da volute arricciolate e da un dossale delimitato da colonne con capitelli corinzi. Al vertice, sopra un'alta trabeazione, diparte il frontone ricurvo spezzato, che accoglie al centro la cartella contenente l'iscrizione dedicatoria. Sulla parete destra, l'altare intitolato a San Rocco e datato 1786 accoglie al centro l'immagine ovale del Sacro Cuore di Gesù, mentre sulla parete sinistra, l'altare dedicato a Sant'Antonio Abate ospita una moderna statua della Madonna del Rosario. Davanti a quest'ultimo è collocato il novecentesco fonte battesimale in marmo bianco con intarsi in marmo rosso. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto al resto dell'aula, è introdotto da un alto arco trionfale e delimitato da due corte balaustre in travertino. Al centro, campeggia la mensa per la celebrazione liturgica e, alle sue spalle, i gradini col tabernacolo intronizzato, anch'essi in travertino. Sulla parete di fondo della scarsella absidale, è collocato un prezioso cippo etrusco del V secolo a.C.: in origine, la colonna doveva essere piantata per terra, al fine di segnalare la presenza nel terreno di un vaso cinerario. L'iscrizione incisa in verticale sul corpo, riconoscibile come formula onomastica per il defunto, attesterebbe tale funzione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980-1989)
Intorno agli anni Ottanta, sono stati eseguiti lavori e modifiche allo spazio liturgico: al centro della scarsella absidale è stata installata una pedana, su cui sono stati inseriti la mensa per la celebrazione versus populum e, addossato alla parete di fondo, i gradini con il tabernacolo intronizzato. A delimitare l'area presbiteriale sono state inserite due balaustre. Tutti gli elementi sopra descritti sono realizzati in travertino. A completare il presbiterio sono stati aggiunti un leggio ed un ambone in legno.
Contatta la diocesi