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Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Cecilia
Parrocchia di Santa Cecilia
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2016)
1102 - 1107(citazione intero bene); 1199 - 1199(citazione intero bene); XIV - XV(costruzione altari); 1789 - 1789(citazione intero bene); XIX - XIX(restauri intero bene); 1815 - 1815(citazione intero bene); 1843 - 1843(citazione intero bene); 1886 - 1887(consolidamento facciata
campanile); 1936 - 1938(restauro intero bene); 1945 - 1955(ricostruzione intero bene); 2005 - 2007(restauro copertura
camponile)
Chiesa di Santa Cecilia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Cecilia <Pisa>
Altre denominazioni S. Cecilia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1102 - 1107 (citazione intero bene)

La chiesa di Santa Cecilia fu costruita intorno al 1102 dai monaci camaldolesi di San Michele in Borgo su un terreno donato dalla famiglia Visconti. Nel 1107, non ancora terminata, la chiesa fu consacrata dall'arcivescovo Pietro Moriconi.

1199  (citazione intero bene)

Dal 1199, la chiesa di Santa Cecilia iniziò a comparire con il titolo di parrocchia.

XIV - XV (costruzione altari)

Nel corso del XIV e XV secolo, la chiesa fu dotata di altari di patronato di importanti famiglie pisane, tra cui quello fatto erigere da Pietro della Gherardesca nel 1343.

1789  (citazione intero bene)

Alla fine del XVIII secolo, alla chiesa di Santa Cecilia fu aggiunta la cura d'anime della chiesa di San Paolo all'Orto, soppressa nel 1789.

XIX  (restauri intero bene)

Nel corso del XIX secolo, nella chiesa di Santa Cecilia furono realizzati numerosi cambiamenti: agli inizi del secolo furono eretti due altari laterali, mentre nel 1834 si procedette alla nuova lastricatura del pavimento e al consolidamento della struttura muraria dell'edificio e del campanile.

1815  (citazione intero bene)

Nel 1815 la chiesa di Santa Cecilia assunse il titolo di Prioria.

1843  (citazione intero bene)

A partire dal 1843, nella chiesa ebbe sede la confraternita del Cuore di Maria.

1886 - 1887 (consolidamento facciata, campanile)

Tra il 1886 e il 1887, fu realizzato il consolidamento della facciata e del campanile a causa dei danni provocati da un fulmine.

1936 - 1938 (restauro intero bene)

Tra il 1936 e il 1938, la chiesa di Santa Cecilia fu sottoposta ad altri interventi di restauro.

1945 - 1955 (ricostruzione intero bene)

Durante la Seconda guerra mondiale, la chiesa di Santa Cecilia, quasi del tutto distrutta, perse tutta la parete nord della navata e il tetto. Nel dopoguerra, l'edificio fu interamente ricostruito: dei quattro altari, due andarono perduti.

2005 - 2007 (restauro copertura, camponile)

La chiesa di Santa Cecilia è stata sottoposta al restauro conservativo del campanile e della copertura.
Descrizione

La chiesa di Santa Cecilia sorge nel centro storico della città di Pisa, all'interno del quartiere di San Francesco. L'edificio, libero su tre lati e costruito verso est in aderenza al fabbricato che ospita la canonica, non è dotato di un vero e proprio sagrato, ma è preceduto da un leggero allargamento della strada antistante la facciata. Quest'ultima, a capanna, è caratterizzata da due tipi di materiale, utilizzati per la costruzione: nella parte inferiore la muratura è costituita da blocchi squadrati di pietra calcarea che raggiungono l'altezza dell'architrave d'ingresso, mentre nella parte centrale e superiore la cortina muraria è realizzata in laterizio fino alla copertura, compresa la struttura del campanile. Lesene laterali delimitano il prospetto principale: quella di sinistra, impostata sulla struttura in pietra, continua nel paramento in laterizio, mentre quelle del lato destro proseguono fino alla sommità del campanile. Una serie di archetti pensili figurati, inseriti a ridosso della cornice del timpano, concludono la facciata, mentre un'altra si ripete lungo il sottogronda del fianco destro dell'edificio, entrambe arricchite dalla presenza di bacini ceramici di produzione locale ed islamica, oggi sostituiti da copie. Al centro della facciata si apre il grande portale archivoltato, sormontato da una bifora con colonnina centrale in marmo bianco. Il fianco destro della chiesa è caratterizzato dalla successione di tre monofore e due portali archivoltati, oggi tamponati. Il campanile a base quadrata si erge a destra della facciata principale e ha due lati che appoggiano direttamente sulle pareti esterne della chiesa, mentre i rimanenti risultano sospesi, sorretti esclusivamente da una colonna posta all'interno dell'aula. La torre campanaria presenta tre ordini, separati dal motivo degli archetti pensili: l'ordine inferiore ospita una monofora per lato, mentre il secondo e l'ultimo accolgono bifore di diversa grandezza. L'interno, ad aula unica e pianta rettangolare con copertura a capriate lignee, è dotata di due altari laterali oltre quello maggiore. Sulla parete di fondo del presbiterio, sul lato sinistro, una porta conduce in un vano ad uso deposito e, da qui, in sacrestia.
Struttura
Muratura perimetrale in laterizio innestata su un alto basamento in pietra per la facciata principale. La parete est è realizzata totalmente in laterizio, ad esclusione della base del campanile condotto a pietra faccia vista. Facciata nord completamente intonacata.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica di forma rettangolare, con presbiterio sollevato di un gradino rispetto al resto dell'aula. Sulla parete di fondo, a sinistra dell'Altar maggiore, si apre una porta che conduce ad un locale utilizzato come deposito/magazzino, di passaggio per l'accesso alla sacrestia. Quest'ultima risulta in collegamento con la casa canonica. Nell'angolo destro della controfacciata è inserito un campanile pensile del XIII secolo.
Coperture
Aula coperta da tetto a doppia falda a struttura lignea con orditura principale costituita da 6 capriate, terzere e travicelli in legno e mezzane in cotto. Manto in coppi ed embrici alla toscana.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è costituita da elementi in cotto disposti a losanga, delle dimensioni di 24x24 cm. Il presbiterio è dotato di un pavimento formato da grandi lastre in marmo bianco con intarsi romboidali in bardiglio, disposte all'interno di un reticolo costituito da fasce in bardiglio.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, con campanile svettante sul lato destro, è costituita da un alto basamento di pietra calcarea su cui si innesta il paramento murario in laterizio a completamento della parte superiore dell'edificio. Al centro si apre il portale principale con stipiti ed architrave in pietra, sormontato da un'ampia lunetta con ghiera lavorata. Al di sopra, è inserita una bifora con colonnina centrale in marmo bianco, decorata lateralmente da una sequenza di bacini ceramici. Quest'ultimi si ritrovano anche al vertice della facciata, lungo il profilo a capanna, e sul campanile a scandire il sovrapporsi degli ordini, sempre accompagnati da bacini ceramici policromi. Internamente, l'aula unica a pianta rettangolare risulta completamente intonacata e coperta da un tetto a capriate lignee, ricostruito nel dopoguerra. Nell'angolo destro della controfacciata è visibile il campanile sospeso, realizzato in mattoni e datato al 1236. La struttura poggia con due lati sulle pareti esterne della chiesa, mentre gli altri due sono impostati su una colonna in pietra. Ai lati della bussola d'ingresso sono collocate due acquasantiere a colonna, una seicentesca in marmo bianco e una rimaneggiata con fusto in travertino del XX secolo. Tra le lapidi inserite in controfacciata citiamo quella in ricordo della sepoltura del pittore Orazio Riminaldi in Santa Cecilia, avvenuta in questa chiesa nel 1630. Sulle pareti laterali, sfilano le formelle delle Via Crucis in terracotta dipinta, opera di Mario Bertini (1952-53). Sulla parete sinistra, vicino all'ingresso, trova posto un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino, detta la Madonna della Salute, inserita all'interno di una ricca cornice intagliata, recentemente restaurata. A metà delle pareti dell'aula si fronteggiano due altari gemelli del XIX secolo, realizzati in pietra serena dipinta: quello sinistro, dedicato a San Camillo de Lellis, ospita al centro del dossale il dipinto attribuito a Giovan Battista Tempesti raffigurante la visione del santo. L'altare destro è dedicato alla Vergine ed ospita una tela seicentesca raffigurante la Vergine con Bambino e Sant'Antonio da Padova, opera di Ranieri Borghetti. Sulla parete di fondo del presbiterio campeggia l'Altar maggiore, realizzato nel 1719 e rimaneggiato nel 1937, in marmo bianco di Carrara con intarsi in diaspro. La mensa è separata dal dossale marmorizzato, costituito da coppie di colonne scanalate con capitelli corinzi, a sostegno del frontone curvilineo. Al centro, un dipinto di Ventura Salimbeni raffigurante il martirio di Santa Cecilia del 1607.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2016)
L'ultimo adeguamento liturgico è avvenuto nel 2016, quando i frati della chiesa di San Francesco presero possesso di Santa Cecilia e inserirono al centro del presbiterio una mensa ed un ambone in legno davanti all'Altare maggiore preconciliare.
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