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Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Ranieri e Leonardo
Parrocchia di San Ranierino
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
XVI - XVII(preesistenze intero bene); XVI - XVII(preesistenze intero bene); 1578 - 1578(preesistenze intero bene); XIX - XIX(ristrutturazione intorno); 1865 - 1868(costruzione intero bene); 1865 - 1868(costruzione intero bene); 1867 - 1869(decorazione volta a botte); 1894 - 1894(completamento casa canonica)
Chiesa dei Santi Ranieri e Leonardo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Ranieri e Leonardo <Pisa>
Altre denominazioni Chiesa di San Ranierino
SS. Ranieri e Leonardo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - XVII (preesistenze intero bene)

La chiesa cinquecentesca era ubicata nell'angolo Sud-est della piazza, inserita tra le residenze dei Curati e del Capitolo, e volgeva la facciata verso il Duomo.

XVI - XVII (preesistenze intero bene)

L'edificio, destinato ad accogliere le funzioni parrocchiali dei vicari curati del capitolo, fu costruito utilizzando alcuni ambienti del duecentesco chiostro dei Canonici: la chiesa, di modeste dimensioni, era costituita da un'aula unica rettangolare e coperta da una volta a botte. Esternamente la facciata, delimitata da paraste angolari e conclusa da un frontone triangolare, era dotata di un portale in pietra serena sormontato da oculo centrale. L'impianto, semplice e sobrio, rispondeva ai dettami delle strutture controriformate.

1578  (preesistenze intero bene)

Nel 1578, in piazza del Duomo, a ridosso del chiostro dei Canonici oggi occupato dal Museo dell'Opera del Duomo, fu eretta la chiesa dei Santi Ranieri e Leonardo, detta anche di San Ranierino.

XIX  (ristrutturazione intorno)

Intorno alla metà del XIX secolo, fu realizzato il progetto di ristrutturazione urbanistica della piazza del Duomo promossa dal prefetto di Pisa Luigi Torelli, che aspirava a dare rilevanza ai principali monumenti della piazza con la demolizione di tutti gli edifici sorti soprattutto presso l'estremità orientale.

1865 - 1868 (costruzione intero bene)

Nel 1865, la chiesa cinquecentesca di San Ranierino fu demolita e ricostruita in via Cardinal Maffi tra il 1865 e il 1868, su progetto dell'ingegnere Paolo Folini.

1865 - 1868 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa fu costruita con lo stesso materiale e le stesse proporzioni dell'edificio precedente: sull'architrave è incisa l'iscrizione che ricorda l'anno di fondazione dell'edificio.

1867 - 1869 (decorazione volta a botte)

Tra il 1867 e il 1869, Raffaello Bardelli dipinse la volta a botte dell'aula.

1894  (completamento casa canonica)

Nel 1894, è stata completata la canonica e l'annesso giardino.
Descrizione

La chiesa dei Santi Ranieri e Leonardo (familiarmente detta San Ranierino) sorge nel centro storico della città di Pisa, a pochi passi da Piazza dei Miracoli, affacciata su via Cardinale Maffi. L'edificio fu eretto intorno alla metà del XIX secolo, in sostituzione della chiesa cinquecentesca dedicata ai santi, che si ergeva a ridosso del chiostro dei Canonici (attuale Museo dell'Opera del Duomo). La facciata, costeggiata dal marciapiede pubblico, è delimitata lateralmente da due larghe paraste angolari che sostengono idealmente il frontone triangolare, profilato da una massiccia cornice modanata. Al centro si aprono il portale d'ingresso, inquadrato in pietra serena, e un oculo vetrato. Il fianco destro della chiesa si affaccia su un accesso privato che conduce ad abitazioni, mentre quello sinistro è costruito in aderenza al fabbricato che ospita la casa canonica. A metà del prospetto sinistro, si erge un piccolo campanile a vela, dotato di alloggiamento per due campane. Internamente, l'aula unica risulta intonacata e tinteggiata, coperta da una volta a botte dipinta. L'area presbiteriale, di poco rialzata dal resto dell'aula, ospita sulla parete sinistra una porta che conduce in sacrestia. Una seconda porta, aperta sulla stessa parete verso la controfacciata, conduce al salone parrocchiale e alla casa canonica.
Struttura
L'edificio si presenta completamente intonacato e tinteggiato, sia internamente che esternamente, pertanto risulta difficile stabilire il materiale costitutivo dell'apparecchio murario.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica conclusa da un'area presbiteriale appena rialzata dal resto dell'aula. Sulla parete sinistra si aprono due porte: la prima, più vicina all'ingresso, conduce ad un salone parrocchiale e, da qui, alla casa canonica, la seconda, a lato dell'Altare maggiore, porta direttamente in sacrestia. In controfacciata si inserisce una cantoria pensile in muratura e legno dipinto a finto marmo.
Coperture
L'aula è coperta da una grande volta a botte intonacata e dipinta di azzurro, su cui sono applicate piccole stelle in legno dorato ad imitazione del cielo stellato.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula presenta una pavimentazione in piastrelle di marmo bianco e bardiglio delle dimensioni di 25x25 cm, disposte a losanga. Il presbiterio è pavimentato con lastre di marmo bianco con intarsi a motivi geometrici.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, intonacata e tinteggiata, è delimitata lateralmente da due paraste angolari e conclusa al vertice da un timpano dotato di una spessa cornice modanata ed aggettante. La chiesa presenta un portale d'ingresso inquadrato in pietra serena e caratterizzato da un architrave inciso con l'anno di fondazione della chiesa (MDCCCLXVIII) e la dedicazione ai Santi Ranieri e Leonardo. In asse con l'accesso principale, si apre un oculo vetrato. All'interno, l'aula unica si presenta semplice e sobria, con pareti lisce imbiancate, concluse da un cornicione su cui si innesta la volta a botte. Quest'ultima, decorata da un dipinto murale con cielo stellato, è opera di Raffaele Bardelli databile tra il 1867 e il 1869. Lungo la parte superiore delle pareti laterali si dispongono sei finestre a monofora con vetrate novecentesche raffiguranti la Madonna con Gesù Bambino, il Sacro Cuore di Gesù e i santi. In controfacciata, ai lati del portone principale, si inseriscono due acquasantiere a parete in marmo bianco e, a sinistra, una lapide datata 1869, che ricorda le fasi di edificazione della chiesa. In alto, sopra la bussola d'ingresso, è presente la cantoria pensile in muratura, con balaustra in legno dipinto a finto marmo. A metà della parete sinistra, campeggia la grande tavola dipinta con l'Incoronazione della Madonna, eseguita da Baccio Lomi nel XVI secolo, mentre di fronte, trova posto la piccola tela della Sacra Famiglia, ascrivibile anch'essa al XVI secolo e proveniente da un'edicola presso Porta Buozzi. Vicino al presbiterio, dalle pareti laterali dell'aula si fronteggiano due confessionali a tre fornici, profilati da una sottile cornice in marmo bianco, mentre sul lato sinistro è collocato il pulpito in legno, realizzato da Ranieri Renai tra il 1867 e il 1869. Al centro della parete di fondo del presbiterio è collocato il dossale dell'Altare maggiore, realizzato per l'altare di San Ranieri nel Duomo di Pisa da Tino di Camaino agli inizi del XIV secolo. Intorno alla metà del Cinquecento, l'opera fu affidata allo scultore fiorentino Andrea Guardi e alla sua bottega, perché fosse riadattata a forme più moderne e, nell'ultimo quarto del XVI secolo, trasportata nella cinquecentesca chiesa di San Ranierino da Gino di Stoldo Lorenzi. Intorno al 1868, a seguito della demolizione della vecchia chiesa, Jacopo Fortini fece trasferire l'altare nel nuovo edificio di culto, approdando così alla collocazione attuale. Il dossale, in marmo bianco di Carrara, è caratterizzato da due lesene scanalate con capitello composito poste a sostegno di un arco ornate dalle sculture dei santi Pietro e Paolo. Al vertice, si inserisce il fregio scolpito con l'immagine del Padre Eterno, accompagnato da due cherubini ed affiancato da statue a tutto tondo raffiguranti la Fede e la Carità. Al centro, è esposto il dipinto della Madonna Incoronata tra santi, opera di Aurelio Lomi del XVI secolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L'adeguamento liturgico ha comportato lo spostamento in avanti della mensa dell'Altare maggiore rispetto al dossale, in modo tale da guadagnare la centralità del presbiterio.
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