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Putignano
Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Bartolomeo Apostolo
Parrocchia di San Bartolomeo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1960-1965)
1052 - 1052(citazione intero bene); XII - XII(citazione intero bene); 1276 - 1276(citazione intero bene); XIV - XIV(citazione intero bene); 1406 - 1406(citazione intero bene); XVIII - XVIII(citazione intero bene); 1827 - 1828(ricostruzione intero bene); 1899 - 1899(rifacimento pavimento); XX - XX(ampliamento intero bene); 1907 - 1907(citazione intero bene); 1943 - 1943(distruzione intero bene); 1950 - 1958(ricostruzione intero bene); 1957 - 1957(spostamento altare maggiore); 1984 - 1984(chiusura al culto intero bene); 1990 - 1990(sostituzione altare maggiore); 2000 - 2000(inagibilità intero bene); 2007 - 2007(ricostruzione intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Putignano, Pisa>
Altre denominazioni S. Bartolomeo Apostolo
Autore (ruolo)
Marinari, Luca (architetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1052  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria dell'esistenza di una ecclesiam in località Putignano risale al 1052. La chiesa era intitolata originariamente a San Salvatore.

XII  (citazione intero bene)

La chiesa di Putignano è menzionata in due Bolle Pontificie del XII secolo come una delle chiese appartenenti al Capitolo della Primaziale.

1276  (citazione intero bene)

Nel Registro delle Decime del 1276, la chiesa di Putignano cambia intitolazione per accogliere quella di San Bartolomeo. In seguito, comparirà intitolata ad entrambi i santi.

XIV  (citazione intero bene)

Dal XIV secolo, la chiesa di Putignano oltre a dipendere dal Capitolo della Cattedrale di Oisa, era sotto il patronato delle famiglie Gambacorti e Roncioni.

1406  (citazione intero bene)

Nel 1406, Giovanni Gambacorti firmò la resa di Pisa ai fiorentini nella chiesa di Putignano.

XVIII  (citazione intero bene)

Nel 1744, la chiesa era sotto il patronato del popolo di Putignano e della famiglia Roncioni. Era retta dal parroco Giovan Battista del Genovese.

1827 - 1828 (ricostruzione intero bene)

Il 23 marzo 1827 fu posta la prima pietra per la costruzione della nuova chiesa di san Bartolomeo che fu ultimata nel 1828.

1899  (rifacimento pavimento)

Nel 1899, fu realizzata la nuova pavimentazione in marmo bianco e bardiglio, finanziata dal Fondo di Culto e dall'Economato generale.

XX  (ampliamento intero bene)

Agli inizi del XX secolo, la chiesa di San Bartolomeo venne ampliata. Prima della Guerra, l'edificio di culto risultava circondato da un piazzale alberato. All'interno, la navata unica dipartiva dalla cantoria in legno in crontrofacciata per terminare nell'abside semicircolare. Leggermente distaccato dalla facciata della chiesa sorgeva una torre di origine medievale, in seguito adibita a campanile.

1907  (citazione intero bene)

La parrocchia di Putignano si estendeva da Coltano a Riglione a Sant'Ermete e comprendeva due oratori: quello di Sant'Antonio a Spedaletto e quello di Sant'Elena alle Rene.

1943  (distruzione intero bene)

Durante la Seconda guerra mondiale, Putignano diventò sede delle SS. Il 23 luglio 1943, prima della ritirata, i tedeschi minarono la torre medivale del campanile che franò sulla vicina chiesa distruggendola.

1950 - 1958 (ricostruzione intero bene)

Nel corso degli anni Cinquanta, sotto la direzione dell'EREE (Ente per la ricostruzione dei beni ecclesiastici distrutti dalla guerra), la chiesa di Putignano fu ricostruita seguendo i progetti degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi. Fu riaperta al culto nel 1958.

1957  (spostamento altare maggiore)

Nel 1957, il parroco di San Bartolomeo otteneva dalla Soprintendenza il permesso di spostare il Settecentesco Altar maggiore da San Pietro in Vinculis alla chiesa di Putignano.

1984  (chiusura al culto intero bene)

Nel 1984, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco furono avvertiti del distacco degli intonaci dal soffitto della chiesa di San Bartolomeo. A seguito del sopralluogo, la chiesa fu chiusa al culto per permettere al parroco di intraprendere i lavori di restauro necessari.

1990  (sostituzione altare maggiore)

Nel 1990, l'Altare maggiore settecentesco fu affiancato e poi sostituito da una moderna mensa in marmo rosso.

2000  (inagibilità intero bene)

Nonostante i lavori di ristrutturazione intrapresi a seguito della chiusura dell'edificio di culto, il complesso di San Bartolomeo di Putignano fu dichiarato inagibile per gravi problemi strutturali.

2007  (ricostruzione intero bene)

L'Architetto Luca Marinari lavorò al progetto e alla realizzazione del nuovo complesso parrocchiale di Putignano.
Descrizione

La chiesa di San Bartolomeo Apostolo sorge nel sobborgo di Putignano, lungo la via che collega il paese a Sant'Ermete, in prossimità del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Firenze-Pisa. Realizzata nel 2007, è stata edificata in luogo della vecchia chiesa, demolita nel 2002 per gravi cedimenti strutturali. Il nuovo edificio, separato dalla strada, è introdotto da un ampio sagrato pavimentato in masselli autobloccanti, in parte protetto dal forte aggetto della falda di copertura. La facciata, rivolta verso Sud, è caratterizzata da un’ampia cortina muraria, costituita da blocchi in calcestruzzo splittato e sormontata da una fascia vetrata continua sottogronda. Al centro si apre l’alto portale d'ingresso, in asse con il presbiterio, mentre sui fianchi laterali sono disposti due accessi secondari. A destra del portone principale, una motivo scalettato fa da raccordo con il campanile, posto in posizione più avanzata rispetto al corpo della chiesa. Il fianco destro della chiesa, realizzato in parte con blocchi splittati e in parte semplicemente intonacato, è caratterizzato da una fascia vetrata sottogronda e da una croce inclinata realizzata ad imitazione delle vetrate policrome. Il fianco sinistro risulta molto articolato, dominato dall’alternanza dell'intonaco e dei blocchi splittati, e caratterizzato dalla grande nicchia che ospita il fonte battesimale. Inoltre, su questo lato si legge la struttura portante dell'edificio composta da grandi setti a sostegno delle travi lamellari di copertura. Il lato nord della chiesa risulta in aderenza alle strutture parrocchiali adiacenti la ferrovia. Internamente, l'aula unica è dotata sul lato destro di una cappella feriale e del soprastante ballatoio, raggiungibile attraverso il campanile, dove trova posto l'organo. Sul lato sinistro della controfacciata, si apre il vano sacrestia.
Struttura
Struttura portante mista, costituita da pilastri in c.a. e muratura posti a sostegno della copertura. Muratura di tamponamento in blocchi di cls splittato e laterizio intonacato e tinteggiato.
Pianta
Lo schema planimetrico è caratterizzato dalla presenza di due assi ortogonali, ai quali corrispondono gli accessi alla chiesa: l’asse principale, Nord-Sud, ingresso-presbiterio e quello Est-Ovest, ingresso laterale-fonte battesimale. Sul lato destro della navata unica, si trovano la cappella feriale del Santissimo Sacramento e il soprastante ballatoio, raggiungibile attraverso il campanile. Sul lato sinistro della controfacciata è ricavata la sacrestia.
Coperture
La copertura dell’edificio è costituita da una struttura in travi lamellari in legno con orditura principale disposta secondo l’asse Est-Ovest, reticolo secondario trasversale e tavolato di finitura in legno. Al di sopra, coibentazione, impermeabilizzazione e manto di copertura in tegole canadesi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è in lastre di travertino delle dimensioni di 120x60 cm e 30x30 cm disposte a formare un motivo ad intreccio. Nel corridoio centrale dell'aula, gli elementi 30x30 in travertino sono sostituiti da elementi della stessa dimensione in marmo nero. L'area presbiteriale e la pedana del fonte battesimale è rivestita in marmo nero. Il pavimento del ballatoio è in gres porcellanato 30x30 cm.
Elementi decorativi
La facciata, affiancata dalla torre campanaria, è introdotta da un ampio sagrato, parzialmente coperto da una gronda aggettante, costituita da un'unica falda a torsione. I paramenti murari esterni sono rivestiti da blocchi di calcestruzzo splittati e, in alcune porzioni, intonacati. Lungo il sottogronda, una serie di finestre a nastro circonda l'edificio su tre lati. Al centro del prospetto principale si apre l'alto portone d'ingresso vetrato, mentre sul fianco destro compare una grande croce inclinata, realizzata ad imitazione delle vetrate policrome. Internamente, la chiesa si presenta a navata unica di forma rettangolare, delimitata sul lato destro da una parete interna che la separa dalla cappella feriale del Santissimo Sacramento. Qui, sono collocati l'altare in marmo bianco di Carrara con basamento a forma di parallelepipedo lavorato a “canestro” e l'ambone, caratterizzato dalla stessa lavorazione della mensa. Lungo la parete che divide l'aula dalla cappella laterale si susseguono le stazioni della via crucis datate 1960: al di sopra si sviluppa un ampio ballatoio che, in corrispondenza del presbiterio, ospita il grande organo a canne della Bottega d’arte organaria Ponziano Bevilacqua di Torre dei Nolfi (Aquila). Sul lato opposto, al centro della parete sinistra, si trova un fonte battesimale in pietra, realizzato nel 2007 da Francesco Panceri su progetto di Francesco Manlio Lodigiani. Alle sue spalle, è inserita in parete una vetrata policroma che circonda la figura polimaterica di San Bartolomeo, opera anche in questo caso di Francesco Lodigiani. Vicino all'ingresso, sulle pareti laterali si fronteggiano due statue devozionali racchiuse entro teche di vetro: a sinistra, il Sacro Cuore di Gesù e, a destra, la Madonna con Gesù Bambino. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, ospita l'Altare maggiore, l'ambone e la sede, tutti realizzati in pietra Santafiora scolpita su disegno del progettista dell’edificio, l'architetto Luca Marinari. Al centro della parete di fondo campeggia un crocifisso in legno dipinto ascrivibile alla fine del Settecento, coevo a quello che adorna la cappella laterale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960-1965)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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