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restauro
adeguamento liturgico
San Pietro in Palazzi
Cecina
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Pietro Apostolo
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi; Presbiterio
presbiterio - intervento strutturale (1960-1970)
XX - XX(costruzione intero bene); 1927 - 1928(costruzione intero bene); 1928 - 1928(citazione intero bene); 1928 - 1928(costruzione campanile); 1932 - 1933(costruzione intorno); 1943 - 1944(danneggiamento intero bene); 1945 - 1945(citazione intero bene); 1962 - 1962(costruzione campanile); 1963 - 1963(ampliamento intero bene); 1972 - 1972(costruzione navata sinistra
cappella della Madonna)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo <San Pietro in Palazzi, Cecina>
Altre denominazioni S. Pietro Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XX  (costruzione intero bene)

La chiesa di San Pietro in Palazzi fu costruita nel 1928 per iniziativa dell'Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi su progetto dell'ing. Giulio Fascetti di Pisa.

1927 - 1928 (costruzione intero bene)

Il 16 ottobre del 1927, fu benedetta la posa della prima pietra da parte del Cardinal Maffi.

1928  (citazione intero bene)

L'8 luglio 1928 il Cardinal Maffi celebrò la prima messa nel nuovo edificio di culto.

1928  (costruzione campanile)

L'11 luglio 1962 fu inaugurato il campanile, eretto su progetto dell'ing. Giulio Fascetti dalla ditta Bandini di Cecina. Delle quattro campane presenti, due sono quelle donate dal Cardinal Pietro Maffi nel 1928.

1932 - 1933 (costruzione intorno)

Nel settembre del 1932, su progetto dell'ing. Giulio Fascetti di Pisa, iniziarono i lavori per la costruzione dell'asilo e, successivamente, quelli per la casa di cura. L'inaugurazione dell'asilo avvenne il 24 ottobre 1933.

1943 - 1944 (danneggiamento intero bene)

Durante il periodo della Seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, la chiesa e il paese subirono intensi bombardamenti.

1945  (citazione intero bene)

Con decreto del 9 novembre 1945, Mons. Gabriele Vettori elevò ad arcipretura la parrocchia di San Pietro in Palazzi.

1962  (costruzione campanile)

Il campanile fu costruito su progetto dell'ing. Giulio Fascetti dalla ditta Bandini di Cecina ed inaugurato l'11 luglio 1962.

1963  (ampliamento intero bene)

Il 6 maggio 1963 la chiesa fu ampliata e riconsacrata dall'Arcivescovo di Pisa Mons. Ugo Camozzo.

1972  (costruzione navata sinistra, cappella della Madonna)

Nel 1972 fu eretto l'altare della Madonna all'interno della cappella terminale della navata sinistra.
Descrizione

La chiesa di San Pietro Apostolo, costruita nel 1928 per iniziativa dell'Arcivescovo di Pisa Cardinale Pietro Maffi, sorge al centro della frazione di San Pietro in Palazzi nel comune di Cecina, lungo via Aurelia Nord. La facciata è introdotta dall'antistante sagrato di forma triangolare, pavimentato con asfalto bituminoso e delimitato da una folta siepe. Il lato destro dell'edificio sacro è costruito in aderenza ad una palazzina recentemente ristrutturata (ex asilo), utilizzata per le attività parrocchiali, mentre quello sinistro è in parte oscurato dal volume della casa canonica. Il prospetto principale presenta un profilo a salienti, sottolineato da un motivo ad archetti pensili, ed è realizzato in laterizio, scompartito in tre parti da quattro paraste in muratura decorate con effetto di bozzato regolare in pietra e poggianti su una zoccolatura di base in travertino. Nella parte inferiore si aprono tre portali di accesso: quello centrale, di dimensioni maggiori, è caratterizzato da un massiccia cornice strombata con terminazione a cuspide in cui si inserisce il portone in legno lunettato, mentre quelli laterali sono delineati da una semplice cornice lineare in pietra. Nella parte superiore della facciata, in asse con l'ingresso principale, si inserisce un ampio rosone con cornice modanata, e sopra i portali laterali si trovano due finestre a monofora decorate da vetrate policrome. A poca distanza della chiesa, sul lato sinistro del prospetto, si erge il campanile, una snella struttura in mattoni faccia-vista, definita da quattro pilastri angolari in muratura ad effetto pietra. Il fusto ospita su ogni lato una finestra centinata e, al di sopra, la mostra circolare dell'orologio. Una sottile cornice ad archetti pensili divide il fusto del campanile dalla soprastante cella campanaria e si ripropone al vertice, prima dell'innesto dell'alta cuspide terminale. La cella campanaria ospita quattro bifore con colonnino centrale sormontate da un oculo con apertura cruciforme. L'interno si presenta a pianta basilicale, suddivisa in tre navate da due file di pilastri a sostegno di una serie di grandi archeggiature a tutto sesto. La navata centrale è conclusa da una scarsella absidale quadrangolare, sollevata di tre gradoni rispetto al resto dell'aula. La navata destra ospita una cappellina per l'esposizione dei reliquiari e, di seguito, la più grande cappella feriale. Quella sinistra ospita una piccola cappellina a pianta rettangolare iniziale e, in testa alla navata, la cappella della Madonna. A metà della parete sinistra si apre una porta che conduce alla casa canonica. La sacrestia si raggiunge tramite un passaggio tra l'arco trionfale e l'altare in testa alla navata destra.
Struttura
La facciata presenta un paramento murario in laterizio lasciato a faccia-vista. Le facciate laterali sono realizzate in muratura mista di pietra e mattoni intonacate e tinteggiate. Internamente le pareti risultano intonacate e tinteggiate.
Pianta
Schema planimetrico a pianta basilicale, suddivisa in tre navate da due file di pilastri in muratura che sostengono quattro grandi arcate a tutto sesto per parte. Il presbiterio, sollevato di tre gradoni dal resto dell'aula, è costituito da una profonda scarsella absidale, illuminata da un'ampia trifora aperta sulla parete di fondo. In testa alla navata sinistra, adiacente al presbiterio, si apre una cappella laterale dedicata alla Madonna. Tra l'arco trionfale e l'altare posizionato in testa alla navata destra, si inserisce una porta che conduce in sacrestia. In corrispondenza dell'ingresso, sulla parete destra si apre una piccola cappella a pianta poligonale in cui si conservano alcune teche in vetro contenenti numerosi reliquiari. Più avanti una porta conduce alla cappella feriale. Sul lato opposto, vicino alla controfacciata, si trova una piccola cappella rettangolare e poco oltre la porta di accesso alla casa canonica. In controfacciata è collocata una piccola cantoria pensile poggiante su due coppie di mensole.
Coperture
La navata centrale e la scarsella absidale sono coperte da falde a doppio spiovente con capriate, terzere e travicelli in legno e tavelle in cotto. La capriata che sormonta la zona absidale risulta priva di saettoni. Le navate laterali sono dotate di copertura a spiovente con puntoni, terzere e travicelli in legno e tavelle in cotto. Le capriate e i travicelli di tutta la copertura presentano una decorazione pittorica a motivi geometrici e floreali. Solo la porzione terminale della navata sinistra, in corrispondenza della cappella della Madonna, presenta una controsoffittatura inclinata a cassettoni in legno, tinteggiata e caratterizzata da decorazioni pittoriche. Copertura piana per le due cappelline laterali e per quella feriale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle navate è costituita da piastrelle in cotto posizionate in modo da creare un motivo quadrettato. La cappellina dei reliquiari, nella navata destra, presenta un pavimento in mattonelle quadrate in cotto disposte in diagonale, mentre la cappellina aperta sul lato opposto è caratterizzata da un pavimento a lastre rettangolari di travertino disposte a correre in senso trasversale. Il pavimento della cappella feriale è costituito da liste rettangolari allungate di marmo venato chiaro, disposte trasversalmente. Nella scarsella basidale, lastre rettangolari in travertino disposte a correre in senso trasversale.
Facciata
La facciata a salienti, profilata al vertice da un motivo ad archetti pensili, è realizzata in laterizio, impostata su una zoccolatura di base in travertino, e suddivisa in tre sezioni da paraste e cornici in muratura decorata ad effetto "bozzato". La parte centrale, ai lati della quale sono collocate due piccole statue in marmo raffiguranti i santi Pietro e Paolo, ospita il grande rosone e il portale d'ingresso, caratterizzato da cornice strombata. Quest'ultima, conclusa al vertice da un frontone cuspidato e delimitata lateralmente da pilastri ornati da capitello, accoglie al centro l'ampio portone in legno con lunetta a mosaico raffigurante Gesù nell'atto di consegnare le chiavi a San Pietro, opera eseguita dalla ditta Favret di Pietrasanta su disegno dello scultore Tommaso Tommasi. I portali laterali, semplicemente delineati da una sottile cornice liscia, sono sormontati ciascuno da una finestra centinata.
Elementi decorativi
All'interno la chiesa, completamente intonacata e tinteggiata, si presenta scandita in tre navate da due file di archeggiature a tutto sesto, impostate su una serie di pilastri a base quadrangolare. Conclude la navata centrale una profonda scarsella absidale dominata da un'ampia trifora aperta sulla parete di fondo, in cui è inserita una vetrata artistica con la Madonna tra i santi Giovanni Evangelista e Antonio da Padova, eseguita dalla ditta Polloni di Firenze. Della stessa ditta anche le vetrate che adornano le otto finestre a monofora della navata centrale, raffiguranti coppie di santi. In controfacciata, la vetrata del rosone ritrae il Cardinal Maffi nell'atto di offrire la chiesa a San Pietro Apostolo, mentre quelle che decorano le finestre sopra i portali laterali rappresentano San Domenico e Santa Teresa d'Avila. Sopra la bussola d'ingresso, trovano posto le canne dell'organo, accomodate su una mensola pensile in pietra, larga quanto lo strumento stesso. Lungo la navata destra, all'altezza della seconda campata, è collocata la Cattedra di San Pietro realizzata dal Vanvitelli nel XVIII secolo per la Basilica Vaticana e donata a questa chiesa nel 1978 da Papa Paolo VI in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua erezione. Il seggio, sormontato da un ampio baldacchino, ospita una copia della statua in bronzo del santo attribuita ad Arnolfo di Cambio e collocata nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Di seguito, una piccola porta ad arco immette nella cappella feriale, utilizzata come sala delle confessioni. All'interno è esposto il monumento sepolcrale in pietra e marmo in ricordo dei caduti nelle due Guerre mondiali. In testa alla navata destra, affianco all'arco trionfale, è collocato l'altare del Santissimo Sacramento, costituito da una mensa in marmo decorata da un paliotto a mosaico proveniente dalla cappella Clementina delle Grotte Vaticane e da un colorato dossale centinato, eseguito dalla ditta Castaman di Firenze, al centro del quale è raffigurato Gesù coi simboli dell'eucarestia, tra i santi Giovanni Evangelista e Pietro. Al centro della mensa troneggia il grande tabernacolo ligneo dello scultore Flavio Pancheri. Prossimo a qest'altare, un mosaico raffigurante Sant'Anna con Gesù Bambino è inserito in una nicchia a parete. Nella navata sinistra, in prossimità dell'ingresso, si apre una piccola cappella originariamente dedicata ad ospitare il fonte battesimale. Attualmente lo spazio, anche se privo del fonte, conserva una vetrata policroma raffigurante il Battesimo di Gesù, opera della ditta Polloni di Firenze, ed ospita una moderna scultura della Pietà. In testa alla navata, è situata la cappella della Madonna eretta nel 1972: l'altare è composto da una mensa in marmi policromi che faceva parte del vecchio altare maggiore preconciliare e qui spostato durante i lavori di adeguamento liturgico dell'area presbiteriale. La pala lignea, scolpita con scene della Vita di Cristo, è opera del Pancheri, autore anche delle stazioni della Via Crucis. Al centro, entro nicchia marmorea, è esposta la statua della Madonna Addolorata.
Presbiterio
L'alto arco trionfale introduce al presbiterio e reca sui lati due nicchie architettoniche in cui sono collocate le statue lignee (dipinte a finto bronzo) dei santi Francesco e Giuseppe con Gesù Bambino, opere anche in questo caso del Pancheri. Al centro è collocato l'Altar maggiore post-conciliare, formato da una mensa in marmo di Carrara (proveniente dalla Basilica di San Piero in Grado) e da un basamento a parallelepipedo in travertino, rivestito da tre formelle che un tempo decoravano l'altare del Santissimo Sacramento del Duomo di Pisa, opera di Bruno Del Chiocca (1895-1966). La sede, affiancata da sei sedute a sgabello, è disposta lungo la parete di fondo e realizzata in marmo bianco con intarsi in marmo giallo e nero. Sul lato destro del presbiterio è posizionato il leggio in legno, ispirato al tetramorfo (uomo alato per Matteo, leone per Marco, bue per Luca e aquila per Giovanni) eseguito da Flavio Pancheri, mentre sul lato opposto si trova il fonte battesimale in terracotta realizzato da Luisa Parlapiano. Le pareti laterali dell'area ospitano una serie di dipinti raffiguranti scene della vita di Pietro, realizzati da Sergio Baroni tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960-1970)
L'adeguamento liturgico ha comportato il trasferimento del vecchio Altare maggiore preconciliare nella cappella in testa alla navata sinistra, intitolata alla Madonna. Al suo posto, al centro del presbiterio, è stata inserita la nuova mensa per la celebrazione "versus populum". Il ripiano marmoreo proviene dalla Basilica di San Piero a Grado, mentre le formelle che lo decorano costituivano il paliotto dell'altare del Santissimo Sacramento del Duomo di Pisa. Tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, sulle pareti laterali della scarsella absidale, è stata posizionata una serie di dipinti con scene tratte dalla vita di San Pietro, opera di Sergio Baroni.
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