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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Stumiaga
Fiavè
Trento
chiesa
sussidiaria
S. ANTONIO abate
Parrocchia dell'Immacolata e dei Santi Fabiano e Sebastiano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 (?))
1482 - 1482(menzione carattere generale); 1603/09/03 - 1603(ristrutturazione intero bene); 1859 - 1859(erezione a primissaria carattere generale); 1863 - 1863(concessione della custodia eucaristica carattere generale); XX - XX(decorazione interno); 1959/08/04 - 1959/08/04(erezione a curazia carattere generale); 1973/10/04 - 1973(ristrutturazione intero bene); 1976 - 1978(restauro intero bene); 1997 - 1997(ristrutturazione intero bene); 2007/10/01 - 2008(ristrutturazione tetto)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Stumiaga, Fiavè>
Altre denominazioni S. ANTONIO abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1482  (menzione carattere generale)

La chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate a Stumiaga è ricordata per la prima volta in un documento del 1482.

1603/09/03 - 1603 (ristrutturazione intero bene)

La visita pastorale del 3 settembre 1603 ordinò di eseguire dei lavori di manutenzione e finitura della chiesa e di riparare il tetto.

1859  (erezione a primissaria carattere generale)

Nel 1859 la chiesa venne eretta a primissaria della pieve di Lomaso.

1863  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Nel 1863 venne concessa la custodia eucaristica.

XX  (decorazione interno)

L'arco santo e le pareti e la volta del presbiterio vennero ornati da dipinti murali figurati verso la metà del XX secolo.

1959/08/04  (erezione a curazia carattere generale)

Il 4 agosto 1959 la chiesa divenne curazia.

1973/10/04 - 1973 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1973 venne costruita la nuova sacrestia, sul lato ovest, con scala di accesso indipendente, su progetto del geometra Geremia Giordani, inviato il 4 ottobre alla Commissione comprensoriale Tutela del paesaggio. La sacrestia vecchia, che si trovava sul lato opposto, fu demolita; con l'occasione fu costruito anche il muro a protezione del sagrato sul fianco sinistro, verso la strada.

1976 - 1978 (restauro intero bene)

Un'iscrizione dipinta all'interno, sulla parete sinistra del presbiterio, indica le due date del 1976 e del 1978, riferite ad un intervento di restauro.

1997  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1997 si realizzò la tinteggiatura interna, venne restaurata la scala esterna e furono eseguiti i lavori di messa a norma dell'impianto elettrico.

2007/10/01 - 2008 (ristrutturazione tetto)

L'1 ottobre 2007 l'Ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Trento ha approvato il progetto di rifacimento del manto di copertura del tetto, firmato dal geometra Enzo Caresani. I lavori sono stati conclusi nel 2008.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio Abate si trova nella frazione di Stumiaga, sulla strada provinciale che conduce da Dasindo a Fiavé. Orientata a sud-ovest, con il fianco sinistro parallelo alla strada, è menzionata la prima volta nel 1482. La facciata a due spioventi con portale a luce rettangolare sormontato da nicchia a lunetta figurata e da oculo è preceduta da una scalinata; un muretto di granito con una seconda scala colma il dislivello del terreno sul fianco sinistro, scandito da due monofore centinate intervallate da un contrafforte. Il campaniletto a vela si trova in facciata, sulla destra. All'interno la navata unica è divisa in due campate con volte a crociera, sostenute da capitelli e peducci in granito. Il presbiterio, disassato ed elevato di un gradino rispetto alla navata, è concluso da abside poligonale e coperto da volta a ombrello; è ornato da dipinti murali figurati e presenta un coretto con parapetto ligneo sopra la sacrestia, sulla parete destra. La chiesa è officiata ogni domenica.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; abside poligonale.
Facciata
Semplice facciata a due spioventi; portale a luce rettangolare in pietra, sormontato da una nicchia a lunetta con affresco figurato ed elevato su di una scalinata di sette gradini. Oculo con cornice sempre in pietra. Finiture a intonaco con stillature.
Prospetti
Due contrafforti sul lato destro e uno sul lato sinistro, tra due monofore centinate. Finiture a intonaco tinteggiato sul fianco destro, dove emerge la sacrestia, e a intonaco con stillature su quello sinistro e sull'abside.
Campanile
Campaniletto a vela innestato sulla facciata, a destra, con finiture a intonaco tinteggiato, due aperture rettangolari e tettuccio a due falde perpendicolari al tetto della chiesa.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a crociera, presbiterio e abside da volta ad ombrello.
Coperture
Struttura portante in legno e manto di copertura in tegole curve in laterizio tipo coppo comune con finitura superficiale anticata.
Interni
Navata unica divisa in due campate, separate da un'arcata con pilastri addossati e capitelli in granito. Presbiterio disassato, elevato di un gradino, preceduto da un'arcata a pieno centro, con una finestra sulla parete sinistra e un coretto con parapetto ligneo su quella destra, sopra la sacrestia. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte bianche e rosse di pietra calcarea disposte a scacchiera.
Elementi decorativi
Dipinti murali a tempera su intonaco sull'arco santo e su pareti e volte del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 (?))
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'accostamento di elementi eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità. Nel presbiterio storico, sotto l'arcata di accesso, si trova l'altare verso il popolo, provvisorio, a quattro fronti, in legno, a raso pavimento; si tratta del reimpiego di una mensa d'altare di provenienza sconosciuta. Un leggio in legno posizionato a sinistra dell'altare funge da ambone. Una sedia in legno con seduta imbottita, posta nel presbiterio, accostata alla parete sinistra, costituisce la sede. E' presente l'altare storico, con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica durante le celebrazioni, ma le balaustre, non presenti, sono andate presumibilmente distrutte.
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