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Ballino
Fiavè
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Lucia
Parrocchia di Santa Lucia
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1970-1975 circa)
1350 - 1350(menzione carattere generale); 1529 - 1529(ampliamento intero bene); 1580/11/25 - 1580(completamento finestre); 1616 - 1616(ristrutturazione interno); 1633/07/02 - 1633(ristrutturazione esterno); 1727 - 1727(ristrutturazione esterno); 1770/07/02 - 1770/07/02(erezione a curazia carattere generale); 1772 - 1772(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1779 - 1779(consacrazione carattere generale); 1825/05/09 - 1825(tinteggiatura intero bene); 1830 - 1831(progetto di ampliamento presbiterio); 1927 - 1927(ristrutturazione campanile); 1962/03/08 - 1962/04/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1964 - 1965(ristrutturazione intero bene); 1974 - 1975(ristrutturazione intero bene); 2000 - 2000(restauro campanile); 2004 - 2004(restauro intero bene); 2010 - 2010(restauro campanile)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Ballino, Fiavè>
Altre denominazioni S. LUCIA vergine e martire
S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1350  (menzione carattere generale)

Benché un luogo di culto legato all'ospizio di passo dovesse esistere già nell'alto medioevo, la chiesa di Santa Lucia a Ballino è ricordata per la prima volta in un lascito testamentario del 1350.

1529  (ampliamento intero bene)

La data del 1529, incisa sull'architrave del portale, testimonia di un ampliamento della chiesa medievale, dotata del protiro e dell'attuale navata maggiore.

1580/11/25 - 1580 (completamento finestre)

La visita pastorale del 25 novembre 1580 ordinò di dotare di vetrate e serramenti le finestre.

1616  (ristrutturazione interno)

La visita pastorale del 1616 ordinò di cancellare i dipinti murali e di imbiancare le pareti, oltre che di ampliare la sacrestia.

1633/07/02 - 1633 (ristrutturazione esterno)

La visita pastorale del 2 luglio 1633 ordinò di riparare il tetto e alzare il campanile.

1727  (ristrutturazione esterno)

La visita pastorale del 1727 ordinò di scavare un canale fuori dalla chiesa, sul fianco sinistro, per ovviare ai problemi causati dall'umidità di risalita.

1770/07/02  (erezione a curazia carattere generale)

Il 2 luglio 1770 la chiesa fu elevata a curazia della pieve di Lomaso, da cui in precedenza dipendeva come cappella.

1772  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

La chiesa ottenne il fonte battesimale nel 1772.

1779  (consacrazione carattere generale)

L'edificio fu consacrato nel 1779.

1825/05/09 - 1825 (tinteggiatura intero bene)

La visita pastorale del 9 maggio 1825 ordinò la "lavanda alle mura" della chiesa.

1830 - 1831 (progetto di ampliamento presbiterio)

Tra il 1830 e il 1831 venne redatto un progetto di ampliamento della zona presbiterale e del coro della chiesa, che tuttavia rimase sulla carta.

1927  (ristrutturazione campanile)

Il carpentiere Geremia Bronzini di Fiavé eseguì lavori di ristrutturazione al campanile nel 1927.

1962/03/08 - 1962/04/01 (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia è sancita dalla lettera dell'8 marzo 1962, a firma di Giuseppe Gargitter, vescovo di Bressanone temporaneamente supplente quello di Trento, che ne fissa la nascita ufficiale al 1° aprile.

1964 - 1965 (ristrutturazione intero bene)

Nel biennio 1964-1965 la chiesa fu interessata da lavori di ristrutturazione al campanile e al tetto; vennero realizzati la balaustra in cemento a chiusura del portico e l'impianto di riscaldamento. Venne inoltre rifatto l'intonaco nei punti in cui era danneggiato dall'umidità; in quell'occasione emersero lacerti di affreschi cinquecenteschi dietro l'altare laterale e nel presbiterio.

1974 - 1975 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1974 e il 1975 venne consolidato il castello campanario, fu sostituita la parte dinamica e le campane furono elettrificate; il pavimento della corsia centrale e del presbiterio venne rifatto su modello del precedente, in marmo rosso di Verona e bianco delle Alpi.

2000  (restauro campanile)

Il campanile venne restaurato nel 2000 dalla ditta Ognibene Grazzi.

2004  (restauro intero bene)

Risale al 2004 il restauro degli affreschi e del portale di facciata; nel 2005, su progetto dell'architetto Michele Zambotti, venne ritinteggiato l'interno.

2010  (restauro campanile)

Nel 2010 il geometra Enzo Caresani firmò il progetto di sostituzione del castello campanario.
Descrizione

Collocata sulla strada di passo tra le Giudicarie e la zona del Garda e quindi legata ad un ospizio per pellegrini, l'antica chiesa di Ballino doveva risalire all'alto medioevo, ma le prime notizie documentarie si datano alla metà del XIV secolo. La costruzione attuale risale al Cinquecento, a parte il campanile in pietra a vista, addossato alla facciata sulla sinistra, che è precedente. L'ingresso all'aula è preceduto da un ampio portico rettangolare, con accessi sul lato ovest e su quello sud mediante due ampie arcate e dipinti murali ai lati del portale timpanato. L'interno presenta una navata maggiore e una minore a sinistra, entrambe divise in due campate voltate a crociera e delimitate da arcate a pieno centro in pietra, sorrette da colonne e semipilastri addossati. Il presbiterio è elevato di un gradino e illuminato da finestre a lunetta, mentre sulle navate si aprono monofore centinate. Lacerti di affresco cinquecenteschi sono stati rinvenuti negli anni Sessanta del Novecento sulla parete di fondo del presbiterio e della navata minore.
Preesistenze
Il campanile fa parte della struttura medievale della chiesa.
Pianta
Navata maggiore e navata minore a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi sulla quale si apre un'ampia arcata a tutto sesto che immette in un portico a pianta rettangolare con soffitto piano, delimitato da balaustre in cemento, con accesso simile anche sul lato destro. Sulla parete di fondo si apre il portale in pietra a luce rettangolare con frontone triangolare, sormontato da finestra a lunetta e serrato tra dipinti murali figurati. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Due monofore centinate si aprono lungo il fianco sinistro, separate da un contrafforte in pietra a vista. Sacrestia emergente e tre monofore di diversa dimensione sul lato destro. Due finestre a lunetta illuminano il presbiterio. E' presente un barbacane sulla parete orientale. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta rettangolare in pietra a vista addossata alla facciata sul lato sinistro. Quadrante di orologio sul lato occidentale. Cella campanaria delimitata da cornici modanate, illuminata da quattro monofore centinate. Tetto a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a crociera per le navate e il presbiterio.
Coperture
Tetto a due spioventi con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi, anche sul campanile.
Interni
Navata maggiore divisa in due campate con arcate in pietra calcarea a pieno centro; a sinistra una colonna e due semipilastri addossati sorreggenti altre arcate in pietra la separano dalla navata laterale, sempre divisa in due campate. Presbiterio elevato su un gradino, anch'esso preceduto da arcata a pieno centro e delimitata da balaustre marmoree. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata maggiore e del presbiterio a quadrotte bianche e rosse di pietra calcarea disposte a scacchiera. Pavimento del portico e della navata minore in mattonelle in cemento con motivi floreali, disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Frammenti di affresco sulla parete di fondo della navata minore e del presbiterio; dipinti murali in facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'accostamento di elementi eterogenei e non ha quindi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio si trova l'altare verso il popolo, provvisorio, a tavolo, in legno, a raso pavimento. Un leggio in legno fissato alla balaustra, a sinistra, funge da ambone. Una sedia in legno, con seduta imbottita in similpelle, posta nel presbiterio, accostata alla parete sinistra, costituisce la sede. E' presente l'altare storico, con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica; le balaustre sono conservate, ma hanno subito un intervento, probabilmente di riduzione.
fonte battesimale - intervento strutturale (1970-1975 circa)
Il fonte battesimale storico è stato trasferito nella parte terminale della navata, appena prima della balaustra, sulla destra. Non è nota la sua posizione precedente, forse nei pressi dell'ingresso.
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