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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Dro
Trento
chiesa
sussidiaria
ss. Sisinio Martirio e Alessandro
Parrocchia dell'Immacolata
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2014-2017); custodia eucaristica - intervento strutturale (2014-2017)
XII - XII(fondazione intero bene); XII - 1475/02/20(condizione giuridica intero bene); 1286 - 1286(menzione intero bene); 1464/03/11 - XV(ricostruzione abside); 1464/03/11 - 1537/03/20(intitolazione intero bene); 1537/03/20 - 1537/03/20(ricostruzione intero bene); 1765 - XVIII(costruzione cappella laterale); 1769 - 1774(ristrutturazione campanile); 1774 - 1774(costruzione cappella di San Michele Arcangelo); 1793/08/02 - XVIII(restauro intero bene); 1874 - 1874(demolizione navata e cappelle); 2012 - 2012(passaggio di proprietà intero bene); 2014 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro <Dro>
Altre denominazioni Chiesa di San Sisinio
ss. Sisinio Martirio e Alessandro
Autore (ruolo)
Begnotti, Giovanni (ricostruzione dell'abside)
Bianchi, Antonio (restauro degli intonaci e degli stucchi)
Campei, Domenico (costruzione di una cappella laterale)
Campei, Giuseppe (costruzione di una cappella laterale)
Angeli, Angelo (demolizione della navata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (fondazione intero bene)

Due rilievi murati in facciata databili al XII secolo permettono di collocare in tale secolo la fondazione della chiesa.

XII - 1475/02/20 (condizione giuridica intero bene)

Dalla sua fondazione la chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro era cappellania esposta della pieve di Arco. Il 20 febbraio 1475 venne creata la curazia di Dro.

1286  (menzione intero bene)

La chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro viene nominata per la prima volta nel testamento di un certo Ottone, chierico di Santa Maria Assunta di Arco, del 1286.

1464/03/11 - XV (ricostruzione abside)

Nel 1464 la comunità di Dro commissionò il rifacimento dell'abside a Giovanni Begnotti di Terlago. Il contratto, stipulato l'11 marzo in casa privata, prevedeva il compimento dei lavori entro il novembre dello stesso anno. Il campanile, che si trovava nell'area interessata dall'intervento, venne ancorato per evitare che crollasse.

1464/03/11 - 1537/03/20 (intitolazione intero bene)

Il contratto stipulato tra la fabbriceria e Giovanni Begnotti da Terlago l'11 marzo 1464 testimonia che a quel tempo la chiesa era intitolata alla Madonna, a San Sisinio e a Santa Susanna. La nuova intitolazione ai Santi Sisinio, Martirio e Alessandro è documentata per la prima volta dagli atti della visita pastorale del 20 marzo 1537.

1537/03/20  (ricostruzione intero bene)

Negli atti visitali del 20 marzo 1537 si fa riferimento al cantiere di una "novam ecclesiam", avviato da tempo dai sindaci di Dro, ma allora interrotto a causa di un crollo. I visitatori vescovili incoraggiano la ripresa dei lavori e, per renderli più agevoli, acconsentono alla demolizione di una cappella dedicata a Sant'Antonio annessa alla chiesa vecchia, a condizione che il relativo altare venisse ricollocato nella nuova fabbrica. A tutt'oggi non è chiaro se il documento della visita clesiana si riferisca alla costruzione di una chiesa ex-novo o piuttosto, ipotesi forse più verosimile, ad un intervento di ampliamento di quella esistente, già interessata nel 1464 da lavori di ingrandimento del presbiterio.

1765 - XVIII (costruzione cappella laterale)

Nel 1765 il sindaco di Dro Angelo Angeli si accordò con i badioti Domenico e Giuseppe fu Domenico Campei per la costruzione di una nuova cappella di titolazione ignota, da erigersi dirimpetto a quella già esistente dedicata alla Madonna del Rosario e su modello della stessa.

1769 - 1774 (ristrutturazione campanile)

Tra il 1769 e il 1774 venne ristrutturata la parte sommitale del campanile; la data del 1769 è emersa con il recente restauro sulla cella campanaria.

1774  (costruzione cappella di San Michele Arcangelo)

In seguito al lascito testamentario di don Francesco Angeli del 1774 venne eretta la cappella laterale dedicata inizialmente ai Santi Angeli Custodi e quindi a San Michele Arcangelo. Fin dal 1747 il prelato aveva istituito una rendita da destinare alla costruzione di tale cappella.

1793/08/02 - XVIII (restauro intero bene)

Il 2 agosto 1793 don Matteo Joppi si accordò con l'architetto Antonio Bianchi per far tinteggiare la chiesa e riparare le decorazioni a stucco.

1874  (demolizione navata e cappelle)

In seguito all'avvio del cantiere della nuova chiesa parrocchiale (1858) venne deliberata la demolizione della chiesa di San Sisinio, Martirio e Alessandro fino al presbiterio. L'incarico fu assegnato nel 1874 all'impresario Angelo Angeli di Dro, cui spetta la realizzazione della nuova facciata. Congiuntamente fu abbassato il livello della piazza antistante la chiesa.

2012  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel settembre del 2012 è stato intavolato il diritto di proprietà della p. ed. 1/2, fino ad allora appartenente al Comune di Dro, in favore della Parrocchia. In questo modo si è potuto restaurare anche l'ambiente a sinistra della navata, un tempo murato e contenente la cabina elettrica dell'Enel, oggi adibito a cappella per l'adorazione eucaristica.

2014 - 2017 (restauro intero bene)

L'edificio sacro è stato interessato da un restauro integrale sotto la direzione dell'architetto Enrico Mazzucchi a partire dal 2014. Tra i lavori principali si ricordano il rifacimento del tetto, la modifica degli accessi, la sostituzione dei serramenti, il rifacimento degli intonaci esterni e interni, la pulitura degli elementi lapidei esterni e dei dipinti murali all'interno, il rifacimento degli impianti. L'ambiente laterale un tempo adibito a cabina elettrica dell'Enel è stato ripristinato come cappella per l'adorazione eucaristica, comunicante con l'aula principale mediante un'arcata. Anche il campanile ha subito vari interventi tra cui il rifacimento della sommità, la sostituzione del castello, il restauro delle campane, la sostituzione dell'orologio. La chiesa è stata inaugurata con la benedizione dell'arcivescovo Tisi domenica 28 maggio 2017.
Descrizione

Il presente edificio è quanto rimane dell'antica chiesa parrocchiale di Dro dedicata ai Santi Sisinio, Martirio e Alessandro risalente al XII secolo e totalmente rifabbricata tra il XV e il XVI secolo. Nel 1874, quando il cantiere della nuova parrocchiale dedicata all'Immacolata (1858-1876) era ormai in fase avanzata, per dare maggior respiro alla nuova fabbrica, si decise di demolire fino al presbiterio la vecchia chiesa dei Santi martiri anauniesi. I lavori di demolizione e di tamponamento dell'edificio con una nuova facciata furono condotti dall'impresario locale Angelo Angeli. La chiesa si sviluppa su pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, comunicante a sinistra con un ambiente adibito a cappella, con breve presbiterio rettangolare e abside poligonale. La navata è coperta da volta a crociera, mentre il presbiterio da una volta a ombrello e la cappella da volte unghiate. L'antico campanile a pianta quadrata, con cella campanaria illuminata da quattro bifore, sormontata da lanterna ottagonale e copertura a cipolla è addossato al fianco meridionale della chiesa ed è tutt'ora in uso.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, affiancata a sinistra da un ambiente a pianta rettangolare, adibito a cappella per l'adorazione eucaristica; breve presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a capanna finita a intonaco, sopraelevata rispetto al livello stradale. In basso al centro si apre il portale maggiore, preceduto da una rampa di scale di dieci gradini; a sinistra portale secondario a profilo centinato sormontato da monofora; oculo sommitale. Due formelle a rilievo databili al XII secolo sono murate alla sommità della facciata.
Prospetti
Prospetti laterali finestrati, finiti a intonaco.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata al fianco meridionale della facciata. Alzato profilato da conci angolari, finito a intonaco. La cella campanaria, aperta sui quattro lati con bifore ad arco centinato con colonnina centrale, cimate da oculi, è individuata da due cornici modanate eminenti ed è sormontata da una lanterna ottagonale illuminata da quattro monofore. Copertura a cipolla; globo e croce apicali.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame. Strutture di orizzontamento: volta a crociera costolonata in navata; volta a ombrello nel presbiterio e nell'abside. Cappella laterale divisa in due campate e coperta da volte unghiate irregolari.
Coperture
Chiesa: tetto a due falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: cipolla rivestita in lamiera metallica.
Interni
Navata finita a intonaco tinteggiato e, in corrispondenza del campanile, in pietra a vista; sulla parete sinistra un'arcata a sesto ribassato la mette in comunicazione con la cappella, sulle pareti della quale sono emerse con il restauro tracce di affreschi. Ai lati del presbiterio due finestre ad arco ribassato, di cui quella sinistra cieca.
Pavimenti e pavimentazioni
Dopo il restauro navata e presbiterio sono pavimentati con piastrelle rettangolari di cotto disposte a spina di pesce; nella cappella laterale sono state risistemate le lapidi sepolcrali antiche, intervallate da un pavimento in battuto di calce.
Elementi decorativi
Nell'abside sono presenti rilievi in stucco modellato, dipinto, dorato; tracce di affreschi cinquecenteschi sono emerse con il restauro nella cappella laterale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2014-2017)
Nell'area presbiteriale, riportata alla medesima quota della navata, è stato collocato un altare ad ara di forma cubica, in pietra. Lungo le pareti dell'abside è stato rimontato il coro ligneo originale, in precedenza adattato alla chiesa parrocchiale; la sede del celebrante è dunque pensata all'interno della struttura complessa. All'occorrenza viene utilizzato un leggio in legno con funzione di ambone.
custodia eucaristica - intervento strutturale (2014-2017)
La custodia eucaristica è stata posta presso la parete di fondo della cappella laterale, recuperata al culto con il recente restauro; la custodia vera e propria, in metallo argentato e dorato, è sostenuta da un pilastrino in pietra calcarea.
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