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Dro
Trento
chiesa
parrocchiale
Immacolata
Parrocchia dell'Immacolata
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); fonte battesimale - intervento strutturale (2008)
1831 - 1858(progetto intero bene); 1858 - 1876(costruzione intero bene); 1874 - 1874(demolizione intorno); 1877/01/20 - 1877/01/20(benedizione intero bene); 1896 - 1896(consacrazione intero bene); 1910 - 1910(decorazione intero bene); 1914/10/24 - 1914/10/24(erezione a parrocchia intero bene); 1927 - 1927(ristrutturazione intero bene)
Chiesa dell'Immacolata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Immacolata <Dro>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Immacolata
Autore (ruolo)
Mayer, Michele (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
maestranze lombarde (costruzione)
architettura neoromanica (costruzione)
Notizie Storiche

1831 - 1858 (progetto intero bene)

L'idea di costruire una nuova chiesa curaziale a Dro cominciò a prendere vita nel 1831, quando il curato Quinto Baldi si mosse per far fruttare il lascito testamentario di Antonio Malfer, destinato per l'appunto alla costruzione di una nuova chiesa. L'espletamento delle pratiche preliminari prese molto tempo e fu ritardato dallo scoppio nel 1836 di un'epidemia di peste. Si giunse quindi fino al 1853 per avere un primo progetto, elaborato dall'architetto Antonio Conci, che prevedeva la totale demolizione dell'antica curaziale dedicata ai Santi Sisinio, Martirio e Alessandro, nonché il parziale abbattimento di alcuni edifici di proprietà privata posti nei pressi del fabbricato. Il progetto del Conci, assai monumentale, venne rifiutato perché giudicato troppo costoso. Tra il 1854 e il 1858 vennero esaminati anche i progetti del geometra Giuseppe Caproni, dell'ingegner Soohn e quello dell'ingegner Michele Mayer di Trento, che fu scelto dalla fabbriceria.

1858 - 1876 (costruzione intero bene)

Nel 1858 furono posate le fondamenta del nuovo edificio. A causa della difficoltà di reperimento dei fondi necessari i lavori di costruzione si protrassero per un ventennio e furono condotti in fasi diverse dall'impresa Rossini di Standolino (Valcamonica) prima, e dai costruttori locali Luigi Trenti e Geremia Albertini di Fisto poi. La chiesa fu ultimata nel 1876.

1874  (demolizione intorno)

Per fare spazio alla fabbrica della nuova chiesa curaziale nel 1874 l'impresario Angelo Angeli fu incaricato della demolizione della navata e delle cappelle dell'antica chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro, e del tamponamento della nuova facciata.

1877/01/20  (benedizione intero bene)

La chiesa dell'Immacolata fu benedetta il 20 gennaio 1877.

1896  (consacrazione intero bene)

La chiesa dell'Immacolata venne consacrata nel 1896 da parte del vescovo di Trento Eugenio Carlo Valussi.

1910  (decorazione intero bene)

Nel 1910 il pittore romano Francesco Giustiniani realizzò la decorazione delle volte e del presbiterio.

1914/10/24  (erezione a parrocchia intero bene)

La chiesa dell'Immacolata, in precedenza curaziale della pieve di Arco, venne eretta a parrocchia il 24 ottobre 1914.

1927  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1927 furono sanati i danni causati dalla prima guerra mondiale.
Descrizione

La chiesa dell'Immacolata venne edificata tra il 1858 e il 1876 su progetto dell'ingegnere trentino Michele Mayer. Seguendo il progetto del Mayer la chiesa andò ad inserirsi nel pieno centro dell'abitato di Dro, determinando la necessità di demolire la navata dell'antica chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Sisinio, Martirio e Alessandro che sorgeva poco distante e della quale rimase in piedi solo il presbiterio. L'edificio, orientato a sud-est, presenta una facciata a due spioventi stretta tra lesene laterali e caratterizzata in basso da un alto zoccolo bugnato in pietra a vista entro cui si apre il portale centinato e in alto da una cornice ad archetti pensili che la rifinisce in alto. Ai lati si aprono due ampie monofore centinate, a loro volta sormontate da un rosone. Le fiancate, scandite da tre lesene per parte, riprendono i motivi dello zoccolo e della cornice ad archetti pensili della facciata. La chiesa si sviluppa su una pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale e sei cappelle laterali simmetriche affacciate sulla navata. Il presbiterio, a pianta rettangolare, è rialzato su tre gradini ed è concluso da abside semicircolare. La decorazione degli interni è totale, con motivi lineari di gusto neoromanico eseguiti a tempera lungo le pareti e affreschi sulle volte a crociera della navata e del presbiterio.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; sei cappelle a pianta rettangolare, simmetriche, si aprono in corrispondenza della seconda, terza e quarta campata; due cappelle minori, anch'esse a pianta rettangolare, si collocano ai lati della prima campata. Presbiterio rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, stretta tra lesene angolari, caratterizzata in basso da alto zoccolo bugnato in pietra a vista entro il quale si apre il portale centinato e in alto da una cornice ad archetti pensili. Ai lati due monofore centinate sormontate da rosone a otto lobi.
Prospetti
Fiancate laterali scandite da tre lesene per lato. Lo zoccolo perimetrale in pietra a vista e la cornice sommitale ad archetti pensili riprendono i motivi della facciata. Ampie monofore si aprono su entrambi i lati, in corrispondenza della seconda, terza e quarta campata della navata e delle due del presbiterio. Due accessi secondari gemelli sono presenti all'altezza della terza campata.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato; zoccolo perimetrale in pietra a vista. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperte da volte a crociera in muratura; catino absidale.
Coperture
Tetto a due falde con struttura lignea e copertura in coppi. Sul lato destro, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio, sorge un campaniletto a vela.
Interni
Pareti ritmate da tre semipilastri tra i quali si aprono le cappelle laterali. In controfacciata si colloca la cantoria sostenuta da due colonne innestate su altrettante acquasantiere. Il presbiterio, rialzato su tre gradini, è suddiviso in due campate, individuate da due lesene.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento uniforme a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
La chiesa è interamente decorata da motivi pittorici. Navata: le pareti laterali e i pilastri presentano un motivo a bande orizzontali ocra e marroni; le lunette sottostanti la volta recano un motivo a reticolo tono su tono, movimentato da rosette stilizzate disposte a scacchiera, il tutto eseguito a tempera. Le volte a crociera sono affrescate a cielo stellato. Presbiterio: lungo le pareti laterali motivo a losanghe a fondo azzurro con croci stilizzate disposte a scacchiera, sormontato da banda con fregio a girali fitomorfi, a sua volta sovrastata da una decorazione analoga a quella della navata, ma con l'aggiunta di immagini di santi collocate entro finte nicchie; le volte a crociera, affrescate, sono figurate. Abside: sulla parete di fondo si dispone un motivo a finto tendaggio drappeggiato; il catino è dipinto a fresco con motivi figurati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
Adeguamento liturgico attuato in forma provvisoria con l'accostamento di elementi eterogenei. Le balaustre non sono state rimosse; l'altare al popolo, posizionato al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è costituito da una mensa in legno di tipo a tavolo; un leggio in legno e metallo fissato alla balaustra funge da ambone; la custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico; la sede è costituita da una poltrona in legno con seduta e schienale imbottiti, posta su predella propria.
fonte battesimale - intervento strutturale (2008)
Il fonte battesimale conserva la sua collocazione storica nella prima cappella a destra; la cappella presenta una decorazione a mosaico con i cervi che si abbeverano alla fonte e colomba dello Spirito Santo, la cui esecuzione ha ricevuto l'approvazione dell'ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Trento (2008). Il portacero pasquale, collocato presso il fonte battesimale, è costituito da un oggetto commerciale in ferro battuto.
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