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Drena
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1975)
1537 - 1537(menzione intero bene); 1583/10/28 - 1583/10/28(decorazione intero bene); 1788 - 1788(condizione giuridica intero bene); 1853 - 1854(rifacimento intero bene); 1895 - 1895/09/05(consacrazione intero bene); 1982 - 1982(ristrutturazione campanile)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Drena>
Altre denominazioni S. Martino
Autore (ruolo)
Caproni, Giuseppe (progetto ricostruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1537  (menzione intero bene)

Una cappella di San Martino è nominata negli atti visitali della visita pastorale del 1537. La cappella dipendeva allora dalla Pieve di Cavedine.

1583/10/28  (decorazione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del 28 ottobre 1583 testimoniano la presenza nella cappella di decorazioni a fresco che necessitavano di manutenzione.

1788  (condizione giuridica intero bene)

Nel 1788 la chiesa di San Martino viene assegnata alla pieve di Santa Maria Assunta di Arco.

1853 - 1854 (rifacimento intero bene)

Giunti al XIX secolo la chiesa di San Martino abbisognava di radicali lavori di ristrutturazione. Il progetto, che cancellava la fabbrica rinascimentale, fu redatto nel 1853 dal geometra Giuseppe Caproni. I lavori, in larga parte condotti da volontari appartenenti alla comunità di Drena, cominciarono subito e già nel 1854 la fabbrica era quasi compiuta.

1895 - 1895/09/05 (consacrazione intero bene)

La nuova chiesa di San Martino venne consacrata il 5 settembre 1895. In previsione di tale evento i pittori Giovanni Bevilacqua e Attilio Trentini eseguirono i dipinti murali che decorano il presbiterio e la controfacciata.

1982  (ristrutturazione campanile)

Nel 1982 furono eseguiti dei lavori di rafforzamento delle opere murarie del campanile.
Descrizione

La chiesa di San Martino si affaccia sulla stretta piazza Fanny Bombardelli, al centro dell'abitato di Drena. Il presente edificio, costruito su progetto del geometra Giuseppe Caproni di Massone (Arco) tra il 1853 e il 1854, andò a sostituirsi a un'antica fabbrica documentata dagli atti delle visite pastorali del 1537 e del 1583, che fu demolita perché fatiscente. La chiesa, orientata a sud-est, si sviluppa su una pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio rettangolare e abside semicircolare. La facciata, stretta tra lesene angolari, è cimata da un frontone triangolare, modanato, mentre i prospetti laterali appaiono caratterizzati da tre finestre a lunetta per lato e da due ingressi gemelli, posti in corrispondenza della seconda campata. Il campanile, a pianta quadrata, è addossato al fianco sud-ovest della chiesa e presenta una cella campanaria illuminata da quattro bifore centinate con colonnina centrale. Sul medesimo lato, oltre al campanile, è visibile il volume della sacrestia, sviluppata su due piani. Sobria anche l'articolazione degli interni, con una navata ritmata da due coppie di paraste ioniche binate, raccordate in alto da cornicione modanato, corrente lungo l'intero perimetro. Il presbiterio è rialzato su tre gradini. L'intera struttura è coperta da volte a vela.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Facciata delimitata lateralmente da due lesene e conclusa da frontone triangolare modanato. Zoccolo in pietra a vista, interrotto al centro da portale architravato; in alto, al centro, si trova una cornice rettangolare in stucco.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, lungo le quali si aprono tre finestre a lunetta. In corrispondenza della seconda campata si collocano due ingressi secondari gemelli, con portali architravati in pietra calcarea. Sul lato sud-ovest del presbiterio emerge il volume della sacrestia, sviluppata su due piani.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrata, addossata al fianco sud-ovest della chiesa. Alzato segnato da conci angolari, finito a intonaco. Cella campanaria, individuata da una cornice modanata, in pietra, illuminata sui quattro lati da bifore centinate con colonnina centrale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame, finita a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a vela; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a due spioventi con manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a quattro spioventi con manto di copertura in coppi.
Interni
Navata ritmata da due coppie di paraste ioniche binate, raccordate in alto da cornicione marcapiano modanato, corrente lungo l'intera struttura. Presbiterio rialzato su tre gradini. Finiture interne a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
In navata pavimento in pietra calcarea. Nel presbiterio pavimento in marmo.
Elementi decorativi
Gli archi di imposta delle volte a vela della navata presentano una decorazione a tempera, a finti cassettoni centrati da losanghe e sfere. Ulteriori dipinti murali eseguiti a tempera, questa volta con motivi figurativi, sono presenti in controfacciata, sulla volta e sulle pareti del presbiterio, nonché sul catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
Adeguamento liturgico attuato in forma provvisoria, con l'accostamento di elementi eterogenei. Le balaustre sono state rimosse. Al centro del presbiterio storico è stata introdotta una mensa al popolo in legno, di tipo a tavolo, posta su predella propria. Come ambone è stato reimpiegato il vecchio pulpito, ricollocato a terra, in corrispondenza dell'arco santo. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. La sede è fissa ed è ricavata da uno stallo del coro.
fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1975)
Il fonte battesimale storico, tutt'ora in uso, è stato ricollocato a destra dell'arco santo. Presso il fonte stesso è stato collocato il portacero, costituito da un oggetto commerciale in metallo.
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