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Dorsino
San Lorenzo Dorsino
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Elementi decorativi
nessuno
XIII - XIII(costruzione intero bene); 1350 - 1384(decorazione navata); XV - 1499(ricostruzione intero bene); 1445 - 1445(decorazione prima campata); 1500 - 1500(decorazione intero bene); 1580 - 1580(ristrutturazione intero bene); 1590 - XVI(costruzione campanile); 1590 - 1590(ampliamento navata); XVII - 1700(erezione a primissaria carattere generale); 1603 - 1616(ristrutturazione intero bene); 1705 - 1707(danneggiamento intero bene); XIX - XX(decorazione campata prima); 1815 - 1815(menzione intorno); 1844 - 1844(ristrutturazione intero bene); 1937 - 1937(danneggiamento intero bene); 1954/06/25 - 1954/06/25(erezione a parrocchia carattere generale); 1958 - 1958(mutamento di qualificazione carattere generale); 1972 - 1984(restauro intero bene); 1990 - 1990(restauro navata)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Dorsino, San Lorenzo Dorsino>
Altre denominazioni Chiesa di San Giorgio vecchia
S. Giorgio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (costruzione intero bene)

Testimonianze materiali rinvenute in occasione dei restauri novecenteschi consentono di datare la fondazione della chiesa al XIII secolo. La chiesa romanica, orientata a est, aveva un'aula rettangolare con lati maggiori convergenti verso l'abside semicircolare e un campanile a pianta quadrata.

1350 - 1384 (decorazione navata)

La parete sinistra della prima campata conserva tracce di affresco di Giovanni di Costa Volpino, detto il maestro di Sommacampagna, databili tra il 1350 e il 1384.

XV - 1499 (ricostruzione intero bene)

La chiesa fu interamente rimaneggiata alla fine del XV secolo. L'intervento riguardò in primo luogo la zona absidale, che fu demolita e sostituita dall'attuale presbiterio rettangolare, per la cui costruzione furono impiegati anche materiali di recupero della precendente struttura. Nella stessa occasione la copertura in legno della navata fu demolita e sostituita dalle volte a crociera in muratura tutt'ora presenti, che resero necessaria la costruzione dei due contrafforti di contenimento nell'angolo sud-ovest. I lavori si considerano ultimati entro il 1499, data riportata in chiave all'arcata di separazione tra la prima e la seconda campata della navata.

1445  (decorazione prima campata)

Nel 1445 un anonimo maestro locale eseguì alcuni affreschi presenti sulla parete sinistra della prima campata.

1500  (decorazione intero bene)

A completamento della ristrutturazione nel 1500 Cristoforo di Simone Baschenis eseguì la decorazione a fresco della seconda campata.

1580  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1580 venne riqualificata la facciata, con l'apertura di due finestre di gusto rinascimentale e la sostituzione del portale maggiore.

1590 - XVI (costruzione campanile)

Ultimato l'ampliamento della navata verso nord (1590) si procedette alla costruzione del nuovo campanile, che fu addossato alla nuova ala della chiesa. Anche in questo caso furono reimpiegati materiali derivati dalla demolizione della precedente torre campanaria.

1590  (ampliamento navata)

Nel 1590 l'antico campanile romanico fu demolito per consentire l'ampliamento della navata verso settentrione. La data è riportata sul portale di accesso alla nuova cappella.

XVII - 1700 (erezione a primissaria carattere generale)

La chiesa di San Giorgio fu eretta a primissaria della pieve di Santa Maria Assunta a Tavodo prima del 1700.

1603 - 1616 (ristrutturazione intero bene)

Nel periodo compreso tra le due visite pastorali del 1603 e del 1616 fu ristrutturata la sacrestia e venne riparato il tetto della chiesa.

1705 - 1707 (danneggiamento intero bene)

Nel 1705 Dorsino fu interessato da un disastroso incendio che coinvolse gran parte delle case del paese e distrusse le coperture in scandole lignee della chiesa e del campanile. La parte sommitale del campanile andò distrutta e le due campane rovinarono a terra. Tracce di questo incendio sono ancora visibili nelle bruniture della colonna centrale della bifora sud del campanile. La ristrutturazione seguì nei due anni immediatamente successivi e contemplò la sopraelevazione del campanile con la costruzione della nuova cella campanaria a monofore ogivali. Nel 1707 gli abitanti di Dorsino inviarono una supplica al principe vescovo Giovanni Michele Spaur, chiedendo l'autorizzazione a impiegare i capitali della chiesa per acquistare due nuove campane per la torre che "con gravissimo (...) incomodo" avevano provveduto a riparare e migliorare.

XIX - XX (decorazione campata prima)

La volta della prima campata fu decorata a tempera tra il XIX e il XX secolo.

1815  (menzione intorno)

Nel 1815 è documentata la presenza di un cimitero nell'area circostante la chiesa.

1844  (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1844. I lavori contemplarono la demolizione della pavimentazione cinquecentesca in battuto di calce, la sopraelevazione della quota pavimentale e la posa a terra di un nuovo rivestimento in mattonelle di pietra ammonitica rossa cavata a San Lorenzo in Banale. Con l'innalzamento del pavimento furono alzate anche le mense degli altari laterali, operazione che determinò la necessità di demolire parzialmente la volta all'altezza dell'imposta della crociera per consentire la ricollocazione delle ancone lignee seicentesche.

1937  (danneggiamento intero bene)

Nel 1937 la chiesa fu danneggiata da un fulmine e quindi restaurata.

1954/06/25  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di San Giorgio fu eretta a parrocchia il 25 giugno 1954.

1958  (mutamento di qualificazione carattere generale)

Nel 1958 l'antica chiesa di San Giorgio cedette la qualificazione di chiesa parrocchiale alla nuova chiesa edificata poco distante dall'architetto Dario Agostini.

1972 - 1984 (restauro intero bene)

Nel 1972 fu avviata dalla soprintendenza una campagna di restauro generale della chiesa, affidata all'architetto Antonello Adamoli. I lavori conobbero una battuta d'arresto tra il 1974 e il 1976, quando un evento sismico compromise ulteriormente la statica dell'edificio, rendendo improcrastinabile l'intervento di risanamento. Il restauro riguardò il consolidamento delle murature con l'inserimento di catene di contenimento in ferro, il rifacimento del tetto, la completa messa in luce della decorazione a fresco, l'abbassamento della navata alla quota di calpestio della chiesa cinquecentesca e la posa della nuova pavimentazione in cotto.

1990  (restauro navata)

Nel 1990 circa furono restaurati gli affreschi della navata.
Descrizione

Fondata probabilmente nel XIII secolo, San Giorgio costituì l'unica chiesa del paese di Dorsino fino al 1958, quando fu soppiantata dalla nuova parrocchiale omonima. L'attuale edificio è il risultato di importanti interventi di ristrutturazione e ampliamento susseguitisi tra la fine del XV e il XVI secolo, cui si devono in particolare la ricostruzione del presbiterio, la ridefinizione della facciata e la costruzione della cappella laterale sinistra. La chiesa, orientata a est, presenta un'armoniosa facciata a due spioventi, rinforzata a destra da un basso contrafforte angolare e caratterizzata dalle aperture del portale architravato e delle due finestre quadrangolari laterali. La fiancata destra, ritmata da tre contrafforti, è interrotta da un'ampia monofora centinata aperta in corrispondenza della prima campata. Sul lato sinistro emerge il volume della cappella laterale. A questa è addossato lo slanciato campanile, ristrutturato e sopraelevato tra il 1705 e il 1706 con la costruzione, al di sopra dell'antica cella campanaria a quattro bifore centinate, di una nuova cella campanaria a quattro monofore e del tamburo ottagonale. L'interno, a navata unica ripartita in due campate voltate a crociera, presenta una ricca decorazione a fresco concentrata in particolare nella seconda campata (Cristoforo di Simone Baschenis, 1500), a sinistra della quale si apre una cappella laterale inquadrata da un'arcata archiacuta. Il presbiterio, preceduto da un arco santo a profilo ogivale, è rialzato su un gradino e voltato a crociera.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; a sinistra della seconda campata si sviluppa una cappella a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi caraterizzata dall'apertura centrale del portale architravato, affiancato da due finestre rettangolari chiuse da inferriate. Alla sommità si dispongono ulteriori due finestre rettangolari. Lo spigolo destro è rinforzato da un basso contrafforte.
Prospetti
Fiancate laterali in muratura in pietra a vista. Il lato destro, ritmato da tre contrafforti, è interrotto da un'ampia monofora centinata aperta in corrispondenza della prima campata. Il fianco sinistro, liscio, si distingue per l'emergere del volume della cappella laterale, dotata di un accesso diretto con portale architravato. Il corpo della cappella, in muratura intonacata, è profilato da cantonali in pietra a vista a corsi alternati.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata sinistra del presbiterio. Fusto in muratura in pietra a vista, ripartito da due cornici eminenti, al di sopra delle quali, su ogni lato, si aprono bifore centinate, separate da una colonnina centrale. Cella campanaria compresa tra due cornicioni mondanati, eminenti, illuminata da quattro monofore archiacute. Tamburo ottagonale sommitale, caratterizzato dall'apertura di quattro oculi circolari, posti in asse con le monofore della cella sottostante. Cupolino in lamiera sommitale. L'ingresso al campanile avviene direttamente dal presbiterio.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame, a vista in esterno, parzialmente intonacata e tinteggiata all'interno. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a crociera in muratura intonacata, dipinta; cappella sinistra voltata a botte unghiata.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: cupolino ottagonale con manto di copertura in lamiera metallica, cimato da sfera e croce.
Interni
Navata unica ripartita in due campate da un'arcata trasversale a pieno centro, realizzata in pietra calcarea. La prima campata presenta pareti lisce, con muratura in pietra a vista. La seconda campata presenta sul lato destro un accesso murato e una piccola monofora centinata, mentro a sinistra si apre una cappella laterale, inquadrata da un'arcata archiacuta, entro cui si colloca l'accesso laterale, rialzato su tre gradini per raggiungere la quota della strada. Il presbiterio, rialzato su un gradino, è leggermente decentrato a sinistra rispetto alla navata ed è illuminato da un'unica monofora aperta sul lato destro. Due portali architravati presenti sulla parete sinistra e su quella di fondo conducono rispettivamente al campanile e alla sacrestia.
Elementi decorativi
La navata presenta una ricca decorazione a fresco, concentrata principalmente nella seconda campata. Ulteriori dipinti murali eseguiti a tempera adornano la volta della prima campata.
Adeguamento liturgico

nessuno
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