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Dorsino
San Lorenzo Dorsino
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1968-1970); sede - aggiunta arredo (1968-1970); fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970)
1957 - 1958(costruzione intero bene); 1958/04/23 - 1958/04/23(consacrazione carattere generale); 1999 - 1999(decorazione presbiterio)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Dorsino, San Lorenzo Dorsino>
Altre denominazioni S. GIORGIO martire
S. Giorgio
Autore (ruolo)
Albertini, Dario (progetto chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1957 - 1958 (costruzione intero bene)

La chiesa fu costruita tra il 1957 e il 1958 su progetto dell'architetto trentino Dario Agostini.

1958/04/23  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 23 aprile 1958.

1999  (decorazione presbiterio)

Nel 1999 il pittore Fabio Nones eseguì la decorazione pittorica delle pareti del presbiterio.
Descrizione

La nuova chiesa di San Giorgio sorge a pochi passi dall'antica chiesa curaziale omonima e fu edificata tra il 1957 e il 1958 su progetto dell'architetto trentino Dario Albertini, probabilmente per far fronte alle accresciute esigenze della neo-costituita parrocchia di Dorsino (1954). L'edificio, orientato a nord-est, presenta una facciata a due spioventi alla cui base si sviluppa un avancorpo a pianta trapezoidale, con pareti a due spioventi, corrispondente al volume dell'atrio della chiesa. Nel settore centrale, rivestito in lastre di porfido, si apre il portale maggiore con luce a due spioventi. Le fiancate laterali, simmetriche, presentano al centro coppie di portali secondari coperti da tettoie a due spioventi; finestre pentagonali irregolari si dispongono sotto la falda del tetto e sono replicate in numero di tre sul lato frontale, al di sopra dell'atrio d'accesso alla chiesa. L'interno, ad aula unica, è ritmato da coppie di pilastri a sezione pentagonale rastremati verso il basso, ai quali si raccordano le travi di sostegno del soffitto, convergenti al centro. Il presbiterio, rialzato su due gradini, si sviluppa su pianta trapezoidale. L'adeguamento liturgico è di don Luciano Carnessali (1968-1970), mentre i dipinti murali del presbiterio sono di Fabio Nones (1999).
Pianta
Atrio trapezoidale, aula quadrangolare, presbiterio trapezoidale.
Facciata
Facciata a due spioventi alla cui base si sviluppa un avancorpo a pianta trapezoidale, le cui pareti terminano con attacco al cielo a due spioventi. Nel settore centrale, rivestito in lastre di porfido, si apre il portale maggiore con luce a due spioventi. Sotto la falda del tetto si dispongono tre finestre pentagonali irregolari, di cui quella centrale di dimensioni doppie rispetto alle laterali.
Prospetti
Fiancate laterali con attacco al cielo a due spioventi, articolate simmetricamente, caratterizzate al centro di ogni lato dall'apertura di due portali coperti da tettoie a doppio spiovente. Alla somità delle fiancate, sotto la falda del tetto, si aprono due finestre pentagonali irregolari. Le fiancate del presbiterio, anch'esse a doppio spiovente, presentano in alto finestrature trapezoidali cieche. Sul lato est emerge il volume della sacrestia.
Struttura
Strutture portanti verticali in cemento armato. Strutture di orizzontamento: soffitto dell'aula ripartito in otto spicchi, sostenuto da travi convergenti al centro; soffitto del presbiterio a quattro spicchi, anch'essi sorretti da travi convergenti sopra l'altare.
Coperture
Atrio: tetto a sei falde irregolari, con manto di copertura in lamiera metallica. Aula: tetto a otto falde con manto di copertura in tegole in laterizio; presbiterio: tetto a quattro falde con manto di copertura in tegole in laterizio.
Interni
Un atrio immette nell'aula unica, scandita da coppie di pilastri cementizi a sezione pentagonale, rastremati verso il basso, ai quali sono raccordate le travi di sostegno del soffitto. Presbiterio rialzato su due gradini, anch'esso ritmato da coppie di pilastri in cemento armato, illuminato da finestre-lucernario aperte sul lato sud ovest.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento unito in mattonelle di marmo.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera su intonaco adornano le pareti di fondo del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968-1970)
L'adeguamento liturgico è stato attuato sulla base di un progetto unitario di don Luciano Carnessali, approvato dal locale ufficio arte sacra in data 17 febbraio 1968. Al centro del presbiterio storico è stata posta una mensa al popolo lapidea, di tipo a tavolo, che reimpiega la pietra del precedente altare maggiore. L'ambone è stato ricollocato sulla destra del presbiterio, all'altezza della scalinata. La custodia eucaristica è stata posta in un tabernacolo a muro in pietra e bronzo di nuova realizzazione, collocato sulla parete sinistra del presbiterio.
sede - aggiunta arredo (1968-1970)
Una panca in legno collocata dietro alla mensa al popolo, della quale condivide la predella, funge da sede.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970)
Un nuovo fonte battesimale, opera di don Luciano Carnessali e stato posizionato a destra del presbiterio, su una predella propria appositamente realizzata.
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