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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cimego
Borgo Chiese
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Antonio abate
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1969-1972 circa)
1492 - 1492(menzione carattere generale); 1531 - 1531(ricostruzione facciata); XVII - 1671(ricostruzione sacrestia); 1716 - 1726(sostituzione campane campanile); 1727 - 1727(manutenzione intero bene); 1866 - 1866(profanazione e riconciliazione intero bene); 1915 - 1919(spogliazioni campanile); 1961 - 1961(manutenzione campanile); 1974 - 1974(restauro intero bene); 1983 - 1983(spogliazioni intero bene); 1991 - 1991(chiusura al culto intero bene); 2007 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Cimego, Borgo Chiese>
Altre denominazioni S. Antonio abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1492  (menzione carattere generale)

La chiesetta di Quartinago è documentata per la prima volta nel 1492.

1531  (ricostruzione facciata)

La data del 1531, dipinta al colmo della facciata, testimonia della sua ricostruzione o sopraelevazione.

XVII - 1671 (ricostruzione sacrestia)

Gli atti visitali del 1671 testimoniano che a Quartinago era stata da poco costruita una nuova sacrestia.

1716 - 1726 (sostituzione campane campanile)

Nel 1716 e nuovamente nel 1726 venne fusa una campana per la chiesetta.

1727  (manutenzione intero bene)

Tra le disposizioni impartite dal principe vescovo Antonio Domenico Wolkenstein in occasione della sua visita nel 1727 vi è quella di coprire il passaggio tra il nuovo campanile e il muro della chiesa e di scavare a nord un canale di scolo dell'acqua piovana.

1866  (profanazione e riconciliazione intero bene)

Nel 1866 l'edificio venne profanato e poi riconciliato.

1915 - 1919 (spogliazioni campanile)

Durante la prima guerra mondiale le 3 campane furono atterrate; una di esse venne spezzata, le altre, nascoste dal curato, furono risistemate sul campanile alla fine della guerra.

1961  (manutenzione campanile)

Nel 1961 venne fusa una nuova campana dalla ditta Filippi di Chiari; venne anche sistemato con l'occasione il campanile.

1974  (restauro intero bene)

Nel 1974 il geometra Alberto Baldracchi firmò il progetto di restauro della chiesa, comprendente il rifacimento degli intonaci, la realizzazione di un'intercapedine sulla parete sud della sacrestia contro l'umidità, la tinteggiatura interna, riparazioni al pavimento, il restauro degli altari, il rifacimento dei serramenti e il rinnovo dell'impianto elettrico.

1983  (spogliazioni intero bene)

Nel novembre del 1983 la chiesa subì il furto di sculture lignee e decorazioni dell'altare maggiore.

1991  (chiusura al culto intero bene)

Nel mese di aprile del 1991 l'edificio sacro venne chiuso al culto per problemi di sicurezza, soprattutto per rischi di crollo del campanile.

2007 - 2008 (restauro intero bene)

Tra il 2007 e il 2008 la chiesa fu soggetta ad un generale intervento di restauro e consolidamento, su progetto dell'architetto Remo Zulberti. Venne rifatto il manto di copertura, furono consolidate le murature e venne risanato l'intonaco ammalorato.
Descrizione

Orientata a nord-ovest e addossata alle abitazioni del nucleo storico di Quartinago, la piccola chiesa di Sant'Antonio Abate è documentata per la prima volta nel 1492 e venne ampliata o sopraelevata nel 1531. La facciata a capanna, protetta dagli spioventi emergenti, è serrata tra due pilastri angolari in granito a vista; il portale architravato e le due finestre quadrate con cornici in granito sono sormontati da un'arcata ribassata tamponata. Lungo la fiancata sinistra si aprono due finestre rettangolari ed emerge la sacrestia. Il campanile si trova a destra della facciata: è caratterizzato da fusto intonacato raso sasso dotato di feritoie sul lato strada. La cella campanaria delimitata da cornici orizzontali è caratterizzata da quattro ampie monofore centinate; la copertura è a cipolla. All'interno la navata unica è divisa in due campate coperte da volte a botte unghiata da una coppia di pilastri reggenti un'arcata a pieno centro; sulla parete destra della prima campata si trova l'accesso architravato al campanile, elevato di tre gradini. Lungo la seconda campata si aprono due nicchie poco profonde pressoché simmetriche. Si appoggiano all'arco santo i due altari laterali; il presbiterio rettangolare, elevato di un gradino, reca sulla parete sinistra l'accesso alla sacrestia e una finestra a lunetta.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio sempre rettangolare, con asse maggiore trasversale.
Facciata
Facciata a capanna protetta dagli spioventi emergenti, serrata tra due pilastri angolari in granito a vista. Portale architravato tra due finestre quadrate con cornici in granito, sormontati da un'arcata ribassata tamponata. Alto zoccolo di base e apertura sagomata centrale. Finiture a intonaco tinteggiato e con stillature.
Prospetti
Fiancata sinistra caratterizzata da due finestre rettangolari, finita a intonaco tinteggiato, a cui si appoggia il corpo emergente della sacrestia; presbiterio rettangolare di minori dimensioni, con una finestra a lunetta sul lato sinistro.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare a destra della facciata, con fusto intonacato raso sasso dotato di feritoie sul lato strada; cella campanaria in pietra a vista delimitata da cornici orizzontali, caratterizzata da quattro ampie monofore centinate. Tiburio ottagonale con aperture centinate in parte tamponate e copertura a cipolla con globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella navata, con l'inserimento di tiranti metallici; volta a crociera nel presbiterio.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a falda unica sopra la sacrestia; struttura portante in legno, manto di copertura in coppi. Campanile coperto da lamiera metallica.
Interni
Navata unica divisa in due campate da una coppia di pilastri reggenti un'arcata a pieno centro; sulla parete destra della prima campata si trova l'accesso architravato al campanile, elevato di tre gradini. Lungo la seconda campata si aprono due nicchie poco profonde pressoché simmetriche. Si appoggiano all'arco santo i due altari laterali; presbiterio rettangolare elevato di un gradino, con l'accesso alla sacrestia sulla parete sinistra. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento irregolare in lastre di pietra, con inserti in cemento e cotto nel presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969-1972 circa)
L'adeguamento liturgico è stato parzialmente attuato mediante l'accostamento di arredi lignei eterogenei, senza carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico si trova l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento, realizzato riutilizzando un inginocchiatoio come base, presumibilmente negli stessi anni dell'adeguamento liturgico fatto nella parrocchiale. Non esiste una sede vera e propria; all'occorrenza il sacerdote utilizza una delle sedie in legno con seduta e schienale imbottiti, accostate alla parete destra del presbiterio.
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