chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Catanzaro
Catanzaro - Squillace
chiesa
cattedrale
S. Maria Assunta nella Cattedrale
Parrocchia di Santa Maria Assunta Nella Cattedrale
Pianta; Facciata; Struttura; esterno; campanile; Coperture; Preesistenze; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1960); ambone - intervento strutturale (1960); cattedra - intervento strutturale (1960)
1121 - 1121(costruzione intero bene); 1309 - 1309(ricostruzione intero bene); 1511 - 1638(ricostruzione facciata); 1588 - 1783(ricostruzione intero bene); 1670 - 1670(citazione intero bene); 1844 - 1844(costruzione campanile); 1933 - 1933(costruzione intero bene); 1943 - 1955(costruzione intero bene); 1955 - 2018(costruzione intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta nella Cattedrale
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta nella Cattedrale <Catanzaro>
Altre denominazioni Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta e dei Santi Pietro e Paolo
S. Maria Assunta nella Cattedrale
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1121  (costruzione intero bene)

Costruita nel XI secolo e dedicata alla SS. Vergine Assunta ed ai Santi Pietro e Paolo, fu consacrata da Papa Callisto II nel 1121 che fece dono delle reliquie di San Vitaliano patrono della città, attualmente custodite nel busto argenteo dello stesso. L’edificio e la creazione della diocesi furono volute dal feudatario locale, Goffredo di Loritello conte della città, per suo interessamento e dei dominatori normanni.

1309  (ricostruzione intero bene)

Nel 1309, al tempo del vescovo frà Venuto da Nicastro, il conte Pietro Ruffo fece edificare addossata alla facciata laterale sinistra, vicino all’ingresso detto "porta dell'olmo" la cappella di San Vitaliano, probabilmente in stile gotico, nell’altare furono deposte in tre nicchie le reliquie di San Vitaliano, San Fortunato e di Sant’Ireneo, già patroni, tradizionalmente, della città bizantina.

1511 - 1638 (ricostruzione facciata)

Nel 1511 la chiesa subbì rimaneggiamenti con una facciata in stile rinascimentale, che crollo a causa del terremoto del 1638.

1588 - 1783 (ricostruzione intero bene)

Nel 1588, di fronte alla cappella del Santo Patrono fu edificata la cappella del Santissimo Sacramento, conferendo all’edificio una sorta di schema planimetrico a croce latina. Alle due cappelle furono poi addossati due corpi di fabbrica, definiti entrambi “sacrestia” in un disegno anonimo successivo al terremoto del 1783.

1670  (citazione intero bene)

Fin dalle origini fu uno dei poli della vita cittadina ed uno dei simboli della città. Da una notizia riportata dal D’Amato (1670) si apprende che all’esterno della navata sinistra ( “ al lato destro al di fuori della Chiesa dalla parte settentrionale”) fu costruito un ampio cimitero (camera sotterranea), cui il Papa Callisto II concesse particolari indulgenze per chi vi fosse seppellito.

1844  (costruzione campanile)

Durante questo periodo la chiesa rimase chiusa e riaperta al culto nel 1844, anno in cui ricevette la visita dei reali Ferdinando II delle Due Sicilie e la moglie Maria Teresa d’Asburgo, per l’occasione il vescovo De Franco commissionò i lavori di abbellimento, e di costruzione del nuovo campanile su progetto dell’architetto Michele Manfredi.

1933  (costruzione intero bene)

“…Ampia, fredda, classicheggiante; molta chiarità dalle larghe finestre e dal tono pallido, uguale; continuità di arcate, rispondenza di proporzioni, concetto completo e razionale rispondente al fine, al simbolo, alle prescrizioni canoniche; grandiosità, dignità, serenità che convincono l’animo di chi vi accede…..” è questo l’aspetto della cattedrale catanzarese che si presentò agli occhi dell’architetto Nave nel settembre del 1933 quando dovette procedere ad una relazione in merito ad alcuni lavori di rifacimento del tempio alla vigilia del secondo Congresso Eucaristico Calabrese dello stesso anno.

1943 - 1955 (costruzione intero bene)

Durante la seconda guerra mondiale nell'agosto del 1943 la cattedrale fu danneggiata dai bombardamenti anglo-americani. I bombardamenti provocarono solo il crollo della sacrestia posta sul lato sinistro e il muro che la divideva dalla cappella del Santo Patrono posta dopo di essa, mentre il campanile fu danneggiato parzialmente, ma a ciò seguì un’anacronistica ristrutturazione ad opera degli architetti Franco Domestico e Vincenzo Fasolo; i lavori iniziarono intorno al 1955.

1955 - 2018 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale, dal punto di vista architettonico e urbanistico mantiene, l’imponenza della costruzione normanna. Si decise di intervenire su tutta l’ala sinistra che fu demolita e al suo posto inserire un portico che affaccia sulla piazza, fu abbattuta la cappella del Santo Patrono ricostruita nello stesso posto e la torre campanaria collocata al centro dalla facciata principale, in oltre la copertura a volta cassettonata e stata sostituita da una copertura caratterizzata da controsoffitti piani a cassettoni richiamo di quello precedente, e stata aggiunta la struttura del tamburo e della cupola con vetri ed è stato edificato il battistero nello stesso posto in cui anticamente sorgeva la torre campanaria. Le tre navate l’area presbiterale le absidi e le cappelle furono rivestite da marmi.
Descrizione

La Cattedrale normanna, già rimaneggiata a seguito dei terremoti del 1638 e 1783, fu ricostruita dopo i danneggiamenti dei bombardamenti del 1943 e, pur mantenendo l’imponenza della precedente costruzione e la disposizione ad est delle antiche absidi, l’edificio fu realizzato in forme moderne, rivestita in gran parte in marmo sia all'esterno che all'interno, obliterando e distruggendo modanature architettoniche, lapidi, decorazioni e arredi sacri. Rivestita in marmo, presenta ancora tre navate separate da robusti pilastri quadrangolari, con transetto e coro triabsidato, con abside centrale più grande.
Pianta
Pianta longitudinale a tre navate con transetto e coro triabsidato, con abside centrale più grande
Facciata
La facciata principale, impostata su un ristretto sagrato, presenta il campanile in facciata, posto al centro.
Struttura
Sull'antica struttura portante in muratura si è impostata una struttura in cemento armato, a seguito del progetto di ricostruzione resasi necessaria a seguito dei bombardamenti del 1943. Attualmente la commistione di strutture portanti di natura diversa ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e fragilità e dal gennaio del 2018, a seguito di crolli di parti strutturali dell'edificio, lo stesso è chiuso e dichiarato non agibile. I crolli sono avvenuti nel soffitto di una navata laterale.
esterno
Se la facciata principale è ristretta in un sagrato intercluso tra le abitazioni circostanti, l’accesso principale avviene dalla navata sinistra, lato Nord, attraverso un portico a tre arcate. L'esterno oblitera completamente, con i suoi marmi degli anni '50, ogni modanatura architettonica dell'antica struttura.
campanile
Il campanile, al centro della facciata principale, a pianta quadrangolare, molto elevato, è visibile, con in cima la statua della Madonna dell’Assunta, realizzata in bronzo da Giuseppe Rito nel dopoguerra, si staglia e domina il centro antico della città.
Coperture
Con gli interventi di ristrutturazione del dopoguerra, è stata aggiunta la struttura del tamburo e della cupola con vetri nell’area presbiteriale e la navata centrale è stata realizzata con copertura a controsoffitti piani a cassettoni.
Preesistenze
Il battistero è stato realizzato ove anticamente sorgeva la torre campanaria, mentre il campanile è stato spostato al centro della facciata. Si mantengono, in prossimità dell'area presbiteriale, sia pur molto rimaneggiate in forma moderna, le due capelle simmetriche: quella di San Vitaliano (del 1122), a sinistra, e quella del SS.Sacramento (del 1588) a destra
Elementi decorativi
Tra le opere conservate nella Cattedrale: il busto in argento di S. Vitaliano, la statua della Madonna delle Grazie (1595, opera di Tommaso Montani), la statua di Dormitio Virginia (1600), la statua in legno della Vergine Addolorata, ubicata sotto la pala dell’antico altare maggiore e la tela della Sacra Famiglia, realizzata da Augimeri nel ‘700. Al periodo di ristrutturazione post bellica risalgono le 14 stazioni della “Via Crucis”, opera di Alessandro Monteleone Le porte di bronzo della facciata principale, opera di Eduardo Filippo furono realizzate in occasione del Giubileo 2000, rappresentano 3 temi molto importanti. La Porta della Speranza, posta sulla facciata laterale, raffigura i Santi della Cattedrale e della città, con Papa Giovanni Paolo II, nell’atto di entrare nel Duomo di Catanzaro, in ricordo della visita del Papa nella Cattedrale, nel 1984. La porta laterale che affaccia direttamente su Piazza Duomo è quella più utilizzata dalla comunità. La Porta del Giubileo, invece, è la porta centrale del Duomo di Catanzaro e rappresenta la partecipazione della Trinità alla Redenzione, dove la figura del Cristo appare prima crocefisso, poi risorto e infine asceso. A sinistra e a destra della Porta del Giubileo, sono state realizzate la Porta delle Beatitudini e la Porta dell’Eucarestia, connesse alla Porta Centrale del Giubileo, opera di Giuseppe Farina.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1960)
L’ altare maggiore di ambito toscano si innalza su cinque gradini, in marmo policromo venato sostenuto ai lati da quattro pilastrini sagomati, sul paliotto presenta tre riquadri in marmo mentre sui lati sono presenti due epigrafi.
ambone - intervento strutturale (1960)
Alle due estremità della balaustra in marmo con apertura centrale posta tra l’arco trionfale vi sono collocati due pulpiti con leggio, decorati con alti rilievi raffiguranti i simboli degli evangelisti, e lo stemma vescovile di Mons. Fares.
cattedra - intervento strutturale (1960)
Il trono vescovile posizionato a sinistra dell’altare maggiore poggia il suo basamento su quattro gradini, in marmo policromo, stemma arcivescovile (Armando Fares), , colomba dello Spirito Santo in altorilievo, baldacchino.
Contatta la diocesi