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Carisolo
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Nicolò
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1984); fonte battesimale - intervento strutturale (1984 circa)
1579 - 1579(menzione carattere generale); 1727/02/24 - 1727/02/24(erezione curazia di Carisolo carattere generale); 1751 - 1754(riedificazione intero bene); 1754 - XVIII(decorazione navata); 1754/07/26 - 1754/07/26(consacrazione carattere generale); 1920/02/28 - 1920/02/28(erezione a parrocchia carattere generale); 1934 - 1934(decorazione intero bene); 1982 - 1983(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Nicolò
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicolò <Carisolo>
Altre denominazioni S. NICOLÒ vescovo
S. Nicolò
Autore (ruolo)
Bianchi, Pietro (progetto riedificazione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
maestranze lombarde (riedificazione chiesa)
architettura barocca lombarda (riedificazione chiesa)
Notizie Storiche

1579  (menzione carattere generale)

Una prima chiesa dedicata a San Nicolò è documentata dagli atti visitali del 1579.

1727/02/24  (erezione curazia di Carisolo carattere generale)

Originariamente la comunità di Carisolo aveva fatto parte prima della curazia di Sopracqua con sede in Santa Lucia a Giustino (1500-1640) e quindi di quella di Pinzolo, che da essa si era separata (1640-1727). Il 24 febbraio 1727 fu infine creata la curazia di Carisolo, con sede nella chiesa cimiteriale di Santo Stefano.

1751 - 1754 (riedificazione intero bene)

La chiesa fu interamente riedificata nella forma presente tra il 1751 e il 1754 su progetto di Pietro Bianchi.

1754 - XVIII (decorazione navata)

La decorazione a fresco delle volte fu eseguita da un anonimo maestro trentino nel corso della seconda metà del XVIII secolo.

1754/07/26  (consacrazione carattere generale)

In seguito ai lavori di riedificazione, il tempio fu consacrato il 26 luglio 1754. Dopo la consacrazione, la nuova chiesa di San Nicolò subentrò a Santo Stefano come sede curaziale.

1920/02/28  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 28 febbraio 1920.

1934  (decorazione intero bene)

I dipinti a tempera che adornano le pareti e la volta del presbiterio furono eseguiti da Matteo Tevini in una data prossima al 1934, anno in cui l'artista fu attivo nella vicina chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Pinzolo.

1982 - 1983 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1982 e il 1983 vennero rifatte le coperture e la tinteggiatura degli esterni.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Nicolò è costruita su una terrazza panoramica affacciata sul centro abitato di Carisolo. Documentata fin dal 1579, la chiesa venne totalmente riedificata nel 1751 su progetto di Pietro Bianchi. L'edificio, orientato a est, presenta una semplice facciata a due spioventi, caratterizzata dalla presenza di tre nicchie abitate da statue che sormontano il portale maggiore, a loro volta sormontate da un'ampia finestra sagomata. Le fiancate, lisce, sono cadenzate dalle aperture delle finestre sagomate. Sul lato sinistro si erge la torre campanaria in granito a vista, con cella illuminata da quattro monofore sormontata da un tamburo ottagonale, sul quale insiste la copertura a cipolla. L'interno si sviluppa su navata unica voltata a botte unghiata, organizzata secondo il motivo della travata ritmica, definito da una successione di paraste composite, tra le quali si aprono coppie di cappelle laterali simmetriche di dimensioni divere (maggiori nella seconda e quarta campata; minori nella prima e nella terza). Il presbiterio rialzato su tre gradini, introdotto da arco santo a pieno centro e ripartito in due campate da paraste intonacate simili a quelle della navata, si conclude in un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi ripartita orizzontalmente da due cornici dipinte. Nel settore inferiore si apre il portale a centina ribassata; in quello mediano si collocano tre nicchie abitate da statue, sormontate al centro da una finestra a profilo sagomato; nel timpano si apre una finestra a profilo sagomato.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, ritmate dalle aperture delle finestre sagomate (due sul lato sinistro e tre su quello destro). Sul fianco destro, in corrispondenza del settore intermedio tra prima e la seconda campata si colloca un portale laterale rialzato su due gradini. Sacrestia emergente a destra del presbiterio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata al lato sinistro del presbiterio, interamente realizzata in granito a vista. Cella campanaria illuminata da quattro monofore centinate, compresa tra due cornicioni modanati, eminenti. Copertura a cipolla insistente su un tamburo ottagonale illuminato su lati alterni da oculi ovali posti in asse con le monofore della cella campanaria.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame intonacate e tinteggiate. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a botte unghiata ritmata da coppie di arcate centinate trasversali. Presbiterio voltato a botte unghiata; catino absidale a spicchi.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: copertura a cipolla con manto in lamiera metallica.
Interni
Navata unica in lieve salita verso il presbiterio, ripartita in quattro campate, caratterizzata dal motivo della travata ritmica, definito da paraste intonacate, concluse da capitelli compositi in stucco. Coppie di cappelle speculari a pianta rettangolare poco profonde, inquadrate da arcate a pieno centro, si aprono ai lati della seconda e quarta campata. Cappelle minori, anch'esse inquadrate da arcate centinate, si aprono in corrispondenza della prima campata e sul lato sinistro della terza. Il presbiterio elevato su tre gradini, introdotto da arco santo a pieno centro, ripartito in due campate a paraste intonacate simili a quelle della navata. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle paraste, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella navata: pavimento in pietra calcarea nella corsia centrale e in legno nelle zone sottostanti i banchi. Nel presbiterio: seminato alla veneziana con motivo a cornici lineari.
Elementi decorativi
L'interno è decorato da dipinti murali del XVIII (volte della navata) e del XX secolo di Matteo Tevini (presbiterio e abside).
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1984)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità; arredi lignei prodotti dalla ditta Andrea Poisa e Figli nel 1984 sono utilizzati come poli liturgici. Le balaustre sono state rimosse. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è stata collocata una mensa al popolo in legno, di tipo a tavolo, le cui gambe sono costituite da sculture di angioletti. Alla mensa si accompagna un leggio in legno posizionato sulla destra dell'arco santo, che funge da ambone. Uno stallo corale addossato al lato sinistro del presbiterio, funge da sede. Presso di esso è posto un secondo leggio realizzato in stile con la mensa. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, che è stato mantenuto inalterato.
fonte battesimale - intervento strutturale (1984 circa)
Un fonte battesimale di nuova realizzazione è stato collocato entro un'apposita nicchia, situata a sinistra della terza campata.
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