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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Carisolo
Trento
cappella
sussidiaria
S. Martino sul monte
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1312/06/10 - 1312/06/10(menzione carattere generale); 1485 - 1485(ricostruzione intero bene); 1779 - XIX(abbandono intero bene); 1877 - 1904(restauro intero bene); 1958/10/01 - 1966/08/07(restauro intero bene); 1979 - 1981(restauro intero bene); 1991 - 1991(restauro intero bene)
Cappella di San Martino sul monte
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Martino sul monte <Carisolo>
Altre denominazioni S. Martino
S. Martino sul monte
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1312/06/10  (menzione carattere generale)

La prima menzione dell'eremo di San Martino a Carisolo si riscontra in un documento rogato a Carisolo il 10 giugno 1312, inerente ai possedimenti di Santa Maria di Brescia.

1485  (ricostruzione intero bene)

La cappella fu ricostruita dall'eremita Baldessare de Pulzana nel 1485, che a tale scopo ottenne dal principe vescovo Giovanni Hinderbach il permesso di impiegare le offerte raccolte dai fedeli di Rendena.

1779 - XIX (abbandono intero bene)

L'eremo di San Martino restò abitato almeno fino al 1779, anno in cui è ricordato l'ultimo eremita, fra Pietro dell'ordine carmelitano. Successivamente alla sua morte il sito rimase abbandonato e cadde in rovina.

1877 - 1904 (restauro intero bene)

Il sacello venne restaurato a spese della comunità di Carisolo; i lavori, che compresero anche il rifacimento della volta, furono avviati nel 1877 e vennero portati a compimento solo nel 1904.

1958/10/01 - 1966/08/07 (restauro intero bene)

Nel secondo dopoguerra l'eremo di San Martino necessitava di nuovi lavori di manutenzione. Un apposito comitato per il restauro, istituito nell'ottobre del 1958, si fece carico di promuovere i lavori della cappella che furono condotti interamente da volontari del luogo. A compimento dei lavori la cappella fu benedetta il 7 agosto 1966.

1979 - 1981 (restauro intero bene)

Ulteriori lavori di manutenzione, comprendenti la tinteggiatura interna ed esterna dell'edificio, il risanamento e l'isolamento delle murature perimetrali furono condotti tra il 1979 e il 1981.

1991  (restauro intero bene)

Un nuovo restauro fu condotto nel 1991.
Descrizione

La cappella di San Martino è aggrappata alle pendici del monte Algone, ad una quota di 1226 metri, da cui si gode una splendida vista sul sottostante abitato di Carisolo. Il piccolo sacello di origine medievale, documentato dal 1312, fu ricostruito nel 1485 da Baldessare de Pulzan, frate eremita dell'ordine Carmelitano. Successivamente il sito venne custodito da eremiti fino alla metà del XIX secolo, quando cadde in rovina. Grazie alla premura della popolazione di Carisolo la cappella fu più volte restaurata tra la fine del XIX secolo e durante tutto il Novecento. La struttura presenta una semplice facciata a due spioventi, percorsa in basso da una zoccolatura a intonaco rustico, interrotta al centro dall'apertura dell'ingresso a luce centinata ribassata. Il timpano disegnato dagli spioventi del tetto, rivestito in legno, reca una finestra centrale chiusa da una grata. Tre finestre sono ricavate sul lato destro, rivolto a valle. L'interno si sviluppa ad aula unica, ritmata da coppie di pilastri intonacati, sui quali poggia la volta a botte unghiata.
Pianta
Pianta rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, percorsa in basso da una zoccolatura a intonaco rustico, interrotta al centro dall'apertura dell'ingresso a luce centinata ribassata. Il timpano disegnato dagli spioventi del tetto, rivestito in legno, reca una finestra centrale chiusa da una grata.
Prospetti
Fiancate lisce; tre finestre rettangolari sono ricavate sul lato destro rivolto a valle.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata.
Coperture
Tetto a due falde, con struttura in legno e manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Aula unica, ritmata da coppie di pilastri intonacati.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di graniglia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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