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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Piasco
Saluzzo
chiesa
sussidiaria
Madonna del Carmine
Parrocchia di S. Giovanni Battista
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; Facciata principale; Abside; Presbiterio; Altare principale; Altari secondari; Volte; Torre campanaria; Preesistenze; Elementi decorativi; Fondazioni; Scale
presbiterio - aggiunta arredo (2007)
XI - XI(preesistenze intero bene); 1037 - 1037(preesistenze intero bene); 1248 - 1248(residenza monaco intero bene); 1264 - 1264(nomina rettore intero bene); 1339 - 1339(nomina rettore intero bene); 1386 - 1386(residenza monaco intero bene); 1473 - 1473(realizzazione affreschi parete di fondo presbiterio); XVI - XVII(ordine demolizione altari altari); XVI - XVII(descrizione altari laterali altari laterali); 1514 - 1514(consacrazione intero bene); 1514 - 1514(presenza altare laterale altare laterale); 1584 - 1584(incuria arredi); 1594 - 1594(ordine di apposizione inferriate finestre); 1594 - 1594(ordine costruzione cinta cimitero); 1609 - 1609(descrizione navate navate); 1609 - 1609(presenza pittura altare maggiore); 1609 - 1609(descrizione altari laterali altari laterali); 1609 - 1609(presenza sepolcri pavimento); 1629 - 1629(ordine costruzione muro cimitero); 1629 - 1629(ordine ristrutturazione volta del coro volta del coro); 1668 - 1668(mancanza sacrestia sacrestia); 1668 - 1668(descrizione altari altari); XVIII - XVIII(stato di conservazione intero bene); XVIII - XVIII(degrado soffitto soffitto navata maggiore); XVIII - XVIII(degrado volte volte); XVIII - XVIII(degrado altari altari); XVIII - XVIII(presenza tombe pavimento); XVIII - XVIII(apposizione lapide tomba Don Buglione); 1754 - 1754(presenza immagine su colonna immagine su colonna); 1754 - 1754(richiesta di costruzione altare laterale altare laterale); 1780 - 1780(restauro altare laterale altare laterale); 1792 - 1792(fusione campana campana); 1835 - 1835(demolizione navata laterale navata laterale); 1835 - 1835(ampliamento cimitero cimitero); 1835 - 1835(demolizione navata laterale navata laterale); 1835 - 1835(ristrutturazione intero bene); 1835 - 1835(conservazione altare laterale altare laterale); 1839 - 1839(posa campana campana); 1841 - 1841(posa pulpito pulpito); 1842 - 1842(sostituzione tribuna tribuna); 1842 - 1842(acquisto guardaroba arredo); 1843 - 1843(costruzione basamento campanile basamento campanile); 1863 - 1863(modifiche alle finestre finestre); 1863 - 1863(costruzione volta volta); 1863 - 1863(realizzazione pavimento pavimento); 1863 - 1863(collocazione iscrizione facciata); 1863 - 1863(pagamento realizzazione pavimento pavimento); 1865 - 1865(pagamento scalpellino facciata); 1869 - 1869(rifacimento gradini altare maggiore altare maggiore); 1875 - 1875(pagamento falegname altare maggiore); 1892 - 1892(costruzione sacrestia sacrestia); 1892 - 1892(apertura finestre finestre); 1892 - 1892(intonacatura esterno); 1892 - 1892(decorazione interno); 1892 - 1892(ristrutturazione muro di cinta cinta cimitero); 1892 - 1892(costruzione scala scala); 1892 - 1892(costruzione balaustra balaustra); 1892 - 1892(costruzione cupola campanile); 1899 - 1899(acquisto colonne colonne); 1899 - 1899(livello pavimento pavimento); 1900 - 1900(acquisto arredi arredi); 1901 - 1901(pagamento per ricostruzione tetto e cornicione copertura); 1980 - 1980(restauro tetto copertura); 2007 - 2007(restauro pavimentazione e altare); 2012 - 2012(restauro presbiterio)
Chiesa della Madonna del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Carmine <Piasco>
Altre denominazioni Chiesa Madonna del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cuneesi (costruzione campanile)
gotico piemontese (costruzione volta del presbiterio)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze intero bene)

A Piasco sorgono la chiesa di S. Giovanni e un castello con due torri (Savio, 1899, p. 13)

1037  (preesistenze intero bene)

Gli storici adducono buone ragioni per ritenere che l'antica chiesa sorgesse sul sito su cui sorge l'attuale chiesa (Ponso, 1984, p. 103)

1248  (residenza monaco intero bene)

Tra i monaci residenti a S. Orso ve n'era uno probabilmente distaccato a S. Giovanni, nominato dall'abate ed approvato dal vescovo di Torino (Ansaldi, 1968, p. 93)

1264  (nomina rettore intero bene)

Viene nominato rettore del priorato di S. Orso e della chiesa di S. Giovanni Leoneto de Castagnolis (Savio, 1899, p.18)

1339  (nomina rettore intero bene)

Viene nominato rettore del priorato di S. Orso e della chiesa di S. Giovanni Arducio de Anselmis di Barge (Savio, 1899, p.18)

1386  (residenza monaco intero bene)

Tra i monaci residenti a S. Orso ve n'era uno probabilmente distaccato a S. Giovanni, nominato dall'abate ed approvato dal vescovo di Torino (Dao, 1965, p. 148)

1473  (realizzazione affreschi parete di fondo presbiterio)

“abbiamo anche la data di realizzazione dell'opera: 1473 […] l'affresco già citato risale al 1473 (data certa, dipinta sul cartiglio in caratteri gotici” (Bollettino Parrocchiale Piasco, luglio 2012, pp. 10-11). Trattasi dell'affresco di Pietro da Saluzzo, raffigurante la Decollazione del Battista, recuperato nel 2012 dai restauratori Gallarini e Bonollo sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio (nota di compilazione dell'Ufficio BCE della Diocesi).

XVI - XVII (ordine demolizione altari altari)

Nel XVI-XVII secolo la Chiesa attraversa varie vicissitudini e alcuni decreti vescovili conservati nell’archivio parrocchiale ordinano di demolire degli altari “per la loro indecenza” (Savio, 1899, p. 25)

XVI - XVII (descrizione altari laterali altari laterali)

“l’altare dove il cappellano secondo l’atto di fondazione doveva celebrare due messe alla settimana esisteva nella navata laterale che si apriva a destra entrando nella chiesa, nella direzione stessa dell’altare presente della Madonna del Carmine. Nella stessa navata vicino alla porta di ingresso eravi un altare dedicato a s. Giorgio” (Savio, 1899, p. 25)

1514  (consacrazione intero bene)

La chiesa viene consacrata dal vescovo sotto il rettorato di Galeoto dei Signori di Costigliole (Savio, 1899, p. 25)

1514  (presenza altare laterale altare laterale)

"già nel 1514 ve ne era uno dedicato alla Santissima Vergine” (Savio, 1899, p. 41)

1584  (incuria arredi)

Il vescovo Pichot durante una visita pastorale lamenta che la chiesa difetta di arredi, segno dell’incuria tipica di quegli anni, dovuta a guerre e carestie (Visite Pastorali, vol. 3, p. 178)

1594  (ordine di apposizione inferriate finestre)

Il vescovo Pichot dieci anni dopo impone al Comune di mettere le inferriate alle finestre per impedire i continui furti (Visite Pastorali, vol. 3, p. 178)

1594  (ordine costruzione cinta cimitero)

Il vescovo Pichot dieci anni dopo impone al Comune di costruire un muro di cinta attorno al cimitero visitato di frequente anche dagli animali affamati (Visite Pastorali, vol. 3, p. 178)

1609  (descrizione navate navate)

Mons. Viale visita la chiesa nel 1609 e la descrive in questo modo: San Giovanni dista "200 passi dal luogo di Piasco; consta di due navate di cui la maggiore è senza volta ed è coperta semplicemente dal tetto" (Savio, 1899, p. 31-32)

1609  (presenza pittura altare maggiore)

Mons. Viale visita la chiesa nel 1609 e la descrive in questo modo: (...) all’altare maggiore, in luogo dell’icona, c'è una pittura rappresentante la decollazione di S. Giovanni Battista" (Savio, 1899, p. 31-32)

1609  (descrizione altari laterali altari laterali)

Mons. Viale visita la chiesa nel 1609 e la descrive in questo modo: (...) nella navata più vasta, oltre l’altare maggiore che aveva forma patriarcale, c’è un altare dedicato alla SS. Trinità affatto privo di arredi: a capo della navata laterale v’è l’altare della Vergine Maria, dietro al quale sulla parete sono dipinte figure bellissime e spiranti devozione. Esso è l’altare della Consortia del S. Rosario, quivi eretta… L’altro altare è dedicato a S. Lucia, ed anch’esso ha dipinte devote figure sulla parete. Il terzo è dedicato a S. Giorgio" (Savio, 1899, p. 31-32)

1609  (presenza sepolcri pavimento)

"sul pavimento della chiesa esistono sepolcri coperti dalle relative lapidi. Si suole anche seppellire scavando fosse nel terreno del pavimento, o meglio selciato, della Chiesa e collocandovi così i cadaveri: ciò che il Vescovo disapprova e proibisce sotto pena di interdetto" (Savio, 1899, p. 31-32)

1629  (ordine costruzione muro cimitero)

Nel 1629 il Vescovo Marenco impone la costruzione del muro del cimitero (Savio, 1899, p. 31-32)

1629  (ordine ristrutturazione volta del coro volta del coro)

Nel 1629 il Vescovo Marenco impone i lavori alla volta del coro che presentava dissesti strutturali (Savio, 1899, p. 31-32)

1668  (mancanza sacrestia sacrestia)

"nel periodo della peste e della carestia mons. Lepori visita Piasco il 9 settembre 1668 e dagli atti della visita risulta che in questa chiesa non aveva sacrestia” (Savio, 1899, p. 34)

1668  (descrizione altari altari)

"(...)vi si contavano sei altari: il maggiore, appartenente alla famiglia Bodrero; quello del Rosario e quello del Suffragio, tutte due in cornu Evangelii; e nella navata laterale quello di S. Giuseppe, di patronato della famiglia Bonelli; quello della Assunta di patronato nobile della nobile famiglia Boveri; quello di S. Filippo della società della dottrina cristiana (accanto a questo altare, che trovavasi a man ritta dell’ingresso, aprivasi una porta che dava nella misera casa parrocchiale)” (Savio, 1899, p. 34)

XVIII  (stato di conservazione intero bene)

"agli inizi del Settecento l’edificio era ridotto in pessimo stato, nonostante alcune spese accollate da Francesco Pianino, prevosto fino al 1707" (Savio, 1899, p. 36-37)

XVIII  (degrado soffitto soffitto navata maggiore)

“il soffitto della navata maggiore era ormai tarlato" (Savio, 1899, p. 36-37)

XVIII  (degrado volte volte)

"le volte facevano pelo" (Savio, 1899, p. 36-37)

XVIII  (degrado altari altari)

"gli antichi altari erano stati distrutti. Solo rimase in piedi per qualche anno ancora l’altare della Madonna" (Savio, 1899, p. 36-37)

XVIII  (presenza tombe pavimento)

"fu ridotta essa medesima a cimitero ed il pavimento venne coperto da una moltitudine di tombe. Se non che le continue fosse che andavano cavandosi per entro alla Chiesa a lunghesso alle pareti, fecero sì che le muraglie perdessero di solidità: l’acqua penetrava da ogni parte; i cedimenti del terreno rendevano inevitabile la rovina" (Savio, 1899, p. 36-37)

XVIII  (apposizione lapide tomba Don Buglione)

"sulla tomba di Don Buglione, che fu prevosto di Piasco per ben 27 anni, fu collocata in S. Gioanni una lapide colla seguente iscrizione: pientissimi. christi. fideles. sistite. gradum. qui. iacet. hic. in. limine. Francisus. Antonius. Bulioni. vestrarum. animarum. saluti. per XXVII. annos. praepositus. tumulatis pridie cal. Octobris. anni MDCCXXXV vos. ingredientes. rogat eius. ut. recordemini. et valeatis” (Savio, 1899, p. 36-37)

1754  (presenza immagine su colonna immagine su colonna)

"nel 1754 Mons. Porporato compie la sua seconda visita pastorale e annota l’esistenza di un’immagine devozionale di Maria Vergine, “dipinta sulla colonna a destra, presso la balaustra” e ritenuta miracolosa" (Savio, 1899, p. 40-41)

1754  (richiesta di costruzione altare laterale altare laterale)

“Don Giuseppe Belliati, che aveva assunto il rettorato della chiesa, rappresentò al Vescovo il desiderio della popolazione che là fosse eretto un altare in onore della B. Vergine Maria”. Il vescovo accondiscese (...) Fu dunque edificato il nuovo altare della Madonna sul luogo stesso, dove già nel 1514 ve ne era uno dedicato alla Santissima Vergine” (Savio, 1899, p. 40-41)

1780  (restauro altare laterale altare laterale)

"(...) verso il 1780 l’altare della Confreria fu ristorato e dedicato a s. Giacomo, forse perché allora venne abbandonata la Cappella di s. Giacomo situata presso i confini di Venasca” (Savio, 1899, p. 40-41)

1792  (fusione campana campana)

A partire dal 1792 Piasco è occupata da truppe militari dapprima tedesche e russe e in seguito francesi, s. Giovanni è ridotta a quartier militare e la sua campana viene sacrificata per la fusione dei cannoni (Savio, 1899, p. 43-44)

1835  (demolizione navata laterale navata laterale)

"(...) essendo stata atterrata la navata laterale solo nel 1835" (Savio, 1899, p. 31-32)

1835  (ampliamento cimitero cimitero)

"nel 1835, quando un’epidemia di colera imperversò in tutto il Piemonte, il Comune si trovò nella necessità di ampliare il cimitero" (Savio, 1899, p. 43-44)

1835  (demolizione navata laterale navata laterale)

"nel 1835 (...) fu atterrata la navata laterale, impossibile ad essere ristorata per il suo pessimo stato" (Savio, 1899, p. 43-44)

1835  (ristrutturazione intero bene)

"nel 1835 (...)si eseguirono al corpo della chiesa tutte le riparazioni che si riconobbero necessarie” (Savio, 1899, p. 43-44)

1835  (conservazione altare laterale altare laterale)

"l’altare della Madonna per volontà della popolazione venne conservato ed eretto nel luogo dove sta di presente” (Savio, 1899, p. 43-44)

1839  (posa campana campana)

"è posta sul campanile la nuova campana" (Savio, 1899, p. 47-48)

1841  (posa pulpito pulpito)

"applicato al muro il pulpito di noce" (Savio, 1899, p. 47-48)

1842  (sostituzione tribuna tribuna)

"rimossa la vecchia tribuna ormai tarlata e punto sicura e sostituita con la presente" (Savio, 1899, p. 47-48)

1842  (acquisto guardaroba arredo)

"il 20 Settembre 1842 viene pagato il Guardaroba del coro fatto tre piani…" (Archivio Parrocchiale)

1843  (costruzione basamento campanile basamento campanile)

"innalzato nel coro il muro che dà sicura base al campanile" (Savio, 1899, p. 47-48)

1863  (modifiche alle finestre finestre)

"si otturano le due finestre che stavano al lato della porta della chiesa e si apre il finestrone sulla facciata" (Savio, 1899, p. 47-48)

1863  (costruzione volta volta)

"si fa costruire la volta nel corpo della chiesa" (Savio, 1899, p. 47-48)

1863  (realizzazione pavimento pavimento)

"si fa (...) lastricare il pavimento" (Savio, 1899, p. 47-48)

1863  (collocazione iscrizione facciata)

"si fa collocare sulla facciata la seguente iscrizione dettata dallo stesso rettore Don G. Savio: D. O. M. Aedem s. Ioanni. Baptistae. dicatam. vetustae. prorsus. collabentem. piorum. fidelium. liberalitas. ab interitu. veluti vindicavit. A. D. MDCCCLXIII. (Savio, 1899, p. 47-48)

1863  (pagamento realizzazione pavimento pavimento)

Nel dicembre 1863 viene pagato “Al Mastro da muro Branca Gioanni per la formazione del pavimento e provvista de’ materiali Lire 375” (Archivio Parrocchiale)

1865  (pagamento scalpellino facciata)

Il 4 maggio 1865 “A Ceresole Gioanni Batista scalpellino per la croce di pietra da collocarsi sulla sommità della facciata della chiesa” vengono date 25 lire, “Allo stesso per la pietra dell’iscrizione da collocarsi fra la porta e la finestra, 10 lire” (Archivio Parrocchiale)

1869  (rifacimento gradini altare maggiore altare maggiore)

Il 22 settembre 1869 “A Cirla scalpellino per rifare i gradini dell’altar maggiore, lire 14” (Archivio Parrocchiale)

1875  (pagamento falegname altare maggiore)

Il 29 aprile 1875 “A Giacomo Boerio falegname per la cornice del contraltare dell’altare maggiore lire 13” (Archivio Parrocchiale)

1892  (costruzione sacrestia sacrestia)

"altri importanti lavori si compirono: la costruzione della sacrestia, opera del capomastro Giacomo Tortone" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (apertura finestre finestre)

"altri importanti lavori si compirono: (...) l’apertura delle grandi finestre" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (intonacatura esterno)

"altri importanti lavori si compirono: (...) l’intonacatura dell’esterno" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (decorazione interno)

"altri importanti lavori si compirono: (...) la decorazione dell’interno della chiesa" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (ristrutturazione muro di cinta cinta cimitero)

"altri importanti lavori si compirono: (...) la ristorazione del muro di cinta dell’antico cimitero" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (costruzione scala scala)

"altri importanti lavori si compirono: (...) la scala a chiocciola per ascendere alla tribuna" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (costruzione balaustra balaustra)

"altri importanti lavori si compirono: (...) la balaustra in ferro battuto" (Savio, 1899, p. 49-50)

1892  (costruzione cupola campanile)

"altri importanti lavori si compirono: (...) la cupola di ferro sul campanile munita di parafulmine" (Savio, 1899, p. 49-50)

1899  (acquisto colonne colonne)

Il 20 agosto 1899 “per due colonne corinzie di legno comprate dal seminario di Saluzzo, lire 30” (Archivio Parrocchiale)

1899  (livello pavimento pavimento)

"il livello del pavimento è stato portato all’altezza di oltre un metro dalla base delle antiche colonne, visibili nella parete a destra di chi entra" (Savio, 1899, p. 22)

1900  (acquisto arredi arredi)

Il 22 luglio 1900 “al Falegname Gio. Migliore per […] sedili, coro e guardaroba a scala dietro l’altare maggiore… lire 59” (Archivio Parrocchiale)

1901  (pagamento per ricostruzione tetto e cornicione copertura)

Il 26 febbraio 1901 “al muratore Antonino Ruatta per la ricostruzione del tetto e fattura del cornicione intorno alla chiesa, lire 697,80” (Archivio Parrocchiale)

1980  (restauro tetto copertura)

Il tetto in coppi è stato ripassato sostituendo gli elementi del manto di copertura rotti (Relazione Arch. Paseri)

2007  (restauro pavimentazione e altare)

Lavori di risanamento dall'umidità e di restauro della pavimentazione originale in bargioline (quarzite di Barge) integrata con quarzite di importazione brasiliana a causa dell'esaurimento delle cave del Mombracco. Al di sotto della pavimentazione si è realizzato un vespaio aerato e la posa di tubi passacavo per gli attuali e futuri impianti tecnologici. L'altare maggiore è stato rimosso sia perchè dal punto di vista artistico non presentava particolari interessi, sia perchè liturgicamente non più utilizzabile, sia perchè non congruo con l'architettura gotica del presbiterio e occultante gli affreschi della parete di fondo. Al di sotto dello stesso altare non si sono rilevate tracce di altri manufatti antecedenti (Relazione Arch. Luca Paseri)

2012  (restauro presbiterio)

Si sono effettuati i lavori di recupero e restauro degli affreschi della parete di fondo, dell'arco trionfale e di tutto l'apparato decorativo del presbiterio con volta gotica (Relazione Arch. Luca Paseri)
Descrizione

La chiesa si trova fuori dall'abitato storico, nei pressi delle scuole; l'area su cui sorge l'edificio, circondato da un giardino (l'antico cimitero) è delimitata da muri di contenimento e vi si accede da via E. Wild attraversando un cancello in ferro. L'edificio esternamente si presenta molto scarno ed è composto da un corpo principale che racchiude l'aula ed il presbiterio a cui si addossano i corpi più bassi della sacrestia sul lato sud ed un corpo di servizio contenente la caldaia ed un wc sul lato est. Il campanile è addossato e parzialmente inglobato nello spigolo nord - est del corpo principale. L'aula principale è coperta con volte a vela e termina con il presbiterio (volta a crocera) dal quale si accede attraverso una portina laterale sulla parete sud ai due locali contigui della sacrestia. Sul lato sud dell'aula sorge l'altare laterale dedicato alla Madonna del Carmine.
Pianta
pianta rettangolare con navata unica con direzione Ovest - Est, altare laterale collocato in corrispondenza sulla parete sud
Pavimenti e pavimentazioni
pavimento in pietre bargioline (lastre di quarzite del Monbracco di lato 35 cm) risalente al 1865 quando vennero eseguiti gli ultimi importanti lavori all'interno della chiesa e restaurato nel 2007 integrando gli elementi danneggiati con quarzite di importazione brasiliana a causa dell'esaurimento delle cave del Mombracco
Struttura
le strutture, muri e volte, sono portanti e realizzate in muratura di pietrame e calce, la tribuna a struttura lignea è sostenuta anche da due colonne
Coperture
il manto di copertura è in coppi con struttura lignea costituita da una serie di capriate, a doppia falda; lattoneria in rame
Facciata principale
sormontata da pinnacoli e croce di sommità presenta il portone di ingresso e al di sopra una finestra tondeggiante, tra i due una lapide del 1863 con iscrizione dettata da Don G. Savio; sono state rintracciate due foto risalenti agli inizi del '900 che ritraggono la facciata principale della chiesa con una decorazione che sembrerebbe essere di gusto neo-gotico; si nota inoltre la presenza di due alte finestre ad arco acuto ai lati del portone e un interessante apparato decorativo intorno alle aperture con finte lesene alle estremità della facciata su uno sfondo a finto bugnato
Abside
il coro ligneo è ospitato sulla parete di fondo del presbiterio, rettilinea e adornata di un importante ciclo di affreschi del XV secolo
Presbiterio
a pianta rettangolare in continuità altimetrica con il pavimento dell'aula coperto da una volta a crocera costolonata
Altare principale
quello in muratura è stato rimosso in occasione del restauro del 2007, oggi c'è al suo posto un altare mobile
Altari secondari
esiste solamente più quello dedicato alla Madonna del Carmine, che si trova sulla parete Sud, che delimita lateralmente l'aula
Volte
navata principale coperta con volte a vela e presbiterio coperto con volta a crocera costolonata
Torre campanaria
situato nell'angolo nord est del presbiterio, la base è stata rinforzata nel corso del XIX secolo
Preesistenze
lapide tombale di chiusura di un vano di fossa comune presente nell'aula (consolidata, restaurata e spostata al livello dell'attuale pavimento in occasione del restauro del 2007) riportante le scritte: "ne procias me a facie tua d.ne", "bartolomeo galeano 1762", "mei serra", "et posteritatis monumentum 1675"; sono presenti lapidi cimiteriali (XIX secolo?) murate esternamente alla chiesa
Elementi decorativi
la volta a crocera costolonata del presbiterio presenta una chiave di volta realizzata in un unico blocco di pietra bianca su cui è riportato il trigramma "Jhs" e all'imposta delle nervature delle crocere vi sono tre têtes coupées (la quarta è andata persa); l'arco trionfale a sesto leggermente acuto appoggia su due semplici capitelli di pietra; sulla parete del coro si trova un pregevole affresco datato 1473 raffigurante la decollazione di S. Giovanni; sull’arco trionfale ci sono altri due affreschi attribuiti da autorevoli studiosi a Pietro da Saluzzo rappresentanti s. Caterina martire di Alessandria d’Egitto e s. Chiara d’Assisi; sul muro vicino alla porta della sacrestia vi è un affresco rappresentante S. Nicola da Tolentino sul quale si può leggere la scritta “S. Nicolaus de Tolentino ordinis Scti Augustini MCCCXXI”
Fondazioni
le fondazioni visibili durante gli scavi per il risanamento ed il restauro del pavimento interno apparivano costituite da una muratura mista di pietrame e calce
Scale
scala di collegamento tra aula e tribuna in ferro battuto
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2007)
altare (semplice mensa in legno dorato di gusto barocco), ambone semplice in ferro, per la sede del celebrante: riutilizzo degli elementi del coro ligneo preesistente e già addossato alla parete di fondo prima dello scoprimento degli affreschi
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