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Sarche
Madruzzo
Trento
chiesa
parrocchiale
Madonna del Carmine
Parrocchia della Madonna del Carmine
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1968); custodia eucaristica - intervento strutturale (1968); fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
1325 - 1325(preesistenze intorno); 1887/10/27 - 1889(costruzione intero bene); 1889/10/12 - 1889/10/12(consacrazione carattere generale); 1943/09/28 - 1943/09/28(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1970(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna del Carmine <Sarche, Madruzzo>
Altre denominazioni Beatissima Vergine Maria del Monte Carmelo
Madonna del Carmelo
s. Maria del Carmine
Autore (ruolo)
Oberziner, Vigilio Giuseppe (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1325  (preesistenze intorno)

Una primitiva chiesetta dedicata a Santa Maria Assunta, sorgeva all'interno del complesso del monastero dei Carmelitani di San Celestino, fondato nel 1325 (edificio attiguo alla chiesa attuale).

1887/10/27 - 1889 (costruzione intero bene)

La vecchia chiesa fu demolita e la nuova edificata, a poca distanza, per volontà del vescovo Eugenio Carlo Valussi, tra il 1887 e il 1889, su disegno dell'architetto Vigilio Oberziner. La posa della prima pietra risale al 27 ottobre 1887.

1889/10/12  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 12 ottobre del 1889 dal vescovo Eugenio Carlo Valussi.

1943/09/28  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa, in precedenza dipendente dalla pieve di Calavino, fu eretta a parrocchia il 28 settembre 1943.

1968 - 1970 (restauro intero bene)

La chiesa fu oggetto di restauri tra il 1968 e il 1970. I lavori interessarono in particolare l'area presbiteriale, che fu fortemente modificata per essere adeguata alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
Descrizione

La chiesa della Madonna del Carmine, orientata a nord-ovest, sorge lungo la strada statale. Fu edificata per volontà del vescovo Eugenio Carlo Valussi tra il 1887 e il 1889, su disegno dell'architetto Vigilio Oberziner. La facciata a due ordini, conclusa da un frontone triangolare, è aperta da un portale, da una bifora e da un oculo. Il campanile in pietra con copertura piramidale è caratterizzato da monofore. Internamente, la navata è suddivisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata e il presbiterio, rialzato su quattro gradini, è voltato a crociera e concluso da abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due ordini serrata da paraste doriche e conclusa da un frontone triangolare. Nel settore inferiore si apre un portale architravato tra nicchie e nel settore superiore una bifora; il timpano è centrato da un oculo. Zoccolo ad intonaco rustico e finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate scandite da due ordini di paraste doriche e caratterizzate dai volumi in aggetto della sacrestia e del deposito. Fiancata nord-est aperta da un ingresso laterale. Zoccolo ad intonaco rustico e finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, addossato alla fiancata sud-ovest; fusto in muratura di pietra a vista; cella campanaria con quadrante di orologio, aperta da monofore; copertura piramidale in lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: tre volte a botte unghiata sulla navata; volta a crociera sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto della navata a doppia falda, ricoperto da coppi in laterizio; tetto del presbiterio absidato (ristretto e ribassato rispetto a quello della navata) a padiglione semicircolare, ricoperto da coppi in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate, mediante paraste doriche rudentate, poggianti su uno zoccolo lapideo e sorreggenti un cornicione marcapiano; in corrispondenza della seconda campata si aprono due finestre lunettate. Presbiterio preceduto da arco santo, rialzato su quattro gradini e caratterizzato da due portali laterali e da due finestre lunettate. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata e del presbiterio a lastre di pietra. Pavimento dell'abside in legno.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
L'adeguamento liturgico fu realizzato nel 1968, secondo volontà del vescovo Alessandro Maria Gottardi. Al centro del presbiterio storico, su una pedana di pietra costruita ex novo, è stata avanzata e rivolta al popolo la mensa marmorea dell'altare maggiore storico; dietro l'altare, è collocata la sede in legno e pietra, composta da tre sedute e due panche laterali. L'ambone, avanzato verso la navata e posto a sinistra, è costituito da frammenti marmorei dell'altare maggiore.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1968)
La custodia eucaristica si conserva nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, trasferito sull'altare laterale sinistro.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
Il fonte battesimale dal fondo della navata è stato trasferito in una nicchia posta sul lato sinistro, davanti all'assemblea; è posto su una pedana in pietra ed affiancato da un portacero ligneo.
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