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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Breguzzo
Sella Giudicarie
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Andrea
Parrocchia di Sant'Andrea
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1982-1983 circa)
XIII - 1242/05/11(preesistenze intorno); 1590/10/28 - 1590/10/28(erezione a curazia unica carattere generale); 1667/03/31 - 1667/03/31(passaggio a curazia distinta carattere generale); 1861 - 1863/07/31(costruzione intero bene); 1862/11/30 - 1862/11/30(benedizione carattere generale); 1867/09/07 - 1867/09/07(consacrazione carattere generale); 1895/05/24 - 1895/05/24(erezione a curazia semi-indipendente carattere generale); 1911 - 1911(rifacimento copertura); 1915/04/29 - 1915/04/29(danneggiamento campanile); 1916 - 1918(spogliazioni e chiusura al culto intero bene); 1919/10/07 - 1919/10/07(erezione a parrocchia carattere generale); 1946 - 1946(decorazione interno); 1982 - 1983(restauro intero bene); 2007 - 2007(manutenzione tetto)
Chiesa di Sant'Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea <Breguzzo, Sella Giudicarie>
Altre denominazioni S. ANDREA apostolo
S. Andrea
Autore (ruolo)
Giacomelli, Francesco (costruzione)
Claricini, Leopoldo de (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoromanica (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - 1242/05/11 (preesistenze intorno)

L'esistenza di un luogo di culto dedicato a Sant'Andrea risale almeno al XIII secolo ed è certificata dalla menzione in una pergamena dell'11 maggio 1242. La chiesa, rimaneggiata nel 1350, venne riedificata nel 1531. Ad unica navata e dotata diì tre altari, cessò di essere adibita al culto nel 1862. E' di proprietà del comune di Breguzzo.

1590/10/28  (erezione a curazia unica carattere generale)

Il 28 ottobre 1590 le chiese di San Barnaba di Bondo e di Sant'Andrea di Breguzzo furono erette a curazia unica, dipendente dalla pieve di Tione.

1667/03/31  (passaggio a curazia distinta carattere generale)

Il 31 marzo 1667 la curazia unica si scisse in due curazie distinte, in concomitanza con la divisione dell'antica comunità nei due comuni di Bondo e Breguzzo.

1861 - 1863/07/31 (costruzione intero bene)

Il desiderio della popolazione di avere una chiesa più grande e più vicina al nucleo abitato fu soddisfatto dal Comune, che investì le risorse derivate dal commercio del legname della Valle di Breguzzo. Il terreno fu acquistato da Luigi Bonazza il 16 ottobre 1859 per 2772 fiorini. Il progetto fu affidato a Leopoldo Claricini e, in seguito ad asta indetta nel mese di novembre, i lavori furono assegnati all'impresa di Francesco Giacomelli di Predazzo (contratto firmato il 14 aprile 1861). Carlo Pagnoni fu l'ispettore tecnico per conto del Comune. La prima pietra fu posta sul lato nord-ovest, alla base del campanile, e fu benedetta dal decano di Tione, don Andrea Collizzolli. I lavori procedettero speditamente e terminarono il 31 luglio 1863. Parte del materiale da costruzione fu ricavato dall'abbattimento del campanile della chiesa vecchia; il rosone in facciata e il portale maggiore, opera di Stefano Varner erano in origine destinati alla chiesa di Sant'Apollinare a Piedicastello.

1862/11/30  (benedizione carattere generale)

L'edificio, incompleto, ma comunque agibile, fu benedetto dal curato di Breguzzo, don Ignazio Carli, come delegato del pievano, il 30 novembre 1862.

1867/09/07  (consacrazione carattere generale)

La solenne consacrazione avvenne il 7 settembre 1867, per mano del principe vascovo Benedetto Riccabona de Reichenfels.

1895/05/24  (erezione a curazia semi-indipendente carattere generale)

Il 24 maggio 1895 fu concessa alla curazia una parziale indipendenza dalla pieve, dietro un indennizzo al decano di 416,50 fiorini pagati dal Comune. Il curato ottenne in particolare la delega alla celebrazione dei matrimoni e dei funerali.

1911  (rifacimento copertura)

Nel 1911 l'originaria copertura del tetto in scandole fu sostituita da una in tegole marsigliesi in laterizio.

1915/04/29  (danneggiamento campanile)

L'originaria cuspide del campanile, a cipolla, fu distrutta da un furioso incendio che devastò il paese il 29 aprile 1915.

1916 - 1918 (spogliazioni e chiusura al culto intero bene)

Dall'autunno del 1916 al marzo 1918 la chiesa venne divisa con una parete di legno; la parte verso il presbiterio continuò ad essere utilizzata per le funzioni, mentre quella verso la controfacciata fu requisita dall'esercito e usata come magazzino per il fieno. Negli ultimi mesi di guerra la chiesa venne poi requisita per intero come deposito per le munizioni. Tra il 1916 e il 1917 furono inoltre requisite quattro delle cinque campane.

1919/10/07  (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia avvenne il 7 ottobre 1919 per decreto del principe vescovo Celestino Endrici.

1946  (decorazione interno)

Pareti e volte della navata e del presbiterio furono ornate da dipinti murali a firma di Adolfo Mattielli nel 1946.

1982 - 1983 (restauro intero bene)

L'edificio fu sottoposto a restauro tra il 1982 e il 1983.

2007  (manutenzione tetto)

Lavori di manutenzione al tetto (manto di copertura, paraneve e parafulmini) vennero eseguiti nel 2007 sotto la direzione dell'architetto Firminio Sordo e del geometra Elvio Buratti.
Descrizione

Orientata a nord, la parrocchiale di Breguzzo sorge lungo la strada di attraversamento del paese e risale al 1862-1863, realizzata ex novo in posizione più centrale rispetto alla chiesa antica su progetto di Leopoldo Claricini dall'impresa di Francesco Giacomelli di Predazzo. La facciata monumentale in stile neoromanico si eleva su di una scalinata ed è serrata tra due pilastri angolari leggermente emergenti, raccordati dalla cornice a intonaco tinteggiato che segue il profilo degli spioventi, interrotti alla sommità dalla base per la croce apicale. Il parato murario è segnato orizzontalmente dallo zoccolo in granito e da una cornice modanata, ripetuti lungo l'intero perimetro; l'ampio portale in pietra calcarea è caratterizzato da luce centinata strombata e frontone a gradoni. Al sopra si apre il rosone centrale con cornice profilata da archetti; ancora più in alto corre una galleria di tredici arcatelle cieche, che segue il profilo degli spioventi. Le fiancate, intonacate e tinteggiate, sono scandite da lesene e da una cornice superiore ad archetti pensili, che riprendono la suddivisione interna in quattro campate, ciascuna illuminata da una coppia di finestre centinate. A destra emerge il corpo della sacrestia, mentre a sinistra si trovano un ambiente adibito a deposito e il campanile in granito, con ampie monofore centinate nella cella e quattro pinnacoli sommitali. L'abside poligonale è ritmata da pilastri angolari, raccordati dalla medesima cornice superiore ad archetti pensili. All'interno la navata è divisa in quattro campate voltate a crociera, separate da possenti pilastri; lungo le fiancate, sfondate da ampie arcate a pieno centro, si dispongono otto cappelle simmetriche poco profonde, elevate di un gradino, che ospitano il battistero (campata prima), i confessionali (campata seconda), gli ingressi secondari e le cantorie (campata terza), gli altari laterali (campata quarta). Una scalinata di quattro gradini e un grande arco a tutto sesto conducono al presbiterio rettangolare, con bifore cieche sulle pareti laterali, mentre sulle pareti oblique dell'abside poligonale si aprono due monofore centinate. Pareti e volte sono ornate da dipinti murali realizzati da Adolfo Mattielli nel 1946.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata monumentale in stile neoromanico elevata su di una scalinata e serrata tra due pilastri angolari leggermente emergenti, raccordati dalla cornice a intonaco tinteggiato che segue il profilo degli spioventi, interrotti alla sommità dalla base per la croce apicale. Il parato murario è segnato orizzontalmente dallo zoccolo in granito e da una cornice modanata; ampio portale in pietra calcarea, con luce singola centinata strombata e frontone a gradoni. Rosone centrale con cornice profilata da archetti; al di sopra corre una galleria di tredici arcatelle cieche, che segue il profilo degli spioventi.
Prospetti
Fiancate intonacate e tinteggiate scandite da lesene e da una cornice superiore ad archetti pensili, che riprendono la suddivisione interna in quattro campate, ciascuna illuminata da una coppia di finestre centinate. Ingressi secondari simmetrici in corrispondenza della terza campata; sempre a destra emerge il corpo della sacrestia, mentre a sinistra si trova un ambiente adibito a deposito. Abside poligonale ritmata da pilastri angolari, raccordati dalla medesima cornice superiore ad archetti pensili, con due monofore centinate aperte simmetricamente sulle pareti oblique. Zoccolo in granito e cornice inferiore orizzontale modanata ripetuti lungo l'intero perimetro.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul fianco sinistro, in corrispondenza dell'innesto della navata con il presbiterio; scarpa troncopiramidale rivestita in granito e fusto intonacato raso sasso, scandito da cornici orizzontali e da feritoie. Cella campanaria forata da quattro ampie monofore centinate, chiusa da balaustre e ingentilita da una cornice superiore ad archetti; tetto dal profilo arcuato, serrato tra quattro pinnacoli.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura, rinforzate da catene in ferro, nella navata e nel presbiterio. Volta a spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla navata e sul presbiterio, a più falde sopra l'abside e gli ambienti di servizio. Manto di copertura in coppi.
Interni
Interno ad unica navata, divisa in quattro campate separate da possenti pilastri; lungo le fiancate, sfondate da ampie arcate a pieno centro, si dispongono otto cappelle simmetriche poco profonde, elevate di un gradino, che ospitano il battistero (campata prima), i confessionali (campata seconda), gli ingressi secondari e le cantorie (campata terza), gli altari laterali (campata quarta). Una scalinata di quattro gradini e un grande arco a tutto sesto conducono al presbiterio rettangolare, con bifore cieche sulle pareti laterali; abside poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in lastre di pietra calcarea; pavimento del presbiterio a quadrotte bianche e rosse disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali di Adolfo Mattielli su pareti e volte.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1982-1983 circa)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato mediante l'accostamento di arredi lignei eterogenei: l'altare verso il popolo è a tavolo, a raso pavimento, posizionato al centro del presbiterio e reca un rilievo figurato sul lato frontale. L'ambone a tre fronti con lati obliqui si trova sulla scalinata di accesso al presbiterio, a destra. E' presente l'altare maggiore storico, con il proprio tabernacolo che funge da custodia eucaristica. La sede è posizionata lungo la parete sinistra del presbiterio.
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