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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Baitoni
Bondone
Trento
chiesa
sussidiaria
Madonna del Rosario
Parrocchia della Natività di Maria
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1968); presbiterio - aggiunta arredo (1968); fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
1941 - 1945(inizio lavori intero bene); 1945 - 1950(costruzione intero bene); 1951/01/07 - 1951/01/07(consacrazione carattere generale); 1952 - 1952(stabilitura esterno); 1961 - 1961(installazione impianti intero bene); 1965 - 1968(adeguamento liturgico interno); 1970 - 1971(costruzione campanile); 1980 - 1989(manutenzione intero bene); 2009 - 2009(manutenzione esterno)
Chiesa della Madonna del Rosario
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Rosario <Baitoni, Bondone>
Autore (ruolo)
Martelli (progetto chiesa)
Ferrari, Efrem (progetto avvolto)
Begher, Ernesto (progetto campanile)
Ferrari, Angelo (costruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1941 - 1945 (inizio lavori intero bene)

Con la progressiva formazione dell'abitato di Baitoni, dopo la bonifica della piana antistante il lago d'Idro (1848), gli emigrati da Bondone, dediti all'agricoltura e al pascolo, espressero il desiderio di avere una chiesa vicina. Dopo i lasciti testamentari di don Angelo Mantovani, nativo di Bondone (1887), e del maestro Silvestro Cimarolli (1924) "per l'erigenda chiesa", gravi discussioni sul luogo in cui avrebbe dovuto sorgere rallentarono fortemente la realizzazione. Individuato finalmente il terreno con l'approvazione del vescovo Carlo de Ferrari il 30 settembre 1941, l'architetto Martelli presentò il suo progetto il 10 giugno 1942, si raccolsero graniti per la muratura e si acquistarono tegole e calce. Il 13 maggio 1945 il parroco di Bondone, don Mansueto Saibanti, benedì la prima pietra della futura chiesa, dedicandola alla Madonna del Rosario, "per riconoscenza della protezione manifesta dagli orrori della guerra e in ricordo di tutti i caduti".

1945 - 1950 (costruzione intero bene)

I lavori iniziarono celermente: il 29 settembre 1945 si stava realizzando il tetto, durante l'inverno le porte, le finestre e il pavimento. La tragica morte del parroco, caduto in un burrone il 24 settembre 1948, arrestò la costruzione, ripresa nell'estate 1950 dal suo successore, don Giuseppe Pellegrini. Su disegno dell'architetto Efrem Ferrari si realizzò l'avvolto, vennero costruiti i banchi dal falegname Bagozzi di Nozza (BS), la ditta Scanagatta di Rovereto eresse l'altare, Francesco Santini di Riva del Garda dipinse la Via Crucis sulle pareti della navata. La spesa complessiva ammontò a due milioni di lire.

1951/01/07  (consacrazione carattere generale)

Il 7 gennaio 1951 monsignor Oreste Rauzi, vescovo ausiliare di Trento consacrò la chiesa.

1952  (stabilitura esterno)

Nell'estate del 1952 il geometra Primo Armani di Storo diresse i lavori di stabilitura esterna, eseguiti da Angelo Ferrari.

1961  (installazione impianti intero bene)

Nel 1961 don Mansueto Bolognani fece installare due trombe sul tetto della chiesa, per riprodurre la registrazione del suono delle campane, e l'impianto di riscaldamento a gas.

1965 - 1968 (adeguamento liturgico interno)

Don Umberto Baldracchi, parroco dal dicembre del 1964 a tutto il 1967, iniziò i lavori per adeguare la chiesa alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II e fece installare l'impianto di amplificazione; l'adeguamento strutturale venne compiuto dal suo successore, don Erminio Vanzetta, su progetto del geometra Baldracchi, nell'autunno del 1968.

1970 - 1971 (costruzione campanile)

Sempre don Vanzetta fece costruire il campanile, opera dell'Impresa Ferrari Angelo Lenghì, progettata dall'ingegner Ernesto Begher di Bolzano inaugurata il 17 settembre 1970. L'anno successivo furono acquistate due campane di seconda mano.

1980 - 1989 (manutenzione intero bene)

Nel 1981 furono acquistate altre due campane per completare il concerto; nel corso degli anni Ottanta la chiesa fu interessata da lavori di manutenzione.

2009  (manutenzione esterno)

Nel luglio del 2009 è stato approvato dall'Ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Trento il progetto di riqualificazione degli esterni, a firma dell'architetto Gianni Cimarolli. L'intervento di sostituzione dell'intonaco danneggiato e ritinteggiatura (per la chiesa) e di pulizia e verniciatura del metallo (per il campanile) è stato eseguito poco dopo.
Descrizione

La chiesa della Madonna del Rosario venne costruita con orientamento a sud-est a servizio degli abitanti di Baitoni, emigrati nella piana ai piedi di Bondone per dedicarsi all'agricoltura e al pascolo nella seconda metà dell'Ottocento. Progettata dall'architetto Martelli, fu eretta tra il 1945 e il 1950. La facciata a due spioventi è profilata da una cornice mistilinea rilevata in granito; il portale architravato elevato su quattro gradini è sormontato da un oculo strombato. Le fiancate sono forate da quattro monofore centinate sul lato sinistro e tre su quello destro, dove si apre l'ingresso secondario incorniciato da un'ampia arcata a pieno centro. Il presbiterio rettangolare si sviluppa senza soluzione di continuità con la navata. Sulla sinistra si eleva il campanile, opera dell'Impresa Ferrari Angelo Lenghì, progettata dall'ingegner Ernesto Begher di Bolzano (1970), formato da due setti murari convergenti costituiti da moduli sovrapposti in cemento armato, raccordati dalla scala di accesso alla cella campanaria, con elementi in ferro. All'interno la navata unica, coperta da un avvolto ligneo progettato da Efrem Ferrari, è marcata da un rivestimento in perlinato lungo le pareti e ingentilita dalla Via Crucis a tempera su intonaco di Francesco Santini di Riva del Garda; un'ampia arcata a pieno centro conduce nel presbiterio, elevato di due gradini, coperto da volta a crociera in mattoni a vista.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale.
Facciata
Facciata a due spioventi profilata da cornice mistilinea rilevata in granito; portale architravato elevato su quattro gradini sormontato da oculo strombato. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate forate da quattro monofore centinate sul lato sinistro e tre su quello destro, dove si apre l'ingresso secondario elevato di due gradini e incorniciato da un'ampia arcata a pieno centro. Presbiterio rettangolare senza soluzione di continuità con la navata. Zoccolo perimetrale in granito e finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Alta torre a pianta quadrangolare, posta a sinistra del presbiterio, formata da due setti murari convergenti costituiti da moduli sovrapposti in cemento armato, raccordati dalla scala di accesso alla cella campanaria, con elementi in ferro. Tetto a due spioventi e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: avvolto sagomato in legno sulla navata, volta a crociera in mattoni a vista sul presbiterio.
Coperture
Tetto a due spioventi con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi, anche sul campanile.
Interni
Navata unica marcata da rivestimento ligneo delle pareti; un'ampia arcata a pieno centro conduce nel presbiterio, elevato di due gradini, con l'ingresso alla sacrestia sulla destra. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in mattonelle di graniglia; pavimento del presbiterio in granito.
Elementi decorativi
Via Crucis a tempera su intonaco di Francesco Santini lungo le pareti della navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
L'adeguamento liturgico fu attuato nel 1968 su progetto del geometra Baldracchi. Il presbiterio venne prolungato oltre l'arco santo, i gradini di accesso furono rifatti e l'altare storico venne demolito e parzialmente riutilizzato. L'altare verso il popolo, posto su predella propria in posizione avanzata sotto l'arco santo, è a tavolo, in marmo, e reca sul lato frontale un rilievo figurato in legno; si tratta della mensa dell'altare storico abbassata. La custodia eucaristica si trova in un tabernacolo in marmo con sportello in metallo, incassato nella parete destra dell'arco santo. Anch'esso dovrebbe provenire dall'altare maggiore storico.
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
Sul prolungamento del presbiterio, a sinistra, funge da ambone un leggio metallico con pannello frontale in rame sbalzato, con simboli eucaristici. Dietro l'altare al popolo si trova la sede lignea, su predella propria.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
Il fonte battesimale in marmo è stato avanzato ai piedi dell'arco santo, a sinistra, in posizione speculare rispetto alla custodia eucaristica; entrambi i poli sono completati da un pannello rettangolare in marmo.
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