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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Bondo
Sella Giudicarie
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Barnaba
Parrocchia di San Barnaba
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1971)
1931 - 1944(voto carattere generale); 1944 - 1969(fase preliminare alla costruzione intero bene); 1970/03/13 - 1971(costruzione intero bene); 1971/07/18 - 1971/07/18(consacrazione carattere generale)
Chiesa di San Barnaba
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Barnaba <Bondo, Sella Giudicarie>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Barnaba e Paolo
SAN BARNABA APOSTOLO
S. Barnaba
Autore (ruolo)
Marchegiani, Glauco (progetto chiesa)
Mayr, Paolo (progetto chiesa)
Bonenti, Ferruccio (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1931 - 1944 (voto carattere generale)

A causa delle piccole dimensioni e delle cattive condizioni strutturali in cui versava la vecchia chiesa di San Barnaba, situata al centro del paese, fin dal 1931 si era sentita l'esigenza di costruire un nuovo tempio per la comunità. I progetti elaborati allora rimasero però senza seguito. L'impegno vero e proprio alla costruzione della nuova chiesa fu assunto dalla comunità solo nel 1944, quando don Giuseppe Ballardini si fece promotore di un voto fatto al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna del Carmine per invocare il ritorno degli uomini partiti in guerra. Bondo fu l'unico paese delle Giudicarie a non aver subito perdite durante il secondo conflitto mondiale.

1944 - 1969 (fase preliminare alla costruzione intero bene)

La discussione sulla costruzione di una nuova chiesa proseguì per molto tempo, sia a causa delle difficoltà incontrante per reperire i fondi necessari, sia perché vi erano alcune posizioni favorevoli alla ristrutturazione e all'ampliamento della vecchia chiesa del paese. Non solo, anche il luogo in cui realizzare il nuovo edificio era assai conteso. Il consiglio pastorale di Bondo prese una decisione definitiva solo verso il 1969 circa, votando a favore del nuovo progetto.

1970/03/13 - 1971 (costruzione intero bene)

Il progetto redatto dall'architetto Glauco Marchegiani e dall'ingegnere Paolo Mayr ottenne l'approvazione della commissione edilizia di Bondo il 13 marzo 1970. I lavori, subito messi all'incanto dalla parrocchia, furono assegnati alla ditta edile locale di Ferruccio Bonenti. Dopo la posa della prima pietra (29 giugno dello stesso anno) i lavori furono portati a compimento entro un anno.

1971/07/18  (consacrazione carattere generale)

Il 18 luglio 1971 il vescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi consacrò il nuovo tempio al titolo di San Barnaba Apostolo. In seguito a tale atto il tempio assunse il titolo di chiesa parrocchiale, appartenente alla vecchia chiesa del paese fin dal 1944.
Descrizione

La nuova chiesa parrocchiale di Bondo, dedicata a San Barnaba Apostolo, sorge presso il cimitero del paese con orientamento a sud-est. L'edificio venne costruito nel 1970-1971 su progetto dell'architetto Glauco Marchegiani e dell'ingegnere Paolo Mayr in ottemperanza ad un voto espresso dalla comunità locale nel 1944, per invocare il ritorno a casa di tutti i figli partiti per la guerra. La struttura a pianta quadrangolare presenta due prospetti principali orientati a nord e a ovest, preceduti da un portico sorretto da pilastri, sotto il quale si dispongono gli accessi principali e secondari all'edificio. Le fiancate est e sud, ad andamento digradante, sono caratterizzate dalle strette aperture verticali delle finestre, disposte al centro dei due lati e in corrispondenza dell'area presbiteriale, e vedono emergere rispettivamente i volumi della sacrestia e della cappella per l'adorazione eucaristica. All'interno l'edificio presenta un'aula unica organizzata lungo la diagonale nord-ovest/sud-est, sormontata da un soffitto a capriate lignee poggianti su colonne cementizie disposte lateralmente. Presbiterio rialzato su tre gradini.
Pianta
Pianta quadrangolare disposta a losanga.
Prospetti
L'edificio presenta due fronti principali con attacco al cielo orizzontale rivolte a ovest e a nord, precedute da un porticato sorretto da pilastri, sotto il quale si dispongono gli accessi principali e secondari alla struttura. Fiancate est e sud lisce, ad andamento digradante, caratterizzate dall'emergere dei corpi della sacrestia e della semicircolare cappella per l'adorazione eucaristica. Strette finestrature verticali si dispongono al centro di tali fiancate e in corrispondenza dell'area presbiteriale.
Struttura
Strutture portanti verticali in cemento armato. Strutture di orizzontamento: soffitto a due falde sorretto da capriate lignee.
Coperture
Tetto a doppia falda rialzata al centro sulla navata e monofalda sul portico, con struttura lignea manto di copertura in lamiera metallica. Due finestre lucernario sono ricavate in corrispondenza dell'angolo nord-ovest.
Interni
Aula unica organizzata lungo la diagonale nord-ovest/sud-est, ritmata da coppie di colonne cementizie disposte lateralmente. Presbiterio rialzato su tre gradini, affiancato a destra da una cappella semicircolare nella quale trova posto la custodia eucaristica.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in seminato alla veneziana, componente un motivo a quadri in corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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