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adeguamento liturgico
Bocenago
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Margherita
Parrocchia di Santa Margherita
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967-1977 circa)
1345 - 1345(menzione carattere generale); 1427 - 1427(ampliamento e decorazione intero bene); 1523 - 1523(ampliamento intero bene); XVIII - 1721(erezione a curazia carattere generale); 1765 - 1765(ampliamento intero bene); 1870 - 1874(ricostruzione intero bene); 1874/05/26 - 1874/05/26(benedizione carattere generale); 1877/08/21 - 1877/08/21(consacrazione carattere generale); 1881 - 1882(decorazione interno); 1921/10/28 - 1921/10/28(erezione a parrocchia carattere generale); 1939 - 1939(decorazione interno); 1971 - 1973(ristrutturazione intero bene); 1980 - 1980(ristrutturazione intero bene); 2008 - 2012(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Margherita <Bocenago>
Altre denominazioni S. MARGHERITA vergine e martire
Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia
S. Margherita
Autore (ruolo)
Parolari, Pietro Wolfango (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1345  (menzione carattere generale)

La prima chiesa di Bocenago è sicuramente anteriore al 1345, quando, in una pergamena conservata presso l'archivio comunale, è citato il cimitero di Santa Margherita.

1427  (ampliamento e decorazione intero bene)

Nel 1427 l'edificio venne ornato da affreschi (ne rimane un frammento staccato) e presumibilmente, con l'occasione, ampliato.

1523  (ampliamento intero bene)

Un altro ampliamento si data al 1523; l'anno è indicato su di una pietra posta all'esterno, sul fianco sud.

XVIII - 1721 (erezione a curazia carattere generale)

L'erezione a curazia della pieve di Rendena è precedente il 1721.

1765  (ampliamento intero bene)

Nel 1765 la navata fu allungata verso ovest; di questo terzo intervento rimangono alcune strutture murarie, oggi visibili nell'ambiente sopra la sacrestia, e la copertura a cipolla del campanile.

1870 - 1874 (ricostruzione intero bene)

Tra il 1870 e il 1874 l'antico tempio venne ricostruito dai fratelli Apolloni, maestri muratori di Montagne (Tione di Trento), su progetto dell'architetto Pietro Parolari di Seo (Stenico). La posa della prima pietra risale al mese di luglio del 1870. A causa di un contenzioso nato con l'impresa, dal settembre del 1871 i lavori furono direttamente condotti dal Comune. Decorazioni e rifiniture in stucco furono eseguite dalle famiglie Comitti e Bianchi.

1874/05/26  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta da don Ignazio Carli, decano di Tione, il 26 maggio 1874.

1877/08/21  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione risale al 21 agosto 1877, ad opera di monsignor Giovanni Haller, suffraganeo del vescovo di Trento.

1881 - 1882 (decorazione interno)

Nel biennio 1881-1882 il pittore Valentino Pupin di Schio realizzò la decorazione murale interna di presbiterio e navata (1881) e cupola (1882).

1921/10/28  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa divenne parrocchiale il 28 ottobre 1921.

1939  (decorazione interno)

Il pittore meranese Johann Matthias Peskoller completò la decorazione interna, ripassando in parte i dipinti di Pupin, nel 1939.

1971 - 1973 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1971 fu sostituito il tetto del campanile e vennero riparati i cornicioni e il tetto dell'intera chiesa. Risalgono al 1973 lavori di riparazione al campanile e l'installazione dell'impianto di diffusione audio.

1980  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1980 venne praticata un'intercapedine lungo il perimetro esterno della chiesa e fu eseguito il drenaggio contro le infiltrazioni di umidità. Il campanile fu dotato di una nuova copertura in rame e venne installato il parafulmine, anche sul tetto della chiesa. All'interno fu sistemato e parzialmente sostituito il pavimento.

2008 - 2012 (ristrutturazione intero bene)

Su progetto dell'architetto Ivo Maria Bonapace, vennero realizzati nel 2008-2009 lavori urgenti di consolidamento statico dell'edificio e di revisione del manto di copertura, con parziale sostituzione delle strutture lignee degradate. Ulteriori lavori di restauro di carattere meno urgente (la riduzione dell'umidità di risalita presente nelle murature perimetrali con la sostituzione degli intonaci ammalorati e la messa in opera di un sistema deumidificante ad elettrosmosi attiva; la successiva tinteggiatura; la pulitura e il restauro degli apparati lapidei esterni; il restauro conservativo della struttura e dei dipinti murali frammentari del campanile; l'intervento conservativo delle superfici interne, il rifacimento del pavimento del presbiterio, l'adeguamento degli impianti elettrico e di riscaldamento, la realizzazione di un servizio per la sacrestia) sono stati rimandati per mancanza di fondi.
Descrizione

La chiesa di Santa Margherita, posta sull'orlo di una terrazza alluvionale sulla sinistra idrografica della Val Rendena, sorge isolata a nord dell'abitato di Bocenago. La pressoché totale demolizione e il rifacimento ottocenteschi dell'edificio antico, menzionato per la prima volta nel 1345 e più volte ampliato, ha comportato il mutamento dell'orientamento, un tempo tradizionalmente ad est, ma oggi ad ovest. Il tempio, con pianta centrale a croce greca, presenta la facciata e i bracci del transetto serrati da due setti aggettanti con nicchie centinate, corpo centrale leggermente arretrato forato da una finestra a lunetta, cornice superiore modanata e frontone triangolare; il portale maggiore architravato è al centro della facciata, gli ingressi laterali simmetrici al centro della parete orientale di ciascuno dei bracci del transetto. Anche il corpo del presbiterio riprende questi motivi, con l'unica variazione di paraste tuscaniche disposte a coppie, sia lungo i fianchi che sulla parete di fondo. All'incrocio dei quattro bracci si innalza il tiburio quadrangolare, illuminato da coppie di oculi; sulla sinistra, nei pressi del presbiterio, si innalza il campanile, unico elemento integro della costruzione medievale, con fusto intonacato, monofore centinate nella cella, breve tiburio ottagonale e copertura a cipolla settecentesca. All'interno il corpo centrale, di altezza maggiore, è sostenuto da quattro robusti pilastri con paraste ioniche addossate a quarantacinque gradi ed è collegato ai quattro bracci mediante arcate a pieno centro. Il presbiterio, elevato su tre gradini, è concluso da abside poligonale, lungo la parete sud-ovest della quale si apre l'accesso alla sacrestia retrostante. L'interno è ornato da dipinti murali di Valentino Pupin e di Johann Matthias Peskoller e le paraste addossate, presenti anche lungo l'abside, sono dipinte a finto marmo.
Preesistenze
Il campanile è l'unica testimonianza integra dell'edificio precedente; parti delle murature della vecchia chiesa sono conservate nella zona dell'attuale sacrestia.
Pianta
Pianta a croce greca; presbiterio a pianta rettangolare e abside semicircolare, seguita dal volume della sacrestia, che conclude il braccio orientale.
Facciata
Facciata dal profilo rettangolare, serrata da due setti aggettanti, ciascuno con una nicchia centinata, che inquadrano il corpo centrale leggermente arretrato, con portale architravato sormontato da finestra a lunetta. Cornice superiore modanata e frontone triangolare; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Zoccolo perimetrale; i bracci del transetto riprendono la caratteristica della facciata, con setti aggettanti laterali e nicchie centinate, finestre a lunetta nel corpo centrale arretrato, cornice superiore modanata corrente per tutto il perimetro e frontone triangolare. Al centro della parete orientale di entrambi i bracci si aprono gli ingressi laterali, con bei portali in marmo, di reimpiego. Lungo i fianchi e la parete di fondo del presbiterio è sviluppato un motivo a paraste tuscaniche binate; finestra a lunetta al centro della parete di fondo e frontone triangolare. All'incrocio dei quattro bracci si innalza il tiburio quadrangolare, illuminato da coppie di oculi. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, posta sul lato sinistro, in prossimità del presbiterio, con fusto intonacato a finto bugnato e una meridiana affrescata sul lato sud. Cella campanaria in pietra a vista, delimitata da cornici modanate, forata da quattro monofore centinate. Breve tiburio ottagonale con quattro pareti forate da aperture ovali alternate a quattro cieche. Copertura a cipolla con base svasata e croce apicale sostenuta da un globo.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte in muratura sopra l'ingresso, sopra i bracci del transetto e nel presbiterio; ampia volta centrale a vela all'incrocio tra navata, transetto e presbiterio. Catino absidale.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla facciata, sopra i bracci del transetto e sul presbiterio, a più spioventi sopra la finta cupola centrale. Struttura portante in legno; manto di copertura in rame. Campanile coperto da embrici lignei.
Interni
Aula unica, caratterizzata dalla presenza di quattro robusti pilastri, con paraste ioniche addossate a quarantacinque gradi, che sostengono il tiburio centrale e lo collegano, mediante ampie arcate a pieno centro, con i bracci emergenti dell'ingresso, ospitante la cantoria in controfacciata, del transetto, con gli altari laterali e del presbiterio, elevato su tre gradini, concluso da abside poligonale. Lungo la parete sud-ovest dell'abside si apre l'accesso alla sacrestia retrostante. Finiture a intonaco tinteggiato ove non vi siano dipinti murali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata e del transetto in lastre di pietra calcarea rossa; pavimento del presbiterio in seminato alla veneziana.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati su pareti e volte della navata, del transetto, del presbiterio e dell'abside; paraste addossate dipinte a finto marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967-1977 circa)
L'adeguamento liturgico è stato parzialmente attuato mediante l'accostamento di elementi eterogenei in legno e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico si trova l'altare verso il popolo, provvisorio, a tavolo, su propria predella. Alla balaustra sinistra un leggio funge da ambone. Sulla destra è presente la sede, con alto schienale e seduta imbottite e rivestite di tessuto. E' presente l'altare storico, con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica.
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