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Imola
Imola
chiesa
sussidiaria
Pio Suffragio
Parrocchia di San Lorenzo Diacono e Martire
Campanile; Coperture; Facciata; Finiture esterne; Pavimenti e pavimentazioni; Preesistenze; Elementi decorativi
confessionale - aggiunta arredo (1975-1980)
1682 - 1687(costruzione intero bene); 1698 - 1698(inzio lavori campanile); 1882 - 1882(completamento facciata); incerta - incerta(rifacimento pavimentazione)
Chiesa del Pio Suffragio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Pio Suffragio <Imola>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliano-romagnole (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1682 - 1687 (costruzione intero bene)

nel maggio del 1687 viene inaugurata la chiesa, costruita dal capo-mastro muratore Mattoni.

1698  (inzio lavori campanile)

vengono poste le basi di innesto per una struttura che richiama quella di un campanile quadrato, ma che non supera lo sporto del sacro edificio, su cui è stato piantato un portale di ferro, che sostiene un'unica piccola campana.

1882  (completamento facciata)

l'ingegnere imolese Pietro Mirri completa la facciata, dotata di due ordini separati da una cornice sporgente, ciascuno dei quali formato da quattro lesene.

incerta  (rifacimento pavimentazione)

una moderna e fredda paladiana-veneziana sostituisce la vecchia pavimentazione in cotto.
Descrizione

l'antica chiesa detta del Suffragio, con facciata di sobrie linee neoclassiche rifatta nel 1882 su disegno dell'ingegnere imolese Pietro Mirri, fu costruita a partire dal 1682 su un terreno donato da Giuseppe Felice Mazzolani alla Compagnia del Suffragio. Benedetta e inaugurata cinque anni più tardi, fu chiusa al culto dal 1877 al 1882 in seguito ad un incendio che distrusse la sacrestia. Chiesa a navata unica e priva di transetto, contiene due altari per lato e tre vani alternati agli altari adibiti ai confessionali; al di sopra dello spazio fra i due altari è stata ricavata una finestra con gelosia grigliata. La copertura dell'aula è con volta a botte e al termine di essa si ergono una colonna e un semipilastro in muratura che marcano l'arco trionfale, messo ulteriormente in evidenza da due angeli a tutto tondo. L'ingresso al presbiterio, privo di coro e con l'abside quadrata, è completato lateralmente da due stretti vani ad uso di corridoi di collegamento con la grande sacrestia. L'aula è ben proporzionata, le nicchie, assieme alle finestre grigliate centrali, alternate agli spazi contenenti gli altari, denotano una certa eleganza e fluidità progettuale.
Campanile
inesistente, sebbene risulti innalzato nel 1698. Nel lato del vicolo a termine della chiesa vi è un innesto di una struttura che rimanda a quella di un campanile quadrato, ma che non supera lo sporto del sacro edificio su cui è stato impiantato un portale di ferro sostenente una sola campana.
Coperture
con volta a botte lunettata con costoloni, munita di catene e impostata su un cornicione sporgente.
Facciata
presenta due ordini separati da una cornice sporgente, ognuno di quattro lesene che inquadrano un unico portale sormontato da un timpano triangolare e in alto una finestra tonda all'interno di una cornice quadrata.
Finiture esterne
paraste e contrafforti nel lato del vicolo, dove probabilmente l'intero fabbricato è stato usato come controspinta.
Pavimenti e pavimentazioni
una moderna paladiana-veneziana in marmo è subentrata alla vecchia pavimentazione in mattoni di cotto, costellata da antiche lastre tombali.
Preesistenze
due originali volute in arenaria scolpita collegano i due ordini della facciata, unico segno del primitivo paramento.
Elementi decorativi
dipinti ed elementi architettonici adornano l'interno dell'edificio: in particolare massicce colonne e semipilastri binati con capitelli corinzi separano il presbiterio dalla navata. Simmetricamente disposti sui pilastri dell'arco trionfale, vi sono due angeli reggitorcia di manifattura locale in cartapesta e legno dipinti e dorati.
Adeguamento liturgico

confessionale - aggiunta arredo (1975-1980)
vengono collocati due confessionali nuovi nelle due cappelle laterali. Specifico che non sono state apportate ulteriori modifiche, neanche all'altare maggiore, che è sempre rimasto invariato.
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