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Ponte Arche
Comano Terme
Trento
chiesa
parrocchiale
Ausiliatrice
Parrocchia dell'Ausiliatrice
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
fonte battesimale - intervento strutturale (1970 circa); presbiterio - intervento strutturale (1974-1993); fonte battesimale - intervento strutturale (2021); presbiterio - intervento strutturale (2021); custodia eucaristica - intervento strutturale (2021)
1921 - 1921(promozione costruzione intero bene); 1921 - 1926(progetto rifiutato carattere generale); 1921 - 1927(passaggio di proprietà terreno); 1927/07/18 - 1927(costruzione intero bene); 1929 - 1930(completamento interni); 1930/11/16 - 1930/11/16(benedizione carattere generale); 1932 - 1937(decorazione intero bene); 1941 - 1941(intonacatura esterno); 1942 - 1942(decorazione facciata); 1959/07/05 - 1959/07/05(erezione a parrocchia carattere generale); 1970 - 1970(adeguamento liturgico intero bene); 2016 - 2021(ampliamento intero bene)
Chiesa dell'Ausiliatrice
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Ausiliatrice <Ponte Arche, Comano Terme>
Altre denominazioni MADONNA AUSILIATRICE
Autore (ruolo)
Tiella, Giovanni (progetto)
Giongo, Sandro (progetto)
Cappelletti, Mauro (artista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1921  (promozione costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa di Ponte Arche venne promossa a partire dal 1921 dall'allora parroco di Cares, don Eliseo Bonatti.

1921 - 1926 (progetto rifiutato carattere generale)

Il primo progetto per la costruzione della nuova chiesa di Ponte Arche fu elaborato dall'architetto comasco Aristide Marazzi, che immaginò un edificio in stile neogotico, con facciata a salienti caratterizzata da un protiro sormontato da un'ampia monofora. Allo scopo di raccogliere fondi per l'erigenda chiesa, il disegno di Mazzoni fu riprodotto su cartoline postali. Sottoposto all'Ufficio Belle Arti di Trento nel 1926, tale progetto fu infine respinto perché giudicato non conforme allo stile rurale del luogo.

1921 - 1927 (passaggio di proprietà terreno)

Il terreno sul quale sorge la chiesa fu donato dalla signora Maria Tomasi entro tra il 1921 e il 1927.

1927/07/18 - 1927 (costruzione intero bene)

I lavori di edificazione della chiesa furono solennemente avviati il 18 luglio 1927 con la benedizione della prima pietra da parte di Celestino Endrici, vescovo di Trento. Il progetto spetta all'architetto Giovanni Tiella di Rovereto, mentre l'esecuzione materiale dei lavori fu affidata alla ditta Luigi Beschi di Madice di Bleggio, che portò a compimento le opere murarie esterne e le coperture entro l'ottobre dello stesso anno.

1929 - 1930 (completamento interni)

A causa della difficoltà di reperimento dei fondi necessari al completamento della fabbrica, le finiture interne furono approntate solo tra il 1929 e il 1930. La ditta Giovanni Battista Giordani di Stumiaga completò le opere murarie e gli intonaci; la ditta Giovanella e Mazzoni di Tione mise in opera il soffitto a carena di nave e fornì i banchi della chiesa. Il pavimento in seminato alla veneziana fu posato da Beniamino Franceschi di Fiavé.

1930/11/16  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu solennemente benedetta dal decano di Lomaso, don Davide Gregori, il 16 novembre 1930.

1932 - 1937 (decorazione intero bene)

Tra il 1932 e il 1937 il pittore trentino Matteo Tevini eseguì la decorazione murale del presbiterio e le quattordici stazioni della Via Crucis.

1941  (intonacatura esterno)

La chiesa fu intonacata esternamente solo nel 1941.

1942  (decorazione facciata)

Nel 1942 il pittore Matteo Tevini venne nuovamente interpellato per decorare le arcate della facciata con scene raffiguranti Don Giovanni Bosco con alcuni fanciulli, la Madonna Ausiliatrice e papa Pio V che invoca l'Ausiliatrice durante la battaglia di Lepanto. Tale decorazione è oggi perduta.

1959/07/05  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa venne eretta a parrocchia il 5 luglio 1959.

1970  (adeguamento liturgico intero bene)

Un primo intervento di adeguamento liturgico venne effettuato nel 1970 circa, in base a un progetto approvato dalla curia diocesana in data 23 aprile 1970. Gli interventi riguardanti il presbiterio storico consistettero nella rimozione delle balaustre e nell'ampliamento della predella dell'altare maggiore storico, dove fu posta una mensa al popolo provvisoria. Gli altari laterali l'arco santo, dedicati al Sacro Cuore di Gesù (a sinistra) e a San Giovanni Bosco (a destra) furono smantellati e al loro posto furono collocati rispettivamente il fonte battesimale e un tabernacolo a muro (forse quello dell'altare maggiore storico) utilizzato quale custodia eucaristica.

2016 - 2021 (ampliamento intero bene)

L'edificio originale è stato sottoposto ad una ingente opera di ampliamento per venire incontro alle nuove esigenze della comunità parrocchiale. L'antica aula è stata demolita ad eccezione dell'abside e il nuovo edificio traslato in direzione est-ovest. Il progetto si deve a Sandro Giongo il quale si è avvalso della collaborazione di Mauro Cappelletti per la realizzazione di nuove vetrate colorate. Il progetto è stato presentato nel 2016 e i lavori hanno avuto termine nel 2021.
Descrizione

La chiesa della Madonna Ausiliatrice a Ponte Arche venne costruita tra il 1927 e il 1930 su progetto dell'architetto roveretano Giovanni Tiella. L'edificio, orientato a sud, presentava una facciata a due spioventi, caratterizzata in basso da una successione di tre arcate, di cui le laterali cieche e la centrale ospitante il portale maggiore. Al centro si apriva un oculo circolare. Le fiancate, lisce, erano scandite dalle aperture delle finestre (tre monofore per lato), ciascuna con cornice in laterizio a vista. Una cornice dentellata, realizzata in laterizio a vista, percorreva l'intero perimetro sommitale della struttura. L'interno, a navata unica e presbiterio sopraelevato su due gradini, presentava murature lisce, rivestite in basso da perline in abete verniciato. La nuova chiesa è stata eretta tra il 2016 e il 2021 su progetto dell'architetto Sandro Giongo: presenta un orientamento est-ovest e ha una pianta mistilinea caratterizzata dall'innesto, sulla parete destra, dell'antico presbiterio concluso dall'abside fungente da cappella laterale (in cui si conserva il tabernacolo), ornata dai dipinti murali di Matteo Tevini del 1932-1937. L'esterno in calcestruzzo bicolore è unito a ciò che rimane dell'originario edificio caratterizzato da intonaco tinteggiato. L'interno è quasi interamente rivestito in legno lamellare di faggio ad eccezione della parete di fondo e quella absidale lasciata a calcestruzzo. Il controsoffitto presenta un effetto ad onda. La facciata è affiancata dal campanile.
Pianta
Pianta mistilinea con cappella a pianta rettangolare conclusa da abside semicircolare sulla parete destra.
Facciata
Facciata a due spioventi caratterizzata in basso da tettoia sporgente a coprire il grande portale ligneo; al centro alta e stretta vetrata; dall'ingresso corpo aggettante del corridoio che gira attorno alla facciata conducendo alla fiancata destra e passando sotto il campanile.
Prospetti
Fiancate lisce finite a calcestruzzo bicolore: a sinistra più strutture parietali si intersecano lasciando spazio a vetrate ed a un ingresso laterale. Sul medesimo lato emerge inoltre il volume della sacrestia che precede l'originale presbiterio con abside finiti ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in calcestruzzo. Strutture di orizzontamento: aula sormontata da volta a onda in legno; antico presbiterio coperto da volta a botte in muratura.
Coperture
Tetto a doppia falda con manto di copertura in lamine metalliche sull'aula e sull'antico presbiterio.
Interni
Aula con calcestruzzo a vista per la grande parete massiva di fondo dove si apre lo spazio battesimale e la zona absidale con i poli liturgici; per le altre pareti rivestimento in legno micro lamellare di faggio; sulla parete destra arco di ingresso alla cappella con finiture in intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di ardesia tinta di grigio.
Elementi decorativi
Vetrate di colore blu/turchese nell'aula. Dipinti murali eseguiti a tempera adornano le pareti dell'antico presbiterio e dell'abside.
Campanile
Struttura in calcestruzzo lasciato a vista con aperture sommitali rettangolari; copertura ad uno spiovente.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale (1970 circa)
Nel 1970 circa il fonte battesimale venne ricollocato a sinistra dell'arco santo, su una predella raccordata al primo gradino di accesso al presbiterio. Tale intervento si inseriva in un primo intervento di adeguamento liturgico approvato dalla curia arcivescovile di Trento in data 23 aprile 1970, che determinò lo smantellamento degli altari laterali gemelli della chiesa, dedicati al Sacro Cuore di Gesù (sinistra) e a San Giovanni Bosco (destra). Nella stessa occasione furono rimosse le balaustre.
presbiterio - intervento strutturale (1974-1993)
Il precedente assetto del presbiterio era frutto di un intervento di adeguamento liturgico databile tra il 1974 e il 1993 in base alla documentazione fotografica reperita, e ha carattere di stabilità. L'altare maggiore storico era stato rimosso. Nel presbiterio storico era stata approntata una predella marmorea sulla quale erano stati collocati la mensa al popolo, a tavolo, in pietra, la custodia eucaristica, posizionata su un apposito supporto lapideo, e la sede. Un leggio in pietra, replicante il disegno della mensa e del supporto del tabernacolo, fungeva da ambone.
fonte battesimale - intervento strutturale (2021)
In seguito all'ampliamento della chiesa l'originario fonte ha trovato collocazione in fondo all'aula dirimpetto all'altare entro una cappella dedicata.
presbiterio - intervento strutturale (2021)
In seguito all'ampliamento della chiesa una nuova sede, il nuovo ambone e la precedente mensa d'altare, tutti arredi realizzati in pietra, sono stati posizionati stabilmente nel presbiterio.
custodia eucaristica - intervento strutturale (2021)
In seguito all'ampliamento della chiesa l'originaria custodia eucaristica è stata ricollocata nel vecchio presbiterio concluso da abside, che oggi funge da cappella laterale.
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