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adeguamento liturgico
Parma
Parma
chiesa
cattedrale
Basilica Cattedrale
Parrocchia dell'Assunzione di Maria Vergine nella Cattedrale
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2005); ambone - intervento strutturale (2005); cattedra - intervento strutturale (2005)
1092 - 1117(costruzione nucleo centrale); 1117 - 1170(rifacimento nucleo centrale); 1281 - 1579(costruzione protiro); 1284 - 1294(costruzione campanile); 1420 - 1480(costruzione cappelle laterali); 1486 - 1488(costruzione sagrestia); 1522 - 1523(rifacimento cupola sopra il presbiterio); 1566 - 1578(rifacimento scala presbiterio); 1698 - 1698(sopraelevazione sagrestia); 1774 - 1775(sopraelevazione capriate ); 1980 - 1980(restauro cupola); 1988 - 1988(restauro catino absidale); 1988 - 1991(restauro abside); 1992 - 1995(restauro navate e transetto); 2005 - 2006(restauro cripta); 2006 - 2006(restauro facciata); 2007 - 2008(restauro cupola); 2009 - 2015(restauro campanile); 2016 - 2017(restauro lato nord); 2020 - 2020(rifacimento interno)
Basilica Cattedrale
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Basilica Cattedrale <Parma>
Altre denominazioni Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze antelamiche (facciata)
maestranze Italia settentrionale (costruzione)
Notizie Storiche

1092 - 1117 (costruzione nucleo centrale)

E' la prima data documentata in cui si parla di una nuova cattedrale, ricostruita dopo l'incendio del 1058. Sono gli anni in cui a Parma è Vescovo Cadalo, che arrivò a farsi eleggere antipapa nel 1061, col nome di Onorio II. E' possibile che questa figura abbia promosso o, quanto meno, ideato il nuovo monumentale edificio. Al 1106 risale la dedicazione dell'edificio e segna la fine della ribellione scismatica di Parma con il ritorno del controllo papale. Questo cambiamento di potere generò anche mutamenti nella realizzazione dell'edificio. Sicuramente entro il 1117, anno del devastante terremoto nella Pianura Padana, la chiesa era praticamente terminata.

1117 - 1170 (rifacimento nucleo centrale)

A seguito del terremoto, si dovette procedere al rifacimento di varie parti fra cui soprattutto le parti superiori dei muri longitudinali della navata centrale, le coperture, le specchiature delle volte esapartite, la parte superiore della facciata e i contrafforti laterali.

1281 - 1579 (costruzione protiro)

Al centro della facciata Giambono da Bissone inserì nel 1281 il protiro, sorretto da due leoni stilofori, che presenta nel sottarco i dodici Mesi scolpiti da un allievo di Wiligelmo. Sopra di esso è stata costruita nel 1579 un'edicola con materiale di reimpiego.

1284 - 1294 (costruzione campanile)

Il cantiere del campanile, iniziato nel 1284, termina con la costruzione dei pinnacoli angolari nel 1294. La cuspide è eretta tra 1336 e 1426, anno in cui l'angelo sommitale è smontato e restaurato a completamento del fusto del campanile. E' realizzato secondo un modello molto frequente nella Pianura Padana: in laterizio, con struttura a pianta quadrata cava all'interno con moduli sovrapposti, definiti da paraste e lesene angoli con fasce marcapiano in corrispondenza dell'articolarsi delle diverse fasi costruttive e copertura a cuspide. Per quanto riguarda il fusto, il paramento originario a vista si è conservato fino ad oggi, mentre per la cuspide si è provveduto, attorno alla fine del XVI secolo, a ricoprire l'originale paramento con una copertura in rame. Durante i lavori di rimozione della copertura in rame, a seguito dell'incendio del 2009, è emersa l'originale bicromia della zona della cuspide realizzata con maiolicatura a fasce bicrome alternate a conci in laterizio.

1420 - 1480 (costruzione cappelle laterali)

Si iniziarono a costruire le cappelle a sud e la cappella Valeri nella navata nord. L'ultima cappella della navata sinistra fu conclusa solo negli anni Ottanta del Quattrocento a causa della presenza di edifici molto vicini al fianco del duomo.

1486 - 1488 (costruzione sagrestia)

La sagrestia dei Consorziali, posta sul lato sud del presbiterio, deve essere stata realizzata qualche anno prima del 1488, anno a cui risalgono le celebri tarsie lignee.

1522 - 1523 (rifacimento cupola sopra il presbiterio)

A seguito dei contratti con Correggio per gli affreschi, fu realizzato un modesto tamburo ottagonale nel quale si aprono otto finestre tonde, al fine di garantire una migliore illuminazione.

1566 - 1578 (rifacimento scala presbiterio)

Rifacimento della scalinata tra navata e presbiterio con la creazione di un'unica cascata di diciassette gradini di marmo rosso di Verona estesa a tutte e tre le navate ad opera di Girolamo Mazzola Bedoli. Questo intervento provocò lo smantellamento dell'ambone che conteneva la lastra con la Deposizione di Benedetto Antelami. Questa modifica toccò anche l'accesso alla cripta che, dalla navata centrale, fu spostato alle due navate laterali.

1698  (sopraelevazione sagrestia)

La sagrestia dei Consorziali è stata sopralzata per realizzare la stanza del guardaroba.

1774 - 1775 (sopraelevazione capriate )

Innalzamento delle capriate mantenendo le catene orizzontali per colmare la differenza di altezza venutasi a creare tra i colmi delle volte e gli appoggi delle capriate.

1980  (restauro cupola)

Restauro degli affreschi di Correggio a cura di Renato Pasqui finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione.

1988  (restauro catino absidale)

Restauro degli affreschi a cura della ditta Alef di Francesca De Vita finanziato dal Mibact.

1988 - 1991 (restauro abside)

Consolidamento delle decorazioni in arenaria, pulitura, stuccatura delle fessurazioni, reintegro del materiale lapideo caduto, trattamento protettivo per proteggere le superfici dagli agenti atmosferici a cura della ditta Restauri Formica di Milano e finanziato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia.

1992 - 1995 (restauro navate e transetto)

Restauro degli affreschi a cura di Bruno Zanardi e di Carlo Barbieri finanziato dalla ditta Parmalat.

2005 - 2006 (restauro cripta)

Interventi volti a limitare il carico del peso delle concentrazioni tensionali sulle colonne e sui capitelli e al ripristino e consolidamento materico degli elementi lesionati. Gli elementi lapidei sono stati localmente consolidati per mezzo di cerchiature al fine di aumentarne la resistenza alla compressione.

2006  (restauro facciata)

La Arché Restauri ha curato il restauro del paramento lapideo della facciata consolidando le singole pietre ed ottimizzando le prestazioni dei restauri storici ormai divenuti parte integrante dell'edificio.

2007 - 2008 (restauro cupola)

Ripresa e revisione degli affreschi correggeschi a cura di Carlo Barbieri finanziato dalla Fondazione Cariparma.

2009 - 2015 (restauro campanile)

A seguito di un incendio provocato nella cupside del campanile da un fulmine caduto il 23 ottobre 2009, che ha provocato la fusione della copertura di rame e il danneggiamento delle travi lignee della struttura interna, si è proceduto al consolidamento dell'intera struttura. Si sono eseguiti all'esterno e all'interno la pulitura e il consolidamento del paramento in laterizio e lapideo; è stata rifatta la copertura in rame e posizionato un nuovo sistema di parafulmine sull'angelo della guglia; all'interno è stato effettuato un trattamento antitarlo e un lavoro di consolidamento delle parti lignee; sono state risarcite le lacune dovute sia all'incendio che al degrado del tempo. Durante i lavori di rimozione della copertura in rame, inoltre, è emersa l'originale bicromia della zona della cuspide realizzata con maiolicatura a fsce bicrome alternate a conci in laterizio.

2016 - 2017 (restauro lato nord)

Pulitura e consolidamento del fianco nord a cura della ditta Archè Restauri con finanziamento dell'8x1000 a diretta gestione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

2020  (rifacimento interno)

Rifacimento dell'impianto di illuminazione della basilica realizzato su progetto della ditta iGuzzini e allestito da City Green Light grazie ad una donazione del Gruppo Barilla.
Descrizione

L'edificio attuale è stato costruito sul sito della cattedrale paleocristiana del V sec. secondo uno schema tipico del romanico padano: a tre navate concluse da absidi, con transetto sporgente concluso da absidi semicircolari e abside sopraelevato su cripta. L'intervento delle maestranze antelamiche, architetti e scultori, e, dello stesso Benedetto Antelami, avviene a cantiere avanzato, nella seconda metà del XII secolo: a loro spettano la definizione formale dell'arredo (cattedra, altare, ambone, capitelli, portali) e la successione delle logge sovrapposte nella facciata. Questa, presumibilmente, era stata prevista affiancata da due campanili, di cui, tuttavia, solo quello sud è stato completato. Il campanile venne iniziato nel 1284 e terminato entro il 1294. A quella data mancavano però la guglia finale e l'angelo d'oro, compiuti dopo il 1336. L'angelo originale è stato sostituito dal 1962 da una copia (l'originale è conservato nel Museo Diocesano). Al centro della facciata nel 1281 è stato innalzato un protiro per opera di Giambono da Bissone. L'interno, a croce latina, presenta tre navate ripartite da pilastri alternati, polistili e cruciformi, sui quali si impostano le volte a crociera con archi trasversali. Nella navata centrale sono presenti due matronei. Il transetto e il presbiterio sono rialzati sulla cripta. Gli affreschi della navata centrale e della controfacciata, raffiguranti scene della vita di Cristo, sono stati realizzati tra 1567 e 1573 dal pittore bresciano Lattanzio Gambara, mentre quelli della volta sono opera di Girolamo Mazzola Bedoli con l'aiuto di Francesco Mendogni (1555-1557). La decorazione ad affresco delle navate laterali si deve ad Alessandro Mazzola e Giovanni da Bologna (1571-1574). Al centro del transetto è la cupola con l'affresco di Correggio raffigurante l'Assunzione della Madonna realizzato dopo il 1530. Le cappelle delle navate laterali e le sagrestie furono realizzate tra XIV e XV secolo. Sottostante il presbiterio si trova la cripta sorretta da colonnine dotate di capitelli di marmi diversi di epoca romana.
Pianta
A croce latina, con tre navate concluse da absidi, transetto sporgente concluso da absidi semicircolari, sopraelevato sulla cripta.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è quello originale del XII secolo realizzato in lastroni di marmo rosso di Verona.
Coperture
Copertura a doppio spiovente.
Elementi decorativi
I capitelli romanici della prima metà del XII sec. erano dorati o policromi rappresentano scene tratte dalla Bibbia, dalle vite dei Santi e dai bestiari medievali. I capitelli della cripta, in cui prevale il motivo decorativo delle foglie d'acanto, sono di materiali e epoche diversi, dall'età romana a quella paleocristiana. Nel presbiterio si ritrovano le sculture di Benedetto Antelami con la lastra della Deposizione di Gesù Cristo dalla croce (1178) e la cattedra episcopale (1180). La lastra è la prima opera a noi giunta datata e firmata dall'artista ed era parte di un arredo presbiterale, presumibilmente un ambone, smembrato nel 1566 per la costruzione dello scalone di accesso al presbiterio. Gli affreschi della navata centrale (1567-1571) narrano episodi della vita di Gesù Cristo e culminano in quello della controfacciata raffigurante l'Ascensione di Cristo (1571-1573): sono opere di Lattanzio Gambara. Gli affreschi delle navate laterali, raffiguranti putti che giocano tra fiori e frutti, sono opera di Alessandro Mazzola Bedoli con l'aiuto di Francesco Mendogni e furono realizzati tra 1572-1573. La cupola sul presbiterio fu affrescata dopo il 1530 da Correggio e raffigura l'Assunzione della Madonna. Il pittore chiese l'apertura di otto finestre tonde alla base della cupola per meglio illuminare la propria opera.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2005)
La diocesi ha indetto nell'anno 2004 un concorso internazionale ad inviti per l'adeguamento liturgico del presbiterio della Cattedrale. Il progetto vincitore è stato quello dell'architetto catalano Jaume Bach. Il materiale scelto per tutti gli elementi riguardanti l'intervento è il bronzo. L'Arca dei Martiri, già utilizzata come sostegno della mensa, è stata contornata da una predella formata da due gradini su cui si trovano, in parte incisi e in parte a rilievo, passi tratti dal Vangelo di San Giovanni capitolo 6 in varie lingue.
ambone - intervento strutturale (2005)
Realizzato in bronzo, su progetto dell'architetto Jaume Bach e fusa dalla fonderia Caggiati di Parma, è stato posto sul lato sinistro del presbiterio. I brani scelti per l'ambone sono tratti dal Prologo del Vangelo di San Giovanni.
cattedra - intervento strutturale (2005)
Realizzata in bronzo su progetto dell'architetto Jaume Bach e fusa dalla Fonderia Caggiati di Parma, riporta i passi della Prima Lettera di San Giovanni capitolo 1. La cattedra è affiancata da due seggi per gli assistenti e sono collocati sul lato destro del presbiterio.
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