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Bedollo
Trento
cappella
cimiteriale
Crocifisso
Parrocchia di Sant'Osvaldo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1860 - 1860(costruzione intero bene); 1872/11/08 - 1872/12/31(benedizione intero bene); 1874 - 1874(erezione della Via Crucis interno); 1976/05/06 - 1976/05/06(danneggiamento intero bene); 1991 - 1991(restauro intero bene)
Cappella del Crocifisso
Tipologia e qualificazione cappella cimiteriale
Denominazione Cappella del Crocifisso <Bedollo>
Altre denominazioni Cappella del Bepone
Cappella del cimitero
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1860  (costruzione intero bene)

Secondo gli Atti visitali del 1911, la cappella cimiteriale di Bedollo fu eretta nel 1860. Sembra che le vicende di questo edificio si siano fuse nella memoria collettiva con quelle di un'edicola che nel 1890 Martino Casagranda desiderava costruire per collocarvi un crocifisso già esistente lungo una pubblica via; fu presumibilmente per le spese di questa edicola che furono raccolte offerte nelle valli trentine da un cieco del luogo, Giuseppe Casagranda detto "Beppone" (Gorfer 1977), ricordato da un'iscrizione incisa su di una lapide circolare murata sulla facciata della cappella del cimitero, che reca la data del 1892.

1872/11/08 - 1872/12/31 (benedizione intero bene)

Il 31 agosto 1872 il vicario curaziale di Bedollo chiese all’ordinariato il permesso di benedire l'edificio sacro, costruito qualche anno prima a cura di don Giovanni Casagranda; la stessa richiesta venne ripetuta il 14 ottobre dal parroco di Piné e l'autorizzazione giunse l'8 novembre.

1874  (erezione della Via Crucis interno)

Le stazioni della Via Crucis appese all'interno risalgono al 1874.

1976/05/06  (danneggiamento intero bene)

Come la vicina chiesa parrocchiale, anche la cappella subì dei danni per il terremoto del 6 maggio 1976.

1991  (restauro intero bene)

L'edificio venne restaurato nel 1991, insieme alle altre cappelle e edicole sacre della zona.
Descrizione

Eretta presso il muro di fondo del cimitero di Bedollo e orientata a nord-est, la cappella del Crocifisso risale al 1860 per cura di don Giuseppe Casagranda; la tradizione che la vuole realizzata grazie alle offerte di vari benefattori trentini raccolte dal cieco Giuseppe ("Beppone") Casagrande va presumibilmente riferita ad un'edicola del crocifisso eretta tra il 1890 e il 1892. La facciata dal profilo rettangolare è marcata da una cornice orizzontale a mezza altezza e da un'arcata centrale a tutto sesto, parzialmente incassata, che inquadra l'accesso architravato, protetto da un cancello e sormontato da una piccola finestra a lunetta; sul frontone triangolare si apre un oculo. Le fiancate lisce sono movimentate dalla presenza simmetrica di due finestre a lunetta per lato, la prima in corrispondenza della navata, la seconda del presbiterio e, a sinistra, da quella di un piccolo campanile con fusto quadrangolare, cella dotata di aperture centinate e piccoli oculi su ogni lato e copertura a quattro spioventi; l'abside poligonale è cieca. All'interno la navata unica profonda una sola campata è coperta da una volta a vela, mentre il breve presbiterio, elevato di un gradino e preceduto da un'arcata a pieno centro, presenta una volta a botte unghiata. L'unico altare è addossato alla parete di fondo dell'abside poligonale; il cornicione modanato tinteggiato in rosa percorre l'intera cappella.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale; breve presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata dal profilo rettangolare marcata da una cornice orizzontale a mezza altezza e da un'arcata centrale a tutto sesto, parzialmente incassata, che inquadra l'accesso architravato, protetto da un cancello e sormontato da una piccola finestra a lunetta; fascia marcapiano delimitata da cornici modanate e centrata da lapide dal profilo circolare recante iscrizione incisa. Frontone triangolare con apertura centrale ad oculo; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce, movimentate dalla presenza simmetrica di due finestre a lunetta per lato, la prima in corrispondenza della navata, la seconda del presbiterio e da quella del campanile a sinistra; abside poligonale cieca. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Piccolo campanile intonacato innestato sul fianco sinistro, tra la navata e il presbiterio, con fusto quadrangolare, cella delimitata da una semplice cornice modanata, dotata di aperture centinate e piccoli oculi su ogni lato, e copertura a quattro spioventi con croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a vela, presbiterio da volta a botte unghiata e abside da tre unghie, raccordati da arcate a pieno centro.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra navata e presbiterio, a tre spioventi sull'abside, con struttura portante in legno e manto di copertura in piastre di porfido; campaniletto coperto da lamiera metallica.
Interni
Interno a navata unica profonda una sola campata; presbiterio elevato di un gradino, preceduto da un'arcata a pieno centro sostenuta da pilastri a parallelepipedo. L'unico altare è addossato alla parete di fondo dell'abside poligonale; finiture a intonaco tinteggiato rosa lungo il cornicione modanato che percorre l'intera cappella, bianco altrove.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in lastre di porfido più o meno regolari; presbiterio e abside pavimentati a quadrotte di pietra calcarea alternativamente bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

nessuno
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