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San Mauro
Baselga di Pinè
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Mauro
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1979-1982)
1242 - 1242(menzione carattere generale); 1443 - 1443(costruzione intero bene); 1500 - 1502(ampliamento intero bene); 1502/06/12 - 1502/06/12(consacrazione carattere generale); 1530 - 1580(ampliamento intero bene); 1596 - 1596(rifacimento tetto); 1602 - 1602(rifacimenti facciata); 1646 - 1733(riparazioni intero bene); 1975 - 1975(attentato carattere generale); 1978 - 1985(restauri intero bene); 2007 - 2007(restauro campanile)
Chiesa di San Mauro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Mauro <San Mauro, Baselga di Piné>
Altre denominazioni S. Mauro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1242  (menzione carattere generale)

In un documento del 1242 è nominato il plebano "plebis S. Mauri de Pinedo"; il titolo di pieve rimase alla chiesa fino a circa la metà del XV secolo. Di questo edificio è rimasta traccia unicamente nel campanile.

1443  (costruzione intero bene)

La primitiva chiesa fu riedificata nel 1443 (data visibile nel presbiterio, che costituisce attualmente l'unica parte superstite di questo edificio).

1500 - 1502 (ampliamento intero bene)

Poco prima del 1502, l'edificio quattrocentesco fu ampliato: venne modificato l'arco santo e innestata una nuova e più ampia navata (a due campate); furono realizzate la coperture a crociera. Nel 1502 si eseguirono anche le pitture murali a decorazione degli interni: vennero realizzati gli affreschi della volta del presbiterio da parte del pittore Corrado Waider ed il dipinto murale ad affresco che costituiva l'ancona dipinta sopra la mensa dell'altare laterale destro, dedicato a San Giovanni Battista.

1502/06/12  (consacrazione carattere generale)

La chiesa ampliata fu consacrata il 12 giugno 1502.

1530 - 1580 (ampliamento intero bene)

Alla navata fu aggiunta una terza campata e conseguentemente fu eretta una nuova facciata, raggiungendo l'aspetto che ancora oggi possiede; fu probabilmente eretta anche l'attuale sacrestia; tali lavori si collocano tra il 1530 e il 1580.

1596  (rifacimento tetto)

Sono documentati lavori di rifacimenti del tetto nel 1596.

1602  (rifacimenti facciata)

Nel 1602 furono pagate a Civezzano due finestre in pietra da porre in facciata ai lati del portale; probabilmente in questa stessa occasione venne realizzato il portico.

1646 - 1733 (riparazioni intero bene)

A partire dal 1646 sono documentati lavori di consolidamento della chiesa: riparazioni al campanile e creazioni di barbacani di rinforzo (1646); rimaneggiamenti ai tetti (1683); riparazioni alle bifore del campanile (1700); rafforzamento dei muri del portico (1733)

1975  (attentato carattere generale)

Nel 1975 fu lanciato contro la chiesa del materiale esplosivo, che danneggiò lievemente il porticato.

1978 - 1985 (restauri intero bene)

L'edificio fu restaurato tra il 1978 e il 1979 (per intervenire sui danni causati dal terremoto del 1976) e successivamente tra il 1980 e il 1985 (in questa occasione furono scoperti e restaurati gli affreschi dell'abside e dell'aula; fu consolidato il tetto).

2007  (restauro campanile)

Nel 2007 è stato restaurato il paramento esterno del campanile.
Descrizione

La chiesa dedicata a San Mauro sorge su una collina isolata dal piccolo abitato omonimo, con orientamento a est, davanti ad un sagrato circondato da muri di porfido. L'edificio documentato fin dal XIII secolo fu riedificato nel 1443 e nel corso del XVI secolo ampliato per ben due volte. La facciata a due spioventi è caratterizzata da un portico a tre ampie campate. Il campanile, coperto da una cuspide piramidale, si innalza a fianco del presbiterio con due ordini di bifore. L'interno si articola in una navata unica suddivisa in tre campate, coperte da volte a crociera. Il presbiterio sopraelevato da una pedana lignea è concluso da un'abside poligonale; la volta costolonata ospita affreschi realizzati dal pittore Corrado Waider nel 1502.
Preesistenze
Presbiterio, abside parte del campanile.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi preceduta da un portico a tre campate, sostenuto da colonne dotate di capitelli ionici, coperto da tre spioventi rivestiti di lastre di porfido. La superficie muraria posta entro i confini del portico è intonacata e aperta da una portale a pieno centro affiancato da due finestre rettangolari; la superficie racchiusa tra gli spioventi è rivestita da intonaco grezzo.
Prospetti
La fiancata settentrionale, in corrispondenza del presbiterio, ospita i volumi della sacrestia e del campanile.
Campanile
Struttura su base quadrangolare con fusto in pietrame a vista, ripartito orizzontalmente da cornicioni marcapiano a delimitare la cella campanaria con due ordini di bifore alternate a monofore; cuspide piramidale rivestita di calce.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'interno; strutture di orizzontamento: volta a crociera nelle campate; volta reticolata nel presbiterio e nell'abside. Tiranti in ferro e in legno nella navata e nel portico.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e a padiglione sull'abside, entrambi rivestiti di lastre di porfido.
Interni
Navata unica ripartita in tre campate da arcate trasversali a sesto acuto, poggianti su semipilastri (a sezione rettangolare la prima e poligonale la seconda); le aperture archiacute si dispongono nelle tre campate sulla parete meridionale. L'arco santo a sesto acuto precede il presbiterio sul quale si apre il portale di accesso alla sacrestia; una finestra illumina l'abside.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce.
Elementi decorativi
Dipinti murali sull'intradosso dell'arco santo, nel presbiterio e nell'abside e sulla parete sinistra della terza campata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1979-1982)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con la predisposizione di una pedana lignea, in modo da sopraelevare la zona destinata al presbiterio, sulla quale sono stati collocati arredi mobili lignei: al centro del presbiterio poggia un altare al popolo a forma di parallelepipedo; a destra è collocato un leggio usato come ambone.
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