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Baselga di Pinè
Trento
chiesa
sussidiaria
ASSUNZIONE
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1992)
1160/05/20 - 1220/09/10(menzione carattere generale); XV - XV(costruzione intero bene); XVI - XVI(decorazione interno); 1535 - 1535(ampliamento intero bene); 1536 - 1536(sagrato intorno); 1546/08/15 - 1546/08/15(consacrazione carattere generale); 1652 - XVII(rifacimenti intero bene); 1673 - 1673(intitolazione carattere generale); 1680/01/14 - 1688(rifacimenti campanile); 1700 - 1704(tetto presbiterio); 1729 - 1743(rifacimenti intero bene); 1771 - 1771(realizzazione balaustre); 1840 - 1840(cimitero intorno); 1866 - 1866(profanazione carattere generale); 1922 - 1925(rifacimenti intero bene); 1925 - 1925(decorazione esterno); 1925 - 1943(variazione d'uso carattere generale); 1975 - 1992(restauro intero bene)
Chiesa dell'Assunzione
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Assunzione <Baselga di Piné>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta vecchia
Autore (ruolo)
Michele di Gardena (ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura gotica (costruzione)
Notizie Storiche

1160/05/20 - 1220/09/10 (menzione carattere generale)

In una pergamena datata 20 maggio 1160 sono citati i canonici della pieve di Piné, ma non è certo se il riferimento sia a Santa Maria Assunta o alla chiesa di San Mauro. La sicura prima citazione di Santa Maria si trova in un documento risalente al 10 settembre 1220 nel quale si nomina senza possibilità di equivoco la chiesa: "in Pinedo in Baselga in cimitero eclesie Sancte Marie".

XV  (costruzione intero bene)

La prima chiesa romanica fu probabilmente demolita per fare posto a quella in stile gotico, nel corso del XV secolo.

XVI  (decorazione interno)

Le pareti interne, in particolare l'arco santo ed il presbiterio, furono affrescate all'inizio del XVI secolo.

1535  (ampliamento intero bene)

Nel 1535 la chiesa fu ampliata per opera del maestro muratore Michele da Gardena: non è possibile stabilire con certezza la natura dell'intervento ma appare evidente almeno la realizzazione della cappella laterale destra, che un tempo recava incisa nella chiave di volta la data 1535. Inoltre è possibile che sia stata realizzata anche la volta costolonata, poiché del tutto simile a quella della chiesa vecchia di San Biagio ad Albiano, opera documentata del medesimo maestro muratore.

1536  (sagrato intorno)

Nel 1536 il piazzale antistante la chiesa fu pavimentato con cittolame.

1546/08/15  (consacrazione carattere generale)

Risale al 15 agosto 1546 la consacrazione della chiesa ormai ampliata, per opera di un vescovo tedesco.

1652 - XVII (rifacimenti intero bene)

Dopo la visita pastorale del 1652 furono probabilmente imbiancate le pitture dell'abside, ormai fortemente compromesse dalle infiltrazioni d'acqua e fu ampliata la navata con la costruzione della seconda cappella laterale a ovest. Furono inoltre realizzati affreschi sulla volta del presbiterio e sulla parete destra.

1673  (intitolazione carattere generale)

L'intitolazione fu espressamente dedicata a Maria Assunta solo nel 1673, mentre in precedenza il riferimento era genericamente a Santa Maria.

1680/01/14 - 1688 (rifacimenti campanile)

Il 14 gennaio 1680 fu firmato un contratto tra il sindaco e i fratelli Girolamo e Giuseppe Prada per la realizzazione di un orologio sulla torre campanaria della chiesa, che pochi anni dopo, nel 1688, fu sopraelevata o almeno sistemata, come attesta la data incisa alla sommità.

1700 - 1704 (tetto presbiterio)

Tra il 1700 e il 1704 fu ristrutturato il tetto del coro.

1729 - 1743 (rifacimenti intero bene)

Nel 1729 le mura perimetrali furono consolidate, fu riparato il portale e messo in ordine il selciato antistante la chiesa; nel 1743 fu posato un nuovo pavimento con l'inserimento di due tombe. Probabilmente ancora in questi anni, ma non vi sono testimonianze documentarie certe, la chiesa fu nuovamente ampliata: la navata allungata di una campata; aperte due cappelle (a nord e a sud) in comunicazione con quelle già esistenti; posto un nuovo contrafforte all'angolo sud-ovest; realizzata una nuova facciata più slanciata ornata da tre nicchie; sul fianco meridionale furono aperte una finestra a sesto acuto e due lunettate; furono infine sopraelevati i muri perimetrali.

1771  (realizzazione balaustre)

Nel 1771 furono realizzate le balaustre marmoree del presbiterio, non più presenti.

1840  (cimitero intorno)

Nell'ottobre del 1840 fu abbandonato il cimitero posto intorno alla chiesa parrocchiale e trasferito in altra zona.

1866  (profanazione carattere generale)

Nel 1866 la chiesa fu profanata dall'occupazione della sua struttura da parte delle truppe contrastanti il generale Medici.

1922 - 1925 (rifacimenti intero bene)

Dopo la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, quella antica fu per lungo tempo dimenticata; fu solo tra il 1922 e il 1925 che vennero eseguiti una serie di interventi per mettere fine al deterioramento della struttura: vennero demolite le due cappelle laterali, verso ovest, e la navata fu ridotta alle attuali dimensioni; la facciata settecentesca fu distrutta (i lavori furono eseguiti dalla ditta Chiocchetti e Gaspari), preservando unicamente il portale originale.

1925  (decorazione esterno)

Nel 1925, al termine dei lavori, la nuova facciata e la fiancata meridionale furono ornate da graffiti eseguiti da Giorgio Wenter Marini, con l'aiuto di Matteo Sebesta.

1925 - 1943 (variazione d'uso carattere generale)

Dopo i lavori ultimati nel 1925, la chiesa non fu più officiata; nel 1943 la struttura ospitò alcune truppe ed un deposito bellico.

1975 - 1992 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1975, secondo il progetto del geometra Francesco Follador, per permettere la riapertura al culto: in particolare si rese necessario creare un sistema di drenaggio per impedire l'infiltrazione d'acqua sui lati nord e est. Altri lavori seguirono nel 1987: fu rifatto l'intonaco esterno ed interno; fu risanato il tetto con la messa in opera di lastre di porfido; venne consolidato il pavimento della chiesa e del campanile; sistemato il selciato esterno; venne realizzato un nuovo impianto elettrico. In seguito furono restaurati gli affreschi interni ed esterni nel 1991 e l'anno successivo fu restaurato l'altare maggiore, vennero collocati nuovi arredi e realizzati l'impianto di allarme e quello di riscaldamento.
Descrizione

La chiesa sorge nell'abitato antico di Baselga, con orientamento a est, preceduta dal sagrato lastricato di ciottoli. L'edificio di origini duecentesche fu riedificato nel corso del XV secolo ed ampliato intorno al 1535. La chiesa fu nuovamente ingrandita durante i secoli successivi, per riprendere la sua dimensione originaria tra il 1922 ed il 1925, in seguito alla costruzione della nuova parrocchiale. La facciata novecentesca presenta un profilo sommitale a spioventi spezzati ed è ornata da graffiti di Giorgio Wenter Marini. L'interno si articola in una navata unica (suddivisa in due campate da un'arcata trasversale a tutto sesto) sulla quale si aprono due cappelle laterali, coperte da volte a crociera. La struttura è conclusa da un presbiterio rettangolare con abside poligonale: la volta costolonata è decorata da affreschi seicenteschi, mentre le pareti perimetrali e l'intradosso dell'arco santo conservano dipinti cinquecenteschi.
Preesistenze
Zona absidale, risalente al rifacimento quattrocentesco.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due cappelle laterali rettangolari e speculari, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata con profilo sommitale a spioventi spezzati, più alta del retrostante tetto, coronata da tre elementi piramidali: sul lato sinistro cantonale a conci lapidei a vista a corsi alternati, su quello destro contrafforte; lo zoccolo è interrotto dal portale sormontato da un frontone triangolare, affiancato da due finestre quadrangolari chiuse da grate; al centro una finestra circolare è sovrastata da un motivo decorativo figurato graffito.
Prospetti
Fiancata meridionale dotata di zoccolo e ornata da graffiti, scandita dall'emergere del volume compatto della cappella laterale (sulla quale si apre un portale architravato coperto da una tettoia) unita alla sacrestia vecchia, ora ospitante la caldaia; sulla fiancata opposta emergono i corpi aggettanti della cappella laterale e del campanile. Il volume del presbiterio-abside è ritmato da conci angolari a vista.
Campanile
Struttura su basamento quadrangolare con fusto in pietrame rivestito di intonaco; cornici aggettanti inquadrano il settore destinato ai quadranti di orologio e quello della cella campanaria, aperta da quattro bifore; la copertura a cuspide ottagonale poggia su un tamburo le cui facce accolgono monofore; rivestimento in rame.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta reticolata sulla navata e sul presbiterio-abside; volta a crociera nelle due cappelle laterali.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio e a tre sull'abside, ricoperto da lastre di porfido.
Interni
Navata unica ripartita in due campate da un'arcata trasversale a sesto ribassato poggiante su mensole: in corrispondenza della prima campata si apre sul lato meridionale una finestra archiacuta; nella seconda campata due arcate in pietra a vista, a sesto ribassato, introducono nelle due cappelle laterali a pianta rettangolare. Un arco santo archiacuto precede il presbiterio, sopraelevato su un gradino, sul quale si aprono il portale architravato che portava in sacrestia, ora murato (lato nord) ed un portale e una bifora (lato sud); l'abside è illuminata da due bifore.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle di pietra poste a corsi obliqui nella navata e nelle cappelle; a quadrotte bicolori ortogonali nel presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali ad affresco sull'arco santo, nel presbiterio e nell'abside. Graffiti sulla facciata e sulla fiancata meridionale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1992)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'aggiunta di arredi mobili: al centro del presbiterio storico è collocato l'altare verso il popolo costituito da una mensa lignea a forma di tavolo; a sinistra è sistemato un leggio di legno, posto nei pressi dell'arco santo, usato come ambone; infine una sedia lignea è impiegata come sede. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Non sono più presenti le balaustre.
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