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Miola
Baselga di Pinè
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Rocco
Parrocchia di San Rocco
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1968-1972); cappella feriale - aggiunta arredo (1972 circa)
1537 - 1537(menzione carattere generale); 1546/08/26 - 1546/08/26(consacrazione carattere generale); 1580 - 1585(ampliamento intero bene); XVII - XVII(costruzione sacrestia); 1754 - 1754(sopraelevazione campanile); 1773 - 1773(messa in posa pavimento); 1801/09/27 - 1801/09/27(danneggiamento campanile); 1910/08/01 - 1910/08/01(erezione a curazia carattere generale); 1912 - 1913(costruzione intero bene); 1914/08/16 - 1914/08/16(benedizione carattere generale); 1927/07/23 - 1927/07/23(consacrazione carattere generale); 1927/07/26 - 1927/07/26(erezione a parrocchia carattere generale); 1944 - 1944(decorazione intero bene); 1968 - 1972(scialbo catino absidale); 2009 - 2012(rifacimenti intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Miola, Baselga di Piné>
Altre denominazioni S. Rocco
Autore (ruolo)
Tommasi, Natale (progetto nuova chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1537  (menzione carattere generale)

La prima chiesa dedicata a San Rocco, che corrisponde alla porzione dell'edificio attuale usata come sacrestia e cappella feriale, è menzionata per la prima volta nel 1537.

1546/08/26  (consacrazione carattere generale)

L'edificio cinquecentesco fu consacrato il 26 agosto 1546 da Olao Magno arcivescovo di Upsala.

1580 - 1585 (ampliamento intero bene)

Tra il 1580 e il 1585 la chiesetta fu ampliata in stile gotico e probabilmente ornata da dipinti murali.

XVII  (costruzione sacrestia)

La sacrestia della chiesa cinquecentesca, oggi in gran parte demolita, fu realizzata nel corso del XVII secolo.

1754  (sopraelevazione campanile)

Il campanile, risalente ancora al primo edificio, fu sopraelevato e rimaneggiato nel XVIII secolo, probabilmente verso il 1754.

1773  (messa in posa pavimento)

Il pavimento a quadrotte bianche e rosse fu realizzato intorno al 1773.

1801/09/27  (danneggiamento campanile)

Un fulmine caduto il 27 settembre 1801 danneggiò il campanile.

1910/08/01  (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa fu nominata curazia della pieve di Piné il primo agosto 1910.

1912 - 1913 (costruzione intero bene)

Tra il 1912 e il 1913 fu eretta, accanto all'antica, una nuova chiesa secondo il progetto dell'architetto Natale Tommasi: la parte cinquecentesca fu destinata a fungere da sacrestia e da cappella feriale; il campanile fu nuovamente sopraelevato.

1914/08/16  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa fu benedetta il 16 agosto 1914.

1927/07/23  (consacrazione carattere generale)

L'edificio fu infine consacrato il 23 luglio 1927.

1927/07/26  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa divenne parrocchiale il 26 luglio 1927.

1944  (decorazione intero bene)

La lunetta esterna del portale maggiore, la cupola e il catino absidale furono ornati da dipinti murali realizzati da Bruno Colorio nel 1944. La lunetta del portale laterale destro, murato, fu dipinta invece nello stesso anno da Marco Bertoldi.

1968 - 1972 (scialbo catino absidale)

Tra il 1968 e il 1972, in occasione dei lavori per la realizzazione dell'adeguamento liturgico, fu scialbato il dipinto murale del catino absidale.

2009 - 2012 (rifacimenti intero bene)

A partire dal 2009 la chiesa è stata interessata da alcuni lavori di manutenzione: è stata consolidata la struttura della torre campanaria; è stato realizzato un nuovo servizio igienico ed è stato sistemato l'impianto di riscaldamento.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco è orientata a nord-est e si erge al centro del vasto abitato di Miola; fu edificata accanto all'antica chiesa cinquecentesca ed in comunicazione con essa, tra il 1912 e 1913, secondo il progetto dell'architetto Natale Tomasi. La facciata a due spioventi è ripartita in settori da cornici marcapiano e ornata da stillature orizzontali. Il campanile in pietrame non intonacato, si innalza nei pressi del corpo di fabbrica della chiesetta originaria. L'interno si articola in una navata unica sulla quale si aprono due ampie cappelle laterali, coperta da una cupola poggiante su quattro pennacchi e su un tamburo. Il presbiterio sopraelevato su due gradini è concluso da un'abside semicircolare. La cupola è ornata da dipinti murali realizzati nel 1944 da Bruno Colorio.
Preesistenze
Campanile; attuale sacrestia costituita dalla struttura architettonica della precedente chiesa.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due cappelle laterali rettangolari a sinistra e a destra; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi racchiusa tra pilastri angolari, ripartita in tre settori da cornici marcapiano: nel settore inferiore si apre il portale architravato dotato di una complessa cornice architettonica; nel settore mediano si colloca il grande rosone strombato (la cornice marcapiano superiore si inarca per seguire il profilo del rosone); tra gli spioventi timpano triangolare. La superficie muraria è ornata da stillature orizzontali.
Prospetti
Fiancata sud-occidentale caratterizzata dall'emergere del volume della cappella laterale che presenta le medesime caratteristiche di articolazione della superficie esterna della facciata; sulla fiancata opposta dal volume della cappella laterale si sviluppa la struttura architettonica dell'antica chiesa cinquecentesca, con facciata a due spioventi e portale preceduto da un portico a una campata, accanto al quale emerge il volume del campanile.
Campanile
Struttura su base quadrangolare con fusto in pietrame a vista, ripartito orizzontalmente da cornicioni marcapiano che segnano le diverse fasi di costruzione: circa a metà si aprono quattro bifore; al di sopra delle quali trovano posto i quadranti di orologio ed alla sommità la cella campanaria aperta da quattro slanciate bifore settecentesche. La copertura a cuspide su otto lati si erge da un tamburo dotato di otto monofore; il rivestimento è in lastre di porfido.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame all'esterno e all'interno, rifinita con intonaco tinteggiato; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata all'ingresso; cupola su quattro pennacchi nella navata; volta a botte nelle cappelle laterali; volta a crociera nel presbiterio e catino absidale.
Coperture
Quattro tetti a due falde in corrispondenza dell'ingresso, delle cappelle e del presbiterio; cupola rivestita in metallo; tetto a padiglione sull'abside; tutte le coperture sono rivestite di lamiera metallica, ad eccezione del tetto a due falde che ricopre la porzione cinquecentesca, rivestito di lastre di porfido.
Interni
Navata unica costituita da un ampio ingresso occupato dalla cantoria e da un vasto spazio centrale quadrangolare delimitato da coppie di semipilastri dai quali si sviluppano quattro arcate a tutto sesto (una divide lo spazio della navata dall'ingresso, due introducono alle cappelle laterali ed una costituisce l'arco santo). Le cappelle hanno pianta rettangolare e sono illuminate da finestre circolari; altre due trifore si aprono all'ingresso; inoltre finestre centinate sono poste sul tamburo della cupola. Un cornicione ornato da un motivo quadrettato corre lungo l'intero perimetro, interrompendosi dove si erge l'arcata a tutto sesto che separa il presbiterio dall'abside. Atre due trifore e due finestre centinate illuminano la zona di presbiterio-abside.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori poste a corsi ortogonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulla cupola, nelle lunette dei portali e sull'esterno dell'antica chiesa cinquecentesca.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968-1972)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con la predisposizione di una pedana lignea (su progetto del geometra Francesco Follador), in modo da ampliare la zona destinata al presbiterio, sulla quale sono stati collocati arredi mobili lignei, con approvazione arcivescovile, datata 18 gennaio 1972. Al centro del presbiterio poggia un altare al popolo a forma di ara, ricavata dal precedente pulpito; a sinistra è collocato l'ambone che riprende lo stile della mensa. Parte del coro, con al centro una seduta dotata di braccioli e schienale terminante in cuspide, è utilizzata come sede. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
cappella feriale - aggiunta arredo (1972 circa)
La cappella feriale è stata allestita per le celebrazioni liturgiche approntando una pedana sulla quale è posta la mensa al popolo a forma di tavolo, accanto alla quale si trova un leggio in metallo usato come ambone. Una sedia in legno con basso schienale è usata come sede.
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