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Avio
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
1521/05/03 - 1521/05/03(benedizione carattere generale); 1575 - 1575(costruzione campanile); 1630 - 1630(menzione carattere generale); 1651/05/07 - 1651/05/07(contratto carattere generale); 1651/07/13 - 1651/07/28(inizio lavori intero bene); 1651/06/07 - 1651/06/07(demolizione carattere generale); 1652 - 1653(costruzione intero bene); 1654 - 1665(ripresa costruzione intero bene); 1665 - 1666(decorazione navata); 1670 - 1670(completamento facciata); 1706 - 1787(sopraelevazione campanile); 1858 - 1858(pavimentazione navata); 1888 - 1888(rifacimenti presbiterio); 1889 - 1889(rifacimenti tetto sacrestia); 1911 - 1911(ampliamento intero bene); 1913 - 1914(decorazione volta); 1914 - 1914(rifacimenti navata); 1914/05/01 - 1914/05/01(erezione ad arcipretale carattere generale); 2006 - 2012(restauro intero bene); 2008 - 2009(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Avio>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Autore (ruolo)
Visetti, Gian Domenico (costruzione chiesa)
Pellesina, Lelio (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura barocca (costruzione)
Notizie Storiche

1521/05/03  (benedizione carattere generale)

Sul luogo dell'attuale chiesa parrocchiale sorgeva fin dal 1521 la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, che venne benedetta il 3 maggio 1521.

1575  (costruzione campanile)

Nel 1575 fu eretto il campanile della chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano.

1630  (menzione carattere generale)

Nel 1630 è documentata la decisione da parte del Consiglio comunale di Avio di edificare una nuova chiesa sul luogo di quella cinquecentesca.

1651/05/07  (contratto carattere generale)

Il 7 maggio 1651 fu stipulato l'accordo per l'erezione della nuova chiesa tra il Comune di Avio e l'architetto Gian Domenico Visetti: vi erano precisate le misure che l'edificio avrebbe dovuto avere, compresa la sacrestia e due cappelle laterali.

1651/07/13 - 1651/07/28 (inizio lavori intero bene)

Il 13 luglio 1651 ebbero inizio i lavori alla costruzione della nuova chiesa sotto la guida di Gian Domenico Visetti, con la posa della prima pietra il giorno 28 dello stesso mese.

1651/06/07  (demolizione carattere generale)

Il 7 giugno 1651 fu concesso il brevetto di demolizione della chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano.

1652 - 1653 (costruzione intero bene)

Nel 1652 furono portati a termine i muri perimetrali; i lavori vennero interrotti nel gennaio del 1653 per il crollo di una parete.

1654 - 1665 (ripresa costruzione intero bene)

Alla fine del 1654 giunse l'ordine di riprendere i lavori, togliendo al Visetti la responsabilità del cantiere ed affiancandogli l'architetto Lelio Pellesina, il quale portò a termine la fabbrica nel 1665.

1665 - 1666 (decorazione navata)

Tra il 1665 ed il 1666 furono realizzati i decori in stucco da Giovanni Angelo Sala e aiuti, lungo le pareti della navata.

1670  (completamento facciata)

Nel 1670 venne realizzato il portale d'ingresso.

1706 - 1787 (sopraelevazione campanile)

Nel 1706 fu sopraelevato il campanile cinquecentesco e nuovamente nel 1787.

1858  (pavimentazione navata)

Nel 1858 fu realizzato un nuovo pavimento in pietra rossa e bianca.

1888  (rifacimenti presbiterio)

Nel 1888 si chiuse il finestrone a nord del presbiterio e vennero aperte le finestre semicircolari sotto la volta.

1889  (rifacimenti tetto sacrestia)

Nel 1889 il tetto della sacrestia venne aumentato a tre spioventi.

1911  (ampliamento intero bene)

Nel 1911 furono eseguiti numerosi lavori: venne ampliato il presbiterio; realizzata la loggia all'esterno della sacrestia; da un locale adibito a deposito venne ricavata una cappella, decorata da stucchi e dipinti murali.

1913 - 1914 (decorazione volta)

Tra il 1913 ed il 1914 fu decorata la volta della navata con la realizzazione degli stucchi da parte di Francesco Rossi e figli e degli affreschi, opera di Gaetano Cresseri.

1914  (rifacimenti navata)

Nel 1914 venne realizzato il pavimento in pietra bianca e nera. Nello stesso anno la chiesa venne dotata di illuminazione elettrica, a sostituzione di quella ad acetilene risalente agli inizi del secolo.

1914/05/01  (erezione ad arcipretale carattere generale)

Nel 1914 con decreto del principe vescovo Celestino Endrici, la chiesa fu riconosciuta Arcipretale.

2006 - 2012 (restauro intero bene)

Sotto la guida dell'architetto Roberto Paolo di Rovereto si è concluso nel 2101 il restauro del portale e degli affreschi interni a cura della ditta Restart di Nicola Donadoni di Albino (Bergamo), mentre il portone ligneo è stato rinnovato dalla ditta Cibienne di Giuliano Casagrande di Asolo (Treviso); si è provveduto anche al rifacimento dell'illuminazione.

2008 - 2009 (restauro intero bene)

Nel 2008 è stato installato il sistema antintrusione e antifurto e nel 2009 è stata restaurata la decorazione pittorica interna.
Descrizione

La chiesa sorge al centro del paese con orientamento a est. La facciata con frontone triangolare è affiancata da corpi laterali. Il campanile è posto sulla fiancata settentrionale. L'interno si articola in una navata unica allungata, fiancheggiata da sei cappelle speculari entro arcate, conclusa da uno spazioso presbiterio sopraelevato su alcuni gradini, dotato di abside. Le pareti e le volte sono ornate da stucchi e dipinti murali.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Facciata
Facciata tipo tempio classico tetrastilo: quattro paraste tuscaniche reggono un frontone triangolare dentellato; zoccolo in pietra interrotto dal portale architravato sovrastato da un frontone ad arco ribassato. Nel settore centrale nicchia ad arco a tutto sesto aggettante; più in alto finestra cieca centinata affiancata da due finestre con frontone arcuato interrotto. Lateralmente corpi più bassi della facciata, alla quale si raccordano tramite due grandi volute; cornicione dentellato.
Prospetti
Fiancata nord scandita da contrafforti alternati a finestre centinate, interrotta dal campanile; in basso corpo liscio. Fiancata sud scandita da contrafforti alternati a finestre centinate; in basso corpo liscio.
Campanile
Struttura su zoccolo quadrangolare in muratura di pietra intonacata. Fusto terminante in cella campanaria in pietra a vista, aperta da quattro bifore con balaustra; copertura con lanterna poggiante su tamburo ottagonale e copertura in lamiera.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame messa in opera con malta di calce, intonacata all'esterno e all'interno. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in tufo e laterizio sia nelle navata che nel presbiterio, con travatura del tetto in legno; catino absidale.
Coperture
Tetto della navata a doppia falda ricoperto da coppi in laterizio. I medesimi coppi si ritrovano sui tetti dei corpi laterali.
Interni
Navata unica sulle cui pareti si aprono tre cappelle per lato speculari con arcate ad arco a tutto sesto, intervallate da paraste scanalate, terminanti in capitelli corinzi, in stucco modellato e dorato. Le cappelle sono precedute all'ingresso, sul lato sinistro, da un ambiente che conduce al campanile e sul lato destro da due cappelle precedute da portali ad arco a tutto sesto, una delle quali fungente da battistero. Presbiterio, preceduto dall'arco santo, sopraelevato su alcuni gradini. Abside semicircolare in cui si aprono due nicchie. Cornicione marcapiano dentellato corrente lungo il perimetro dell'edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori disposte a corsi diagonali: bianche e nere nella navata, in pietra rossa e bianca nelle cappelle e nel presbiterio.
Elementi decorativi
Le pareti della navata accolgono una complessa decorazione in stucco seicentesca, comprendente motivi figurati e motivi geometrici. La volta ornata a più riprese nel ventesimo secolo è suddivisa in cartelle centrate da dipinti murali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
I poli sono collocati entro il presbiterio. L'altare verso il popolo è un oggetto commerciale in legno a forma di tavolo, a raso pavimento. L'ambone ligneo è collocato sui gradini di accesso al presbiterio. La sede è in legno con braccioli.
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