chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Mauro Torinese Torino chiesa parrocchiale S. Maria in Pulcherada Parrocchia di Santa Maria di Pulcherada facciata; pianta; presbiterio; struttura; copertura; arredi; fonte battesimale presbiterio - aggiunta arredo (1980-1985) 991 - 991(costruzione carattere generale); XI - XI(costruzione intero bene); 1037 - 1055(proprietà carattere generale ); 1159 - 1159(proprietà carattere generale); XIII - XIII(costruzione campanile); XVII - XVII(restauro intero bene); 1803 - 1803(proprietà carattere generale); 1920 - 1922(restauro intero bene); 1980 - 1985(manutenzione intero bene); 2006 - 2007(scavo archeologico abside); 2010 - 2012(restauro abside); 2017 - 2018(restauro abside)
Chiesa di Santa Maria in Pulcherada
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria in Pulcherada <San Mauro Torinese>
Altre denominazioni
S. Maria in Pulcherada
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
barocco (trasformazione)
Notizie Storiche
991 (costruzione carattere generale)
Le prime notizie documentarie circa il monastero il Pulcherada compaiono nel 991, nella carta di fondazione dell’abbazia di San Quintinio a Spigno, nel Monferrato. Nel documento il marchese Anselmo e i suoi parenti donavano l’abbazia a quella di Spigno, nella prospettiva di recuperare l’antico edificio che aveva subito danni e offese da parte di “mali homines”. Il documento descrive inoltre l’articolazione del complesso abbaziale, formato dalla chiesa principale, affiancata da cappelle minori e dalle abitazioni rustiche dei coloni, il tutto compreso all’interno di una struttura fortificata.
XI (costruzione intero bene)
La conformazione odierna è databile all'ultimo decennio del XI secolo.
1037 - 1055 (proprietà carattere generale )
Fra il 1037 e il 1050, l’abbazia fu integrata tra i possedimenti dell’abbazia di San Giusto di Susa.
1159 (proprietà carattere generale)
L’abbazia viene tenuta in commenda dal vescovo di Torino
XIII (costruzione campanile)
Nella prima metà del XIII secolo venne aggiunto il campanile in corrispondenza della facciata.
XVII (restauro intero bene)
I restauri e le trasformazioni subite in età barocca hanno occultato sotto una nuova epidermide di stucchi e di rivestimenti il corpo longitudinale, mentre le parti più antiche si riconoscono ancora ben visibili in corrispondenza delle absidi.
1803 (proprietà carattere generale)
Soppressione dell’abbazia decisa da papa Pio VIII.
1920 - 1922 (restauro intero bene)
Tinteggiatura della facciata.Trasformazione della piazza e della via della chiesa
1980 - 1985 (manutenzione intero bene)
Lavori per l'inserimento delle bocchette di ventilazione per l'impianto di riscaldamento.
2006 - 2007 (scavo archeologico abside)
Scavi archeologici all'esterno dell'abside.
2010 - 2012 (restauro abside)
Restauro degli affreschi absidali. Durante i lavori è stato scoperto un importante apparato decorativo romanico presente su tutta l’area absidale ed alla sua messa in luce mediante il descialbo degli strati sovramessi.
2017 - 2018 (restauro abside)
Chiesa Abbazziale abside e campanile: operazione di migliore presentazione culturale sugli affreschi
Descrizione
L’antica abbazia di Santa Maria di Pulcherada è collocata lungo una stretta via all’interno di San Mauro Torinese. La posizione ne rende difficile la riconoscibilità, in quanto nascosta dai tessuti urbani antistanti . La facciata ha una finitura ad intonaco dalle tonalità bianche e beige. Sul fianco sinistro della facciata si erge il campanile in muratura a vista. La chiesa è un edificio a navata unica con abside semicircolare. La navata è coperta da volte crociera alla base delle quali si aprono grandi finestre che permettono l’illuminazione naturale della chiesa.
facciata
La facciata ha una finitura ad intonaco dalle tonalità bianche e beige. Una zoccolatura in pietra corre lungo il perimetro. La facciata è definita lateralmente da due lesene con capitello corinzio, che reggono l'architrave su cui si imposta il timpano di coronamento triangolare modanato. In posizione centrale vi è la porta d’ingresso in legno. Sopra la porta d’accesso vi è una finestra rettangolare con grata in ferro inscritta in un rettangolo costituito da modanature aggettanti. Ai lati della finestra sono presenti due ritagli nella muratura che lasciano intravedere la tessitura muraria originaria della chiesa. Sul fianco sinistro della facciata si erge il campanile in muratura a vista.
pianta
La chiesa è un edificio a navata unica con abside semicircolare. Lungo la navata sono presenti tre cappelle laterali: a sinistra è presente la cappella del Rosario, mentre a destra una dedicata al Sacro Cuore e l’altra alla Madonna Addolorata.
presbiterio
Il presbiterio è rialzato di due gradini e è separato dall’aula mediante una balaustra marmorea. In posizione centrale vi è l’altare maggiore in marmo sul quale è posizionato il tabernacolo sormontato da un crocifisso ligneo. A sinistra dell’altare maggiore si apre una porta che permette l’accesso alla sacrestia. Ai lati dell’altare maggiore si aprono due varchi che permettono l’accesso all'area del coro. Alle spalle dell’altare maggiore, lungo il perimetro absidale, ci sono tracce di un coro ligneo settecentesco adesso rimosso.
struttura
La muratura realizzata con ciottoli fluviali, pietrame lavorato a spacco e mattoni romani di recupero. La navata è coperta da volte crociera alla base delle quali si aprono grandi finestre che permettono l’illuminazione naturale della chiesa. Le volte sono rinforzate con doppie catene in corrispondenza degli archi. Il coronamento dell’abside maggiore presenta una teoria di fornici a nicchia, che si poggiano su lesene, fornendo la base per l’innesto della semicalotta absidale. Sulle pareti dell’abside si aprono grandi monofore a spalle rette. La muratura d’ambito interna è riccamente decorata con policromie geometriche.
copertura
La copertura ha una la struttura in legno che poggia direttamente sulla muratura perimetrale. Un sistema di travi secondario sostiene la piccola orditura sulla quale è posato il manto di copertura in coppi. La copertura è completata con canali di gronda, pluviali e ferma coppi.
arredi
In controfacciata è presente la bussola in legno sormontata dalla cantoria e dall’organo. L’assemblea è ordinata in panche a battaglione collocate lungo la navata. Sulle pareti perimetrali di sinistra e di destra sono presenti due confessionali fissi in legno. Alla sinistra del presbiterio è presente un pulpito in legno.
fonte battesimale
Il fonte battesimale è collocato nella cappella laterale dedicata al Santo Rosario. Il fonte è in marmo bianco e sormontato da un coperchio cilindrico in legno riccamente intarsiato.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1985)
L’area presbiteriale è stata adeguata in parte secondo i principi della riforma liturgica post-conciliare. Centralmente, in posizione avanzata rispetto all’altare maggiore è collocata la mensa in legno. Nella parte destra è presente l’ambone in legno mentre a sinistra un leggio in ferro. Alla sinistra dell'altare maggiore preconciliare sono posizionate le sedute dei ministranti e la sede.