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restauro
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Bolognano
Arco
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Giacomo e Silvestro
Parrocchia dell'Addolorata
Pianta; Facciata; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1977)
1288 - 1288(menzione intero bene); 1473/04/28 - 1473/04/28(erezione a priorato intero bene); XVI - XVI(ampliamento intero bene); 1576 - 1576(decorazione interno); 1595 - 1595(ampliamento (?) intorno); 1703 - 1703(saccheggio intero bene); XIX - XIX(rifacimento portale maggiore); 1975 - 1977/08/20(ristrutturazione intero bene); 1998 - 1998(rifacimento tetto eremo)
Chiesa dei Santi Giacomo e Silvestro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Giacomo e Silvestro <Bolognano, Arco>
Altre denominazioni Chiesa di S. Giacomo al monte
Chiesa di San Giacomo e San Silvestro
Ss. Giacomo e Silvestro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1288  (menzione intero bene)

La chiesa di San Silvestro viene menzionata per la prima volta in una pergamena del 1288, conservata presso l'archivio parrocchiale di Arco, documento con il quale il monaco Albertino acquistò un appezzamento di terra arativa per sé, per la chiesa, per i suoi monaci e i loro successori.

1473/04/28  (erezione a priorato intero bene)

Dopo una serie di interventi di ampliamento, il 28 aprile 1473 una bolla di papa Sisto IV aggrega l'eremo ad un priorato dipendente dall'arciprete di Arco, comprendente la chiesa di Sant'Apollinare a Prabi e quella di San Lorenzo a Troiana.

XVI  (ampliamento intero bene)

La chiesa venne ampliata nella prima metà del Cinquecento, dopo il 1527, con l'aggiunta dell'attuale prima campata.

1576  (decorazione interno)

Nel 1576 Marco Sandelli detto Moretto, pittore di Arco, affrescò il presbiterio e l'arco santo con Storie della Passione di Cristo.

1595  (ampliamento (?) intorno)

Nel 1595 venne presumibilmente ampliato il romitorio contiguo alla chiesa sulla destra (la data è incisa sul portale).

1703  (saccheggio intero bene)

Nel 1703 la chiesa e l'eremo subirono un saccheggio da parte delle truppe francesi guidate dal generale Vendome.

XIX  (rifacimento portale maggiore)

Nella seconda metà dell'Ottocento (dopo il 1860) venne realizzato l'attuale portale di facciata.

1975 - 1977/08/20 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1975 iniziarono i lavori di ristrutturazione generale, con interventi statici, il rifacimento di solai e coperture e il restauro degli affreschi (impresa S. Marcolla; Pierpaolo Cristani per il restauro degli affreschi). La chiusura del cantiere risale al 20 agosto 1977.

1998  (rifacimento tetto eremo)

Nel mese di giugno del 1998 venne rifatto il tetto dell'eremo.
Descrizione

La chiesa dei Santi Giacomo e Silvestro sorge sul Monte Stivo, sopra il paese di Bolognano (754 m slm), a poche centinaia di metri dall'antica strada che collegava il piano del Basso Sarca con la Vallagarina. Fin dalla prima notizia documentaria che la riguarda, risalente al 1288, era custodita da monaci, benchè di proprietà dell'arciprete di Arco. Per questo addossata all'edificio sacro, sulla destra, è presente l'antica sede del romitorio e dell'ospizio per pellegrini di passaggio, utilizzata nei secoli dagli arcipreti come luogo di ritiro e riposo estivo. Orientata ad est, presenta una semplice facciata a capanna con portale a luce rettangolare, due finestre e un oculo; il campanile, posto sul lato sinistro, è ingentilito da bifore. L'interno ad ampia navata unica è suddiviso da un'arcata in pietra in due campate, la prima delle quali realizzata in pieno Cinquecento; tre gradini separano la navata dal presbiterio rettangolare, riccamento ornato sulle pareti e sulla volta da affreschi firmati da Marco Sandelli di Arco e datati 1576. Altri riquadri affrescati di qualche decennio precedenti si trovano lungo la parete sinistra della navata. La chiesa è officiata alcune volte all'anno, nel periodo estivo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata a capanna intonacata, con conci angolari e fascia inferiore in pietra a vista; portale a luce rettangolare in pietra, protetto da una tettoia sorretta da una coppia di mensole. Due finestre rettangolari e un oculo strombato; croce apicale a terminazioni trilobate sul colmo del tetto.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare con finiture a intonaco tinteggiato e conci angolari in pietra a vista. Cella campanaria illuminata da bifore a tutto sesto divise da colonnine. Tetto a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: tetto della navata con orditura a due spioventi in legno; presbiterio coperto da volta a crociera.
Coperture
Manto di copertura in coppi sia per la chiesa che per il campanile.
Interni
Interno ad unica ampia navata, divisa in due campate da un'arcata a pieno centro; un ingresso laterale si trova sulla fiancata sinistra. Una seconda arcata in pietra separa la navata dal presbiterio rettangolare, elevato di tre gradini; al centro della parete di fondo si apre una nicchia mistilinea, oggi vuota.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a mattonelle di pietra calcarea di forma quadrata e rettangolare, disposte in corsi paralleli irregolari; pavimento del presbiterio a mattonelle in cotto.
Elementi decorativi
La volta e le pareti del presbiterio e l'arco santo sono affrescati da Marco Sandelli; altri affreschi precedenti sono visibili nella prima e seconda campata, lungo la parete sinistra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-1977)
L'adeguamento liturgico è parzialmente attuato con accostamento di elementi eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico, l'altare verso il popolo è in legno, a quattro fronti, a raso pavimento; un leggio sempre in legno posto nei pressi dell'arco santo, sulla sinistra, funge da ambone. La sede è una sedia addossata alla parete di fondo del presbiterio, a lato dell'altare storico, realizzata in legno, con seduta e schienale imbottiti.
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