chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
San Giorgio
Arco
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1974 circa); presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa)
1144/11/30 - 1144/11/30(menzione intorno); XVIII - XVIII(ricostruzione intero bene); 1837/01/16 - 1837/01/16(erezione a espositura carattere generale); 1852/01/08 - 1852/01/08(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1894/09/28 - 1894/09/28(inizio lavori intero bene); 1896/04/23 - 1896/04/23(benedizione intero bene); 1898/10/26 - 1898/10/26(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1909/05/08 - 1909/05/08(consacrazione intero bene); 1913 - 1913(demolizione totale coro); 1921 - 1921(elettrificazione intero bene); 1940 - 1945(variazione d'uso intero bene); 1959/05/01 - 1959/05/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1974 - 1974(ristrutturazione intero bene); 2003 - 2003(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <San Giorgio, Arco>
Altre denominazioni S. Giorgio
Autore (ruolo)
Marchetti, Carlo (progetto)
Patuzzi, Giacomo (direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1144/11/30  (menzione intorno)

Una chiesetta dedicata a San Giorgio presso il centro abitato oggi scomparso di Passirone viene menzionata in un documento del 30 novembre 1144, nel quale l'allora principe vescovo di Trento Altemanno è chiamato a dirimere una controversia di confine tra le comunità di Arco e di Riva del Garda.

XVIII  (ricostruzione intero bene)

Poco prima della metà del XVIII secolo l'edificio venne abbattuto e ricostruito di maggiori dimensioni.

1837/01/16  (erezione a espositura carattere generale)

Il 16 gennaio 1837 il vescovo Giovanni Nepomuceno Tschiderer elevò la chiesa a espositura della pieve di Arco.

1852/01/08  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

La chiesa ottenne la concessione della conservazione dell'Eucarista l'8 gennaio 1852.

1894/09/28  (inizio lavori intero bene)

Date le dimensioni insufficienti alla accresciuta popolazione, il 28 settembre 1894 iniziarono i lavori di ricostruzione e ampliamento della chiesa, su progetto dell'ingegner Carlo Marchetti. Diresse i lavori di demolizione del vecchio edificio ed erezione del nuovo Giacomo Patuzzi di Limone sul Garda, dimorante a Riva.

1896/04/23  (benedizione intero bene)

Il 22 dicembre 1895, con la costruzione già a buon punto, l'arciprete di Arco benedisse il presbitero, rinviando la benedizione della chiesa intera al 23 aprile 1896.

1898/10/26  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

La chiesa ottenne la concessione del fonte battesimale il 26 ottobre 1898.

1909/05/08  (consacrazione intero bene)

La nuova chiesa di San Giorgio venne consacrata dal vescovo Celestino Endrici l'8 maggio 1909.

1913  (demolizione totale coro)

Nel 1913, per avere più spazio per i fedeli in navata, venne abbattuto il coro posto dietro l'altare maggiore e quest'ultimo venne addossato alla parete di fondo del presbiterio. La cantoria venne poi ricostruita sopra l'ingresso.

1921  (elettrificazione intero bene)

Nel 1921 venne installato l'impianto elettrico in chiesa.

1940 - 1945 (variazione d'uso intero bene)

Durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne occupata dalle truppe tedesche e adibita a magazzino militare.

1959/05/01  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di San Giorgio venne elevata a parrocchia il 1° maggio 1959.

1974  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1974 il geometra V. Ioppi diresse i lavori di ristrutturazione dell'immobile, che comportarono il rifacimento del tetto, la riparazione dei canali di gronda, il rifacimento di cornicione e modanature esterne, la tinteggiatura esterna e interna, la sostituzione dei pavimenti, l'installazione di nuovi impianti elettrico, di riscaldamento e idrico-sanitario e l'adeguamento liturgico.

2003  (ristrutturazione intero bene)

Una nuova ristrutturazione, con il rinnovo degli impianti, risale al 2003 su progetto dell'architetto Marco Angelini. In quell'occasione vennero sostituite anche le vetrate, opera della ditta veronese Progetto Arte Poli.
Descrizione

La chiesa attuale, orientata a nord-ovest, sorge sul luogo in cui, già nel 1144, esisteva un luogo di culto dedicato a San Giorgio; questa primitiva costruzione venne abbattuta e riedificata di dimensioni maggiori nel Settecento e nuovamente alla fine dell'Ottocento. Posta all'estremità nord occidentale della frazione omonima, presenta una semplice facciata suddivisa in tre settori da una cornice mistilinea, con una monofora centinata al centro di ognuno, e frontone curvilineo. Un ingresso laterale si trova sul lato destro, con il campanile, mentre la canonica è addossata alla chiesa sulla sinistra. L'interno a navata unica è scandito da pilastri che sostengono la volta a botte e dividono la navata in due campate. Il presbiterio rettangolare è elevato su due gradini ed è illuminato da un oculo aperto sulla parete di fondo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata suddivisa da cornice mistilinea in tre settori, ciascuno centrato da una monofora centinata. Portale a luce rettangolare con lunetta ribassata. Cornice superiore modanata e frontone curvilineo con pinnacoli laterali.
Prospetti
Fiancata destra liscia, illuminata da due finestre rettangolari, con ingresso laterale e il campanile addossato all'angolo nord-ovest; sul lato sinistro è addossata alla chiesa la casa canonica.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata alla navata sul lato destro, con zoccolo in pietra a vista, corpo intonacato e tinteggiato e finiture dipinte a finti conci angolari; cella campanaria delimitata da una cornice inferiore modanata aggettante e una superiore a dentelli, illuminata su ogni lato da una monofora centinata; copertura a cipolla con globo, croce apicale e bandierina segnavento.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volta a botte unica, con muratura in tufo, per navata e presbiterio.
Coperture
Struttura portante in legno; manto di copertura in coppi per la chiesa, in lamiera metallica per il campanile.
Interni
Interno a navata unica; controfacciata caratterizzata dalla presenza di tre finestre strombate a luce rettangolare e dalla cantoria. Le pareti dell'aula sono scandite da quattro pilastri per lato, che marcano le due campate della navata e sostengono le arcate della volta a botte. Due finestre rettangolari illuminano la parete destra e un oculo quella di fondo del presbitero, elevato su due gradini. Finiture a intonaco tinteggiato e dipinto a finto marmo alla base delle pareti e lungo i pilastri; il cornicione corrente modanato è accompagnato da un fregio dipinto con motivo a meandro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata e del presbiterio in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974 circa)
L'adeguamento liturgico è parzialmente attuato con accostamento di elementi eterogenei: al centro del presbiterio storico, che è stato avanzato verso la navata, l'altare verso il popolo è fisso, in marmo, a tavolo, su predella propria, progettato dall'architetto Zucchelli.
presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa)
Un leggio in metallo dorato con base in marmo, posto nei pressi dell'arco santo, sulla sinistra, funge da ambone ed è realizzato in pendant con la lampada del Sacramento. La sede è una sedia a braccioli di nuova realizzazione, posta sul lato destro del presbiterio, in legno e tessuto per la seduta e lo schienale. Il fonte battesimale di nuova realizzazione si trova sempre nel presbiterio, presso la parete destra; pur essendo in pietra, è mobile. La custodia eucaristica è in un tabernacolo settecentesco, in legno intagliato, dipinto e dorato, prelevato da un'altra chiesa e fissato alla parete di fondo; il tabernacolo è stato accostato ad un'ancona lignea della prima metà del Seicento, acquistata nel 1942 dalla soppressa chiesa di San Giuseppe a Riva del Garda e che funge da altare storico. Le balaustre non sono presenti.
Contatta la diocesi