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Arco
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Apollinare
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
VIII - VIII(fondazione intero bene); XIV - XIV(decorazione interno); 1395/11/23 - 1395/11/23(menzione intero bene); 1473/04/28 - 1473/04/28(erezione a priorato carattere generale); 1649 - 1649(ristrutturazione intero bene); 1655 - 1655(ristrutturazione intero bene); 1782 - 1782(soppressione intero bene); 1882 - 1882(ristrutturazione intero bene); 1884 - 1884(consacrazione intero bene); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1981 - 1983(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Sant'Apollinare
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Apollinare <Arco>
Altre denominazioni S. Apollinare
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

VIII  (fondazione intero bene)

L'intitolazione della chiesa a Sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, costituisce un indizio di fondazione molto antica, risalente intorno all'VIII secolo.

XIV  (decorazione interno)

Nella seconda metà del Trecento tutto l'interno venne affrescato da pittori di formazione veronese; l'opera si attribuisce ai fratelli Giorgio e Giacomo, figli di Federico da Riva, attivi nella zona del Garda e a Verona.

1395/11/23  (menzione intero bene)

La chiesa è menzionata per la prima volta solamente in un documento del 23 novembre 1395. Viene custodita e officiata da monaci residenti in un vicino convento.

1473/04/28  (erezione a priorato carattere generale)

Il 28 aprile 1473 una bolla di papa Sisto IV aggrega la chiesa ad un priorato dipendente direttamente dall'arciprete di Arco, che comprendeva anche l'eremo dei Santi Giacomo e Silvestro sul Monte Velo e la chiesetta di San Lorenzo a Troiana.

1649  (ristrutturazione intero bene)

Dopo un periodo di abbandono, testimoniato dalla relazione della visita pastorale del 1580-1581, nel 1649 la chiesa venne ristrutturata una prima volta.

1655  (ristrutturazione intero bene)

A distanza di pochi anni, nel 1655, l'arciprete Alessandro Zanoni promosse una nuova ristrutturazione, che riguardò in particolare il manto di copertura, danneggiato da alcuni ragazzi che si arrampicavano sul tetto.

1782  (soppressione intero bene)

Nel 1782 la chiesa venne soppressa e chiusa al culto per disposizione dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo. All'inizio dell'Ottocento si utilizzava nuovamente due volte l'anno, il 25 aprile e il 23 luglio.

1882  (ristrutturazione intero bene)

Dopo aver rischiato la demolizione (nel 1866, ordinata dalla curia vescovile di Trento, perché considerata inutile e a rischio di profanazione), nel 1882 la chiesetta venne salvata grazie alla sensibilità dell'arciprete Chini. Fu sottoposta ad un radicale intervento di ristrutturazione, con il rifacimento del tetto, l'apertura di tre finestre monofore nell'abside, la chiusura del portico sul lato sud mediante un cancello e la rimessa in luce degli affreschi interni.

1884  (consacrazione intero bene)

L'edificio venne riconsacrato nel 1884.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Durante la prima guerra mondiale le schegge di una granata danneggiarono il tetto e parte dell'abside, comportando la perdita quasi totale della decorazione ad affrescoin questa zona.

1981 - 1983 (ristrutturazione intero bene)

L'ultima ristrutturazione completa risale al 1981-1983, realizzata dalla ditta M. Galvan di Modena, a cura dell'Assessorato alla cultura della Provincia Autonoma di Trento.
Descrizione

La piccola chiesa, orientata ad est, tradisce nell'intitolazione a Sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, un'origine altomedievale, probabilmente intorno all'VIII secolo; tuttavia la prima menzione documentaria risale al 1395. L'edificio sacro era in origine custodito e officiato da una comunità di monaci. Dopo fasi alterne di abbandono e ripristino, la soppressione del 1782 e il danneggiamento bellico, la struttura è stata interamente restaurata nel 1983. La semplice facciata a capanna presenta un portale in pietra ad arco ribassato e un oculo; sul lato destro si sviluppa un portico a pianta rettangolare sostenuto da due pilastri e coperto da una tettoia a spiovente unico, con un altare in pietra addossato alla parete est e i lati ovest e sud chiusi da una cancellata in ferro. Sempre sul lato destro si trova il campaniletto a vela, prosecuzione in verticale della parete dell'arco santo. L'interno, accessibile anche dal portico laterale, è interamente ornato da riquadri affrescati su due registri, attribuiti ai pittori locali Giorgio e Giacomo da Riva e databili alla seconda metà del Trecento. L'abside semicircolare è elevata di un gradino ed è illuminata da tre strette monofore centinate e strombate, aperte nel 1882. La chiesa è regolarmente officiata nel periodo estivo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a capanna intonacata e tinteggiata, con conci angolari in pietra a vista. Portale ad arco ribassato sormontato da ampio oculo.
Prospetti
Fiancata sinistra liscia. Fiancata destra caratterizzata da un ampio portico coperto, sostenuto da due pilastri a pianta quadrangolare, chiuso ad est dal prolungamento della parete dell'arco santo, a cui è addossato un altare, ad ovest e a sud da una cancellata in ferro. La parete sud della chiesa, protetta dalla tettoia a spiovente unico, è ornata da riquadri affrescati, come la parete est del portico. Sempre sul lato destro, prima del catino absidale, si innesta il campaniletto a vela.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: capriate lignee nella navata, catino absidale in muratura.
Coperture
Manto di copertura in coppi sia per la chiesa che per il campanile a vela, che per tettoia del portico.
Interni
Interno a navata unica; un gradino separa questa dall'abside, illuminata da tre finestre monofore strombate. Una finestra rettangolare tamponata sulla parete destra. Finiture a intonaco tinteggiato ove non siano presenti affreschi.
Pavimenti e pavimentazioni
Navata e presbiterio pavimentati con mattonelle in cotto disposte a spina di pesce.
Elementi decorativi
Riquadri ad affresco su due registri realizzati da diverse mani ornano tutto l'interno, la parete sud all'esterno e la parete est del portico.
Adeguamento liturgico

nessuno
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