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Piobesi Torinese
Torino
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria Vergine
Parrocchia di Natività di Maria Vergine
facciata principale; Campanile; organo; pavimentazione; presbiterio; Pianta
presbiterio - intervento strutturale (1971); altare - aggiunta arredo (1971); ambone - aggiunta arredo (1971); sede del presidente - aggiunta arredo (1971); presbiterio - intervento strutturale (1990); altare - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990); sede del presidente - aggiunta arredo (1990); tabernacolo - intervento strutturale (1990)
XI - XV(preesistenza carattere generale ); 1456 - 1462(demolizione e rifacimento intero bene); 1769 - 1769(rifacimento campanile); 1885 - 1892(costruzione intero bene); 1967 - 1967(rifacimento altare maggiore)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Vergine <Piobesi Torinese>
Ambito culturale (ruolo)
romanico (preesistenza)
neogotico (rifacimento )
maestranze piemontesi (rifacimento)
Notizie Storiche

XI - XV (preesistenza carattere generale )

Secondo quanto riportato da Goffredo Casalis (1847) nel Dizionario storico geografico la chiesa dedicata a Maria Vergine fu forse edificata nell’XI secolo per volontà del vescovo Landolfo di Torino. Casiraghi (1979) riporta un estratto dell'atto di fondazione dell'abbazia di Cavour in cui si dice che il vescovo Landolfo edificò a Piobesi un castello “cum ecclesia in honore Sancti Laurentii et plebem extra idem castellum in honorem sancte Dei genitricis Marie”. E’ assai probabile che questa chiesa di Santa Maria sia da identificarsi con l’attuale parrocchiale di Santa Maria. Casalis aggiunge inoltre che la Santa Maria nel 1386 non pagava il cattedratico al vescovo perché sostenuta dalle elemosine dei cittadini.

1456 - 1462 (demolizione e rifacimento intero bene)

Nel 1456 in seguito a un forte terremoto la chiesa versava in così gravi condizioni che si decise per la costruzione di un nuovo edificio. Nel 1462 il vescovo di Torino Ludovico dei Marchesi di Romagnano, consacrava la nuova Santa Maria.

1769  (rifacimento campanile)

La torre campanaria fu innalzata di 22 metri con l'aggiunta della guglia.

1885 - 1892 (costruzione intero bene)

Negli anni Ottanta dell'Ottocento la chiesa presentava inadeguate dimensioni e si rivelava inadatta soprattutto in occasione delle grandi celebrazioni. Su impulso del teologo don Bartolomeo Gianasso, nel 1885 si decise per la costruzione di una nuova chiesa; il 6 ottobre fu benedetta la prima pietra angolare, quando già la fabbrica era sorta nella sue fondamenta. Il progetto era opera dell’ingegner Giovanni Battista Cravesana. La chiesa fu consacrata l'8 settembre 1892, nel giorno della festa della Natività della Vergine (assumendo così la nuova intitolazione). Del precedente edificio medievale conserva la torre campanaria e nella sagrestia e in alcuni locali sussidiari tracce di costoloni e lesene in cotto di gusto gotico.

1967  (rifacimento altare maggiore)

Posizionamento del nuovo altare maggiore.
Descrizione

La chiesa sorge nel centro storico della città, nel nucleo piu antico, dove lotti ed architetture denunciano ancora la loro origine romanica. L'impianto planimetrico della chiesa è di tipo basilicale classico, con navata tripartita interrotta dal profondo transetto. In corrispondenza del presbiterio sono aggiunte, ai lati, due campate in continuità con le navate longitudinali laterali. La copertura dell'aula e del transetto è costituita da un soffitto a cassettoni lignei decorati con profili ed elementi stellari dorati, mentre le navatelle laterali da volte a vela decorate con dipinti murali policromi. Il presbiterio è concluso da una una volta a vela impostata su archi a tutto sesto il cui intradosso accoglie pitture murali. L'altare maggiore separa l'ambiente del presbiterio dal retrostante coro. Il volume dell'abside è ben definito, il muro di fondo circolare e la copertura realizzata da una volta a catino. Accoglie un'importante pala che sovrasta l'altare ben visibile dall'aula. La tribuna dell'organo è in legno decorato con elementi ripetitivi a fogliami dorati. Il linguaggio architettonico che caratterizza la facciata esterna e che richiama quello della tradizione romanica, trova continuità con il disegno degli ambienti interni. Il sagrato antistante è in lieve pendenza e consente l'ingresso alla chiesa senza il superamento di barriere. E' realizzato con elementi in cotto, blocchetti di porfido e lastre di pietra secondo un disegno geometrico articolato. Lo stato di conservazione è discreto nonostante il cassettonato all'interno della chiesa necessiti di una perizia statica e di una fase manutentiva che ne consolidi la superficie. Cosi come necessiterebbe di intervento il portale del campanile romanico con rispettivo portone ligneo.
facciata principale
La facciata principale richiama la tradizione romanica espressa con elementi architettonici classici anche se declinati in forme non ortodosse come l'arco centrale piu elevato che ne altera la serie regolare. Il paramento murario è completamente intonacato e le colonne che ripartiscono la facciata sono in pietra sormontate da capitelli corinzi nell'ordine inferiore e ionici in quello superiore.
Campanile
Il Campanile è provvisto di portale di ingresso decorato da formelle in terracotta. Sullo sviluppo verticale si aprono su ogni lato piccole aperture arcuate che culminano con una bifora in corrispondenza della cella campanaria. Sotto la cella è stato collocato un grande orologio il cui quadrante è riproposto su ognuno dei quatto lati. Il campanile è sovrastato da una copertura a cuspide molto slanciata ed in corrispondenza della sommità muraria, sui quattro angoli, si elevano altrettanti torrini in laterizio. L'accesso è consentito da una porta lignea ad unico battente.
organo
La sommière dell'organo che sormonta la tribuna lignea della chiesa proviene dalla cappella del Santo Spirito. La sua collocazione risale al 1890, fase di edificazione del fabbricato.
pavimentazione
La pavimentazione dell'aula centrale è realizzata con piastrelle in cemento esegonali policrome rosse, nere e bianche. A lato del presbiterio, la cappella feriale e la sua simmetrica hanno un piano di calpestio rialzato rispetto a quello dell'aula e trattato con marmo di taglio quadrato, bicolore posato a 45°.
presbiterio
Il piano del presbiterio è rialzato rispetto all'aula di due gradini, sopra di esso è stata realizzata una ulteriore pedana in muratura il cui piano di calpestio è rivestito di legno. Su questa pedana poggia l'altare, la sede ed il leggio mobile. Sono mantenute le balaustre a delimitazione dell'area presbiteriale sui lati Il nuovo altare ha un basamento costituito da quattro cilindri in legno sui quali poggia il piano della mensa, è collocato in asse con l'altare storico e con il tabernacolo. Tra i due altari c'è la sede con a lato delle sedute minori. Il leggio è collocato davanti alla sede. L'ambone è costituito da una struttura in legno che poggia sui due gradini che definiscono il piano del presbiterio è quindi posto al limite dell'area in posizione laterale.
Pianta
L'impianto plenimetrico della chiesa è di tipo basilicale classico, con navata tripartita interrotta dal profondo transetto. In corrispondenza del presbiterio sono aggiunte, ai lati, due campate in continuità con le navate longitudinali laterali. La prima campata laterale destra rispetto all'ingresso ospita il battistero. Il fonte battesimale in marmo chiuso superiormente da una copertura decorata e dorata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971)
Spostamento del presbiterio verso il centro dell'aula, collocato in corrispondenza dell'intersezione della navata centrale con il transetto, contestuale rimozione della balaustra che originariamente divideva l'area presbiteriale dall'aula. Sopraelevata di un gradino, l'area è illuminata da apparecchi sospesi ed ancorati mediante tiranti al cassettonato di copertura.
altare - aggiunta arredo (1971)
L'altare realizzato in marmo è posto al centro del presbiterio
ambone - aggiunta arredo (1971)
L'ambone è realizzato in marmo ed è posto sul perimetro anteriore della pedana, rialzata di un gradino, che delimita l'area presbiteriale.
sede del presidente - aggiunta arredo (1971)
La sede è posta in asse e tra il nuovo e antico altare ed è affiancata dalle sedute dei ministranti.
presbiterio - intervento strutturale (1990)
Spostamento del presbiterio verso l'originaria collocazione dell'impianto della chiesa, in corrispondenza dell'area absidale. L'area, sopraelevata di un gradino, è delimitata sui due lati longitudinali da balaustre in marmo.
altare - aggiunta arredo (1990)
Il nuovo altare è posto al centro del presbiterio, mantiene l'assialità con l'altare originario
ambone - aggiunta arredo (1990)
Nuovo ambone ligneo posto sul perimetro anteriore del presbiterio
sede del presidente - aggiunta arredo (1990)
Nuova sede collocata tra l'altare in uso e l'altare storico. La sua posizione è eccentrica rispetto all'asse degli altari, non interferisce con il tabernacolo che accoglie la specie eucaristica.
tabernacolo - intervento strutturale (1990)
Il tabernacolo che attualmente accoglie l'eucarestia è quello storico, posto sull'asse di simmetria dell'altare monumentale d'origine.
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