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Grotta
Arco
Trento
cappella
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Giorgio
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (2003 circa)
1893 - 1894(costruzione intero bene); 1894/12/01 - 1894/12/01(benedizione intero bene); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1970 - 1979(ristrutturazione esterno); 2002 - 2003(ristrutturazione intero bene)
Cappella di San Rocco
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Rocco <Grotta, Arco>
Altre denominazioni S. Rocco
Autore (ruolo)
Boschetti, Sigismondo Andrea (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1893 - 1894 (costruzione intero bene)

Tra il 1893 e il 1894 gli abitanti della Grotta eressero la cappella, dedicandola a San Rocco, protettore degli appestati, sciogliendo così un voto fatto in occasione dell'epidemia di colera che colpì il comune di Arco nell'estate del 1836. Il piccolo edificio sorse su di un terreno donato da Vincenzo de Lutti, su progetto di Sigismondo Boschetti, maestro muratore di Riva del Garda.

1894/12/01  (benedizione intero bene)

La cappella venne benedetta dall'arciprete di Arco il primo giorno di dicembre del 1894.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

La cappella fu danneggiata durante la prima guerra mondiale da schegge di proiettili e da bombe lanciate nei pressi, che causarono la distruzione dei vetri e della porta, il crollo del tetto e infiltrazioni d'acqua all'interno.

1970 - 1979 (ristrutturazione esterno)

Negli anni Settanta si zincò il tetto e si sostituì la pavimentazione antistante.

2002 - 2003 (ristrutturazione intero bene)

Una nuova ristrutturazione di esterno e interno avvenne tra il 2002 e il 2003 circa.
Descrizione

La piccola cappella è orientata ad est e presenta un'aula a pianta ottagonale conclusa da un breve presbiterio non rialzato a pianta rettangolare. Venne costruita tra il 1893 e il 1894, per volere e a spese della comunità di Grotta, località della frazione San Giorgio ai piedi del Monte Brione, al confine con il Comune di Riva del Garda, che ancora non aveva un proprio luogo di culto. In precedenza sul posto vi era forse un'edicola o una nicchia votiva dedicata alla Santa Croce. L'esterno è caratterizzato da uno zoccolo emergente e dall'unico portale a luce rettangolare sormontato da una targa con la data di erezione e benedizione. Sul lato sud del tetto è presente un campaniletto a vela dal profilo ad arco a tutto sesto. All'interno le pareti sono rivestite in marmo fino a circa un metro di altezza e la parete di fondo è ornata da un bassorilievo in terracotta dipinta del toscano Ferdinando Cian, ex voto della comunità di Grotta, Sant'Alessandro e Brione per la conclusione della seconda guerra mondiale.
Pianta
Aula a pianta ottagonale, con breve presbiterio emergente a pianta rettangolare sul lato est.
Prospetti
Lato d'ingresso con portale a luce rettangolare preceduto da due gradini e sormontato da targa con iscrizione. Tre finestre quadrate sui lati nord-ovest, sud-ovest e sud. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo perimetrale eminente.
Struttura
Strutture portanti verticali e di orizzontamento in muratura; aula coperta da volta ottopartita; presbiterio voltato a botte.
Coperture
Manto di copertura in lamiera metallica, a otto spioventi; campaniletto a vela sul lato sud dal profilo ad arco, con apertura a pieno centro e manto in lamiera.
Interni
Finiture a intonaco tinteggiato e rivestimento delle pareti in lastre verticali di marmo fino a circa un metro di altezza.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a piastrelle rettangolari di marmo.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2003 circa)
Adeguamento liturgico realizzato parzialmente intorno al 2003, con l'introduzione nell'aula di un altare fisso in marmo, a tavolo, raso pavimento.
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