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Albiano
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Biagio
Parrocchia di San Biagio
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970-1972); sede - aggiunta arredo (1970-1972); fonte battesimale - intervento strutturale (1970-1972)
1924 - 1932(costruzione intero bene); 1932/08/28 - 1932/08/28(benedizione carattere generale); 1935/10/23 - 1935/10/23(consacrazione carattere generale); 1948/09/02 - 1948/10/27(decorazione presbiterio); 1972/06/05 - 1972(rifacimenti intero bene); 2003 - 2006(restauri intero bene)
Chiesa di San Biagio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio <Albiano>
Altre denominazioni S. Biagio
Autore (ruolo)
Studio Architetti ing. Pietro Marzani e prof. Giovanni Tiella Rovereto (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1924 - 1932 (costruzione intero bene)

A partire dal 1924 si susseguirono i progetti di ampliamento dell'antica chiesa di San Biagio, ormai troppo angusta per contenere la popolazione di Albiano, voluti dal parroco Luigi Albasini: un primo progetto fu presentato dal maestro muratore Giacomo Odorizzi di Albiano; il 31 gennaio 1927 venne proposto lo studio dell'architetto Giovanni Tiella che prevedeva il ribaltamento di 90° dell'asse della chiesa, rendendo la parte antica il transetto di quella nuova. Successivamente si decise di costruire un nuovo edificio, poco distante da quello antico: il nuovo progetto fu presentato il 25 luglio 1928 dallo studio degli architetti Pietro Marzani e Giovanni Tiella, inizialmente era stato previsto un collegamento tra le due chiese, poi non realizzato. L'esecuzione dell'opera iniziò con la realizzazione di un basamento a valle che contenesse il peso della nuova costruzione. Entro il 1932 l'edificio era concluso.

1932/08/28  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa fu benedetta il 28 agosto 1932.

1935/10/23  (consacrazione carattere generale)

La nuova chiesa fu consacrata il 23 ottobre 1935 dal vescovo coadiutore Enrico Montalbetti.

1948/09/02 - 1948/10/27 (decorazione presbiterio)

Nell'autunno del 1948 il pittore Pierangelo Stefani di Borgo ornò la parete di fondo del presbiterio con una tempera su muro.

1972/06/05 - 1972 (rifacimenti intero bene)

A partire dal 5 giugno 1972 furono eseguiti i pannelli lignei di rivestimento del soffitto delle navate ad opera della ditta FALCO, che donò l'opera alla comunità. Nello stesso anno vennero rifatti i gradini di accesso al portale maggiore, dove venne realizzata anche una bussola in alluminio anodizzato. Fu messo in opera il soffitto ligneo del presbiterio in legno a rombi concentrici; furono tinteggiate la pareti; sostituite le finestre del presbiterio; rimossa la balaustra; vennero realizzati nuovi impianti audio e di illuminazione.

2003 - 2006 (restauri intero bene)

Nel 2003 sono state consolidate le fondamenta della chiesa e sistemato il pavimento (progetto dell'ingegnere Renato Demattè). Successivamente, nel 2006, è stato impermeabilizzato il tetto con la sostituzione delle lastre di porfido (progetto dell'architetto Andrea Bonazza).
Descrizione

La nuova chiesa dedicata a San Biagio è stata costruita accanto all'antica parrocchiale, mantenendo il medesimo orientamento a est. L'edificio fu eretto tra il 1928 e il 1932 su progetto degli architetti Pietro Marzani e Giovanni Tiella. La facciata a salienti è caratterizzata da tre ampie arcate cieche nelle quali si collocano il portale e due finestre lunettate. L'interno si articola in tre navate separate da pilastri, suddivise in quattro campate, coperte da un soffitto ligneo. Le testate delle navate laterali ospitano due cappelle che fiancheggiano l'arco santo. Il presbiterio è concluso da un'abside semicircolare. Nella chiesa trovano posto gli antichi altari marmorei settecenteschi.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con tre navate, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a salienti con zoccolo in pietra a vista: tre arcate cieche ad arco a tutto sesto scandiscono il registro inferiore, comune alle tre navate: ai lati esse inquadrano finestre lunettate, al centro un portale architravato. Nel registro superiore, nel settore centrale, si aprono tre finestre centinate. Al vertice degli spioventi croce in ferro.
Prospetti
Sulle fiancate prosegue la teoria di arcate cieche ad arco a tutto sesto; sul lato meridionale emerge il volume della sacrestia.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in cemento intonacata e tinteggiato all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: soffitto ligneo piano.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale e sul presbiterio e a padiglione sulle navate laterali, ricoperto da lastre di porfido.
Interni
Tre navate separate da arcate a tutto sesto poggianti su pilastri quadrangolari, rivestivi di pietra: le navate laterali sono suddivise in campate da arcate trasversali; in quella destra si apre il portale laterale. In testa alle due navate, di altezza inferiore rispetto a quella centrale, si aprono due strette cappelle. L'arco santo poggia su pilastri quadrangolari rivestiti di pietre e precede il presbiterio sopraelevato su tre gradini, illuminato da sei finestre centinate; sulla parete di fondo si apre una poco profonda abside semicircolare che accoglie l'altare maggiore.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori poste a corsi obliqui nelle navate e nel presbiterio (nella navata centrale una corsia di mattonelle lapidee monocrome porta al presbiterio)
Elementi decorativi
Dipinto murale sulla parete di fondo del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1972)
L'adeguamento liturgico è stato attuato tra 1970 e il 1972 in forma parziale. Al centro del presbiterio storico è collocato l'altare verso il popolo costituito da una mensa a forma di tavolo, in porfido, su predella propria donato dai minatori delle cave di porfido di Albiano. La balaustra marmorea è stata rimossa e sui gradini di accesso, a destra, è stato posto un leggio, in porfido, in funzione di ambone. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore.
sede - aggiunta arredo (1970-1972)
Una sedia lignea impiegata come sede completa l'arredo liturgico.
fonte battesimale - intervento strutturale (1970-1972)
Il fonte battesimale lapideo storico, già trasportato dall'antica chiesa parrocchiale, è stato sistemato nei pressi dell'arco santo, tra la campata centrale e quella laterale destra, mentre in precedenza si trovava all'ingresso della chiesa.
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