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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Chizzola
Ala
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Lucia
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1981)
XIII - XIV(costruzione intero bene); XIV - XIV(decorazione interno); 1456 - 1456(menzione intero bene); XVII - XVIII(ampliamento intero bene); XVIII - XVIII(decorazione interno); 1847 - 1847(ristrutturazione intero bene); 1883 - 1883(ristrutturazione interno); 1915 - 1918(variazione d'uso intero bene); 1922 - 1923(ristrutturazione intero bene); 1976 - 1979(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Chizzola, Ala>
Altre denominazioni S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIV (costruzione intero bene)

La chiesetta di Santa Lucia risale presumibilmente alla fine del XIII o all'inizio del XIV secolo. Il presbiterio del primo edificio occupava l'attuale sacrestia e la navata non superava la seconda campata.

XIV  (decorazione interno)

Tra il primo quarto e la seconda metà del XIV secolo vennero affrescati da pittori di area veronese il presbiterio (oggi sacrestia) e la parete sud della navata.

1456  (menzione intero bene)

La chiesa è nominata per la prima volta negli Atti Visitali della diocesi di Verona del 1456, in quanto visitata dal vescovo Ermolao.

XVII - XVIII (ampliamento intero bene)

Tra XVII e XVIII secolo l'edificio fu interessato da un ampliamento della navata verso ovest, da un innalzamento delle pareti e dalla trasformazione dell'antico presbiterio nella sacrestia, mediante una parete divisoria.

XVIII  (decorazione interno)

In seguito, entro la prima metà del XVIII secolo, la parete sud delle prime due campate e le volte a crociera di navata, presbiterio e sacrestia vennero affrescate con figure di Sante da un pittore probabilmente locale.

1847  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1847 si effettuarono delle riparazioni.

1883  (ristrutturazione interno)

Nel 1883 venne scoperta una parte della decorazione trecentesca ad affresco.

1915 - 1918 (variazione d'uso intero bene)

Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne utilizzata come scuderia e subì gravi danni, soprattutto per l'asportazione del tetto.

1922 - 1923 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1922 e il 1923 vennero eseguiti i necessari lavori di ristrutturazione.

1976 - 1979 (restauro intero bene)

Un generale restauro dell'edificio, che coinvolse sia la struttura che le decorazioni, avvenne dal 1976 al novembre 1979, grazie ai finanziamenti della Provincia Autonoma di Trento.
Descrizione

La chiesetta di Santa Lucia, edificata presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e ampliata tra Sei e Settecento, è orientata ad est e si trova nell'omonima località. Secondo la tradizione fu officiata da una comunità di Templari e poi da eremiti. In passato era considerata un piccolo santuario, dove i fedeli invocavano l'intercessione della santa soprattutto per la guarigione di malattie agli occhi. La facciata rettangolare è preceduta da un atrio coperto da un tetto a due falde e conclusa da un frontone a gradoni. Il campanile si innesta sul lato destro, mentre quello sinistro è ritmato da quattro contrafforti rastremati e presenta resti di un antico portale murato. L'interno ad unica navata è caratterizzato da più serie di affreschi di ambito sia veronese che locale, databili tra XIV e XVIII secolo. L'ingresso è preceduto da due gradini dal profilo semicircolare, mentre un terzo gradino separa la prima delle tre campate dal resto dell'aula, interamente coperta da volte a crociera, sostenute da pilastri e mensole; l'attuale presbiterio rettangolare, alla stessa quota pavimentale delle ultime due campate, è separato mediante una parete divisoria dalla retrostante sacrestia, già abside del primo nucleo della chiesa e per questo interamente affrescata. La chiesa è officiata una volta al mese.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, preceduta da un atrio; presbiterio a pianta rettangolare, concluso dalla sacrestia, sempre a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata dal profilo rettangolare centrata da semplice portale in pietra sormontato da un oculo e affiancato a sinistra da una finestra a luce rettangolare incassata in un vano ad arco ribassato. Anteposto alla facciata è un atrio coperto da tetto a due falde con travi lignee a vista. Frontone a gradoni.
Prospetti
Fiancata sinistra scandita da quattro contrafforti rastremati; resti di un portale murato, con stipiti in mattoni e timpano, in corrispondenza della seconda campata. Fiancata desta caratterizzata da due finestre rettangolari e dal campanile. Sulla parete est, abside della chiesa primitiva e oggi sacrestria, si aprono due strette finestre rettangolari con strombatura interna gradinata sui lati brevi.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare innestata sulla fiancata sud, con cella campanaria aperta da quattro monofore e tetto a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame con finiture a intonaco tinteggiato e fascia superiore in mattoni. Quattro contrafforti dal profilo triangolare lungo la fiancata sinistra. Strutture di orizzontamento: volte a crociera.
Coperture
Tetto a due spioventi, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi, come il campanile sulla fiancata destra, e il tetto che protegge l'atrio.
Interni
Finiture interne a intonaco tinteggiato, ove non sono presenti affreschi. Le volte sono sostenute da mensole in pietra e da una coppia di pilastri tra la seconda e la terza campata. La prima campata è elevata di un gradino rispetto alla navata e al presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle in cotto, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Sacrestia, presbiterio e parete sud della navata affrescati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1981)
Adeguamento liturgico parzialmente attuato con accostamento di elementi eterogenei: mensa d'altare in pietra a tavolo, fissa, a raso pavimento, realizzata dopo il restauro dell'edificio, nel febbraio del 1981. Un leggio in metallo e legno posto entro il presbiterio funge da ambone. La sede è assente e sostituita da uno sgabello in legno. L'altare storico, è andato probabilmente distrutto; non sono presenti né la custodia eucaristica, né il fonte battesimale e il portacero non trattandosi di una chiesa parrocchiale.
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