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Chizzola
Ala
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Nicolò
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1974)
1319/08/13 - 1319/08/13(menzione intorno); 1756/03/22 - 1763(costruzione intero bene); 1764 - 1764(costruzione campanile); 1768/05/25 - 1768/05/25(consacrazione intero bene); 1783 - 1783(demolizione totale intorno); 1827/12/03 - 1827(tinteggiatura soffitto); 1842/12/06 - 1852(ristrutturazione intero bene); 1888 - 1888(restauro esterno); 1891 - 1891(restauro interno); 1898 - 1899(ristrutturazione facciata e campanile); 1909 - 1909(sostituzione vetrate intero bene); 1911 - 1911(ristrutturazione pavimento coro); 1912 - 1912(elettrificazione intero bene); 1916/05/23 - 1916/05/23(danneggiamento intero bene); 1919 - 1929/05/02(ristrutturazione intero bene); 1921/12/06 - 1921/12/06(benedizione intero bene); 1928 - 1928(decorazione intero bene); 1942 - 1942(ristrutturazione interno); 1943 - 1943(ristrutturazione campanile); 1947 - 1947(ristrutturazione intero bene); 1947 - 1947(decorazione presbiterio); 1957 - 1957(tinteggiatura intero bene); 1965 - 1965(rifacimento pavimento); 1972 - 1974(ristrutturazione intero bene); 1982 - 1982(rifacimento copertura campanile); 1986 - 1987(ristrutturazione intero bene); 1998 - 1998(restauro facciata); 2002 - 2002(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Nicolò
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicolò <Chizzola, Ala>
Altre denominazioni S. NICOLÒ vescovo
S. Nicolò
Autore (ruolo)
Tacchi, Bernardo, il Vecchio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
Notizie Storiche

1319/08/13  (menzione intorno)

La prima chiesa di San Nicolò sorgeva sulla sinistra della strada per la Villetta, circondata dal cimitero. E' menzionata per la prima volta nel testamento di Guglielmo di Castelbarco, datato 13 agosto 1319.

1756/03/22 - 1763 (costruzione intero bene)

Dopo il 22 marzo 1756, data della convocazione della Regola di Chizzola che accetta di mantenere la futura nuova chiesa, insieme a quella vecchia, iniziarono i lavori di costruzione del nuovo edificio nell'attuale posizione. I lavori terminarono nel 1763.

1764  (costruzione campanile)

Il campanile venne eretto l'anno successivo.

1768/05/25  (consacrazione intero bene)

La nuova chiesa venne consacrata dal principe vescovo di Trento Sizzo de Noris il 25 maggio 1768, in occasione della visita pastorale. Aveva tre altari.

1783  (demolizione totale intorno)

Nel 1783 circa la chiesa vecchia venne demolita.

1827/12/03 - 1827 (tinteggiatura soffitto)

Con decreto del 3 dicembre 1883 il soffitto macchiato di umidità venne ritinteggiato dal Comune.

1842/12/06 - 1852 (ristrutturazione intero bene)

In seguito ad un accordo tra curato e capo comune del 6 dicembre 1842, nell'arco di una decina d'anni la chiesa venne restaurata sia all'esterno che all'interno e venne rinnovata la cupola del campanile.

1888  (restauro esterno)

Nel 1888 il Comune di Chizzola fece restaurare l'esterno.

1891  (restauro interno)

Nel 1891 il pittore e decoratore Viola di Rovereto restaurò l'interno.

1898 - 1899 (ristrutturazione facciata e campanile)

Nel 1898 iniziarono i lavori di ristrutturazione della facciata e del campanile, danneggiati da un fulmine nel settembre del 1896; si conclusero nel dicembre del 1899.

1909  (sostituzione vetrate intero bene)

Verso la metà del mese di agosto del 1909 Marco Filippi realizzò a Trento nuove vetrate per le sette finestre della chiesa.

1911  (ristrutturazione pavimento coro)

Nel 1911 venne ristrutturato il pavimento del coro.

1912  (elettrificazione intero bene)

Nel settembre 1912 fu introdotta nel paese la luce elettrica, installata dal Comune anche nella chiesa.

1916/05/23  (danneggiamento intero bene)

Il 23 maggio 1916 una granata austriaca colpì la chiesa verso il cimitero, sulla parete nord, causando il crollo del tetto del presbiterio e di parte di quello della navata all'interno, con gravi danni alla struttura e agli arredi.

1919 - 1929/05/02 (ristrutturazione intero bene)

Dopo tre anni di abbandono e saccheggi, nel 1919 il Genio militare iniziò la ricostruzione della parete abbattuta e del tetto; nel 1921 proseguirono i lavori esterni e interni più urgenti (manto di copertura, tetto, tinteggiatura, rifacimento di alcune decorazioni in stucco, posa dei pavimenti). Dopo la benedizione, nel 1922, vennero eseguite le vetrate da Giuseppe Parisi di Trento e negli anni successivi vennero restaurati o rinnovati diversi altari e arredi. Con la visita pastorale del 2 maggio 1929 i lavori possono dirsi conclusi.

1921/12/06  (benedizione intero bene)

Terminati i lavori più urgenti, la chiesa venne solennemente benedetta il 6 dicembre 1921, festa di San Nicolò.

1928  (decorazione intero bene)

Nel 1928 Francesco Giustiniani di Roma ornò la volta del presbiterio, l'arco santo, la lunetta del portale di facciata e quella sulla parete di fondo dell'abside con dipinti murali.

1942  (ristrutturazione interno)

Nel 1942 lavori di ristrutturazione coinvolsero lo zoccolo interno della chiesa, rivestito in marmo per ovviare alla risalita di umidità.

1943  (ristrutturazione campanile)

L'anno successivo venne ristrutturato e ritinteggiato il campanile.

1947  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1947 Pietro Cipriani di Chizzola eseguì delle riparazioni al tetto e alla volta della chiesa.

1947  (decorazione presbiterio)

Sempre nel 1947 Adolfo Mattielli di Soave eseguì i due grandi dipinti murali che ornano le pareti laterali del presbiterio.

1957  (tinteggiatura intero bene)

Nel 1957 venne ritinteggiata la chiesa, sia all'esterno che all'interno. Venne rivestito il basamento della facciata in pietra della Valpolicella.

1965  (rifacimento pavimento)

Nel 1965 vennero sostituite le piastrelle in cemento della navata e del presbiterio con lastre in pietra.

1972 - 1974 (ristrutturazione intero bene)

Nel biennio 1972-1973 la chiesa venne nuovamente tinteggiata sia all'esterno che all'interno. Nel 1974 venne rinnovato il pavimento del presbiterio e ne vennero risanate le pareti dall'umidità.

1982  (rifacimento copertura campanile)

Nel 1982 venne rifatto il manto di copertura del campanile in lastre di rame.

1986 - 1987 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1986 venne rifatto il tetto e vennero rintonacati e tinteggiati i muri esterni; l'anno successivo quelli interni.

1998  (restauro facciata)

Nel 1998 venne restaurato l'affresco sulla lunetta del portale di facciata da Antonella Vasicuro del laboratorio di restauro opere d'arte Bronzini-Vasicuro di Trento.

2002  (ristrutturazione intero bene)

Una ristrutturazione generale della chiesa venne compiuta nel 2002.
Descrizione

La chiesa di San Nicolò, edificata nella seconda metà del XVIII secolo, è orientata ad ovest e sostituì il precedente edificio sacro, di epoca medioevale, che si ergeva più a sud, lungo la strada che da Chizzola conduce alla località Villetta. Per la somiglianza della facciata, barocca, scandita da due ordini di paraste e movimentata dalla presenza di nicchie con staute, con quella di San Martino a Pilcante, opera di Bernardo Tacchi il Vecchio, si ipotizza il suo intervento anche in questo caso. Il campanile si innesta sul lato destro. L'interno ad unica navata, divisa in due campate, è caratterizzato da altrettante coppie di cappelle speculari e da imponenti pilastri dipinti a finto marmo e sormontati da capitelli compositi in stucco. Altre decorazioni in stucco incorniciano le finestre e una serie di cartelle. Presbiterio quadrato rialzato su tre gradini, ornato da pitture murali novecentesche sulla volta e lungo le pareti laterali.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta quadrata.
Facciata
Facciata con corpo centrale eminente, articolata su due ordini di paraste, doriche nel livello inferiore e ioniche in quello superiore, che la scompartiscono in settori, di cui quello centrale di dimensioni doppie rispetto ai laterali. Settori laterali movimentati da nicchie centinate ospitanti statue. In basso al centro si apre il portale centinato in pietra calcarea con lunetta affrescata; in alto al centro, ampia finestra a luce mistilinea recante ornamenti in stucco. Cornici orizzontali modanate; coronamento a profilo mistilineo, centrato da nicchia centinata ospitante statua. Finiture ad intonaco tinteggiato e motivi decorativi in stucco.
Prospetti
Fiancate ritmate da contrafforti, illuminate da finestre a luce mistilinea; a sinistra è addossato l'edificio della canonica, a destra si innesta il campanile.
Campanile
Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata destra, con cella campanaria aperta da quattro monofore, cornicione aggettante modanato, lanterna ottagonale con quattro oculi ovali alternati ad altrettante finestre cieche e cupolino a bulbo.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a botte unghiata, presbiterio da volta a vela; le strutture delle volte sono in legno e incannicciato.
Coperture
Tetto a due spioventi, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi; copertura del campanile in lastre di rame.
Interni
Pareti scandite da pilastri intonacati a finto marmo e conclusi da capitelli compositi in stucco. Lungo la navata si aprono due coppie di cappelle speculari a pianta rettangolare. Il presbiterio è elevato su tre gradini. Cornicione di coronamento aggettante, plurimodanato e fregio dipinto a finto marmo, come i profili delle arcate di accesso alle cappelle e al presbiterio e delle lunette.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata, delle cappelle e del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Volta e pareti laterali del presbiterio affrescate; cornice dell'ancona dell'altare maggiore e cartelle in controfacciata, sull'arco santo e all'ingresso delle cappelle in stucco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1974)
Adeguamento liturgico parzialmente attuato con l'accostamento di elementi eterogenei: l'altare verso il popolo è in legno a forma di tavolo, a raso pavimento, realizzato nel 1974 dai fratelli Silvio e Giovanni Romani di Chizzola. Un leggio in legno ad esso coordinato funge da ambone presso l'arco santo. La sede è in legno, a braccioli, con schienale e seduta imbottiti. E' presente l'altare maggiore storico, nel cui tabernacolo è posta la custodia eucaristica, mentre le balaustre, ricostruite nel 1925 dalla ditta Passamani-Volani di Rovereto, inizialmente conservate in posizione arretrata rispetto all'originale presso l'arco santo, sono state poi smontate (dopo il 1998) e quasi interamente distrutte. Sempre nel 1974 è stata rimossa la mensa dell'altare laterale di sinistra (della Madonna) e sul gradino è stato posto il fonte battesimale storico (ricostruito dopo la prima guerra mondiale, nel 1926), con un nuovo coperchio in bronzo di Silvio Bottes. E' stato recentemente affidato all'architetto Pier Francesco Baravelli il progetto per un intervento strutturale.
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