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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Testona
Moncalieri
Torino
chiesa
parrocchiale
per la ''Guidadell'Arcidiocesi di Torino 2014
p. 436 (S. Maria di Testona)''
Parrocchia di Santa Maria di Testona
facciata principale; interni; presbiterio; Campanile; facciate laterali; pianta; struttura
mensa - aggiunta arredo (terzo quarto XX sec.)
1011 - 1037(costruzione intero bene); XIII - XVI(visita pastorale carattere generale); 1734 - 1740(rifacimento intero bene); 1764 - 1764(rifacimento organo); 1802 - 1816(documentazione d'archivio carattere generale ); 1818 - 1818(restauro facciata); 1880 - 1880(documentazione d'archivio carattere generale ); 1939 - 1941(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria di Testona
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria di Testona <Testona, Moncalieri>
Altre denominazioni per la "Guidadell'Arcidiocesi di Torino 2014, p. 436 (S. Maria di Testona)"
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
barocco (rifacimenti )
Notizie Storiche

1011 - 1037 (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa di Santa Maria, voluta dal vescovo di Torino Landolfo, si riconduce al periodo compreso tra il 1011 ed il 1037. Essa è attestata nel documento di fondazione dell’abbazia di Cavour. Eretta la chiesa, la cripta, il campanile ed il chiostro, Landolfo elesse un Capitolo di ventiquattro canonici.

XIII - XVI (visita pastorale carattere generale)

I canonici lasciarono la chiesa e si trasferirono in quella che sarebbe poi diventata la Collegiata di Santa Maria della Scala e di Moncalieri. Iniziò dunque un periodo di decadimento e degrado segnalato in numerose testimonianze come nella visita pastorale di Mons. Peruzzi nel 1584.

1734 - 1740 (rifacimento intero bene)

A partire dal 1734 fu modificata la facciata che assunse le attuali forme barocche, l’illuminazione interna con l’apertura di ampie finestre rettangolari, la copertura del presbiterio con una cupola ovale e con cupolino.

1764  (rifacimento organo)

Nel 1764 fu installato l’attuale organo.

1802 - 1816 (documentazione d'archivio carattere generale )

Nel 1802 i monaci dovettero abbandonare la chiesa, tenuta però in funzione da due Cappuccini provenienti dal soppresso convento di San Giuseppe. Nel 1816 i Cappuccini si stabilirono definitivamente nella chiesa sostituendo i Cistercensi.

1818  (restauro facciata)

Restauro della facciata con interventi di ammodernamento.

1880  (documentazione d'archivio carattere generale )

Il 17 luglio 1880 la chiesa fu eretta in parrocchia con decreto dell’arcivescovo Lorenzo Gastaldi.

1939 - 1941 (restauro intero bene)

Intervento di restauro generale della chiesa.
Descrizione

La chiesa di S. Maria di Testona è il risultato di complesse stratificazioni ed ammodernamenti architettonici. Ben riconoscibile è ancora oggi l'impianto basilicale dell'edificio, eretto per volere del vescovo Landolfo tra il 1011 ed il 1037, non solo riscontrabile nell'impianto interno, ma anche nella struttura muraria visibile lateralmente, nella parte absidale, nel possente campanile e nella cripta. All'epoca barocca si deve invece la ricca facciata e gran parte della decorazione interna, poi integrata con interventi effettuati nel XIX secolo. Ad oggi dunque il complesso dell'edificio si presenta a pianta longitudinale a tre navate; conserva l'area presbiteriale rialzata sotto la quale si trova la cripta romanica. Nell'area adiacente si erge il convento cistercense che presenta un chiostro poi modificato nel XVIII e nel XIX secolo, complesso che oggi ospita le scuole elementari.
facciata principale
La facciata principale, rifatta nel 1734 adossando un nuovo corpo di fabbrica all'antico edificio, presenta un avancorpo convesso nella parte centrale. Orizzontalmente è suddivisa da fascioni in stucco in tre parti. Una basamentale che presenta un ampio portico dotato di tre aperture centinate sul fronte ed una sul lato sinistro (inquadrate da paraste). Una fascia mediana è scandita verticalmente da paraste, con capitelli campositi, suddividenti la superfice in tre riquadri entro i quali si aprono due nicchie (laterali) ed una vetrata ovale (centro). Superiormente al corpo centrale si trova un timpano sormontato da fascia sormontata da pinnacoli a foggia di bracieri coronano la facciata.
interni
L'interno e caratterizzato dall'impianto a tre navate, scandite da archi a tutto sesto sorretti da pilastri, da cui si dipartono le decorazioni plastiche a stucco che scandiscono ritmicamente le pareti laterali della navata centrale e vanno a fungere da imposta ai fascioni della volta da cui si dipartono le volte a vela unghiate. Le navate laterali, anch'esse coperte da volte a vela (ad esclusione della prima campata dove si trovano volte a padiglione unghiate) si concludono con cappelle che presentano decorazioni barocche: quella di destra presenta decorazioni a stucco attribuibili a maestranze luganesi del XVII secolo, mentre quella di sinistra decorazioni risalenti successive. Alla sinistra si aprono inoltre due cappelle laterali, l'una ospitante il fonte battesimale mentre la seconda un altare dedicata alla Madonna Addolorata. Decorazioni a stucco e dipinti murali rivestono le superfici. Lungo il lato destro della navata principale si trova un ricco pulpito ligneo di fattura settecentesca.
presbiterio
L'area presbiteriale, seppur ridecorata in epoca barocca, presenta ancora l'impianto primitivo sopralevato in quanto, al di sotto, si conserva la cripta romanica, suddivisa in tre navate sorrette da colonne lapidee, entro cui è conservata la venerata statua della Madonna delle Grazie. L'altare maggiore, di matrice seicentesca decorato con quattro colonne (di cui due salomoniche), è collocato in corrispondenza dell'arco che chiude il catino absidale e su cui si impostano due dei quattro pennacchi che sorreggono la soprastante piccola cupola barocca che copre l'area presbiteriale.
Campanile
Alla sinistra della facciata principale si innalza l'importante campanile romanico risalente all'impianto del XII secolo. A pianta quadrata è composto da sette livelli sovrapposti scanditi da fascie marcapiano ad archetti pensili. Nella muratura laterizia a vista si trovano aperture in parte originarie (partendo da feritoie nella parte bassa, poi monofore sino alla grande bifora della cella campanaria) ed in parte modificate nel tempo come la finestra al piano terreno. La tessitura muraria risulta etereogenea e va da laterizi posti a spina di pesce, ciotoli di fiume sino a mattoni di più recente produzione.
facciate laterali
Su fianco sinistro, costeggiante la strada, è possibile vedere la stratificazione del complesso architettonico. Si possono infatti notare le murature dell'impianto romanico, caratterizzate dalle fasce di coronamento in laterizi formanti archetti pensili, poi rialzate in occsione della realizzazione delle volte interne, della cupola coperta da tiburio e del nuovo catino absidale.
pianta
L'edificio presenta una pianta longitudinale a tre navate
struttura
L'edificio presenta una struttura portante in muratura, realizzata parzialmente in materiale lapideo e parzialmente in laterizio.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (terzo quarto XX sec.)
L'area presbiteriale è stata modifica per gli adeguamenti liturgici ampliando il piano di calpestio dell'altare storico tramite una pedana lignea, dotata di ringhiera metallica di recente fattura, su cui è stata posta una nuova mensa lignea decorata con finti marmi.
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