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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ala
Trento
chiesa
comunale
Ss. Giovanni Battista ed Evangelista
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa)
XIV - XIV(preesistenze intero bene); 1492 - 1494(riedificazione intero bene); 1501/11/28 - 1501/11/28(consacrazione intero bene); 1513 - 1515(ampliamento (?) intero bene); 1547 - 1550(costruzione campanile); 1571 - 1573(ristrutturazione campanile); 1634 - 1635(ristrutturazione campanile); 1747/05/03 - 1768(riedificazione intero bene); 1751/09/29 - 1751/09/29(benedizione intero bene); 1753 - 1756(decorazione intero bene); 1768/05/29 - 1768/05/29(consacrazione intero bene); 1781 - 1781(sopraelevazione campanile); 1796 - 1797/06/27(variazione d'uso intero bene); 1834 - 1834(ristrutturazione intero bene); 1869 - 1869(restauro facciata e campanile); 1881 - 1882(ristrutturazione intero bene); 1896 - 1896/10/28(riedificazione facciata e campanile); 1941/08/04 - 1942(restauro intero bene); 1972 - 1972(tinteggiatura interno); 1984 - 1984(restauro facciata e interno)
Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista <Ala>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Evangelista
Ss. Giovanni Battista ed Evangelista
Autore (ruolo)
Colomba, Andrea (progetto chiesa)
Sartori, Domenico (progetto ed esecuzione portale)
Poli, Carlo (progetto ricostruzione facciata e campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa e campanile)
maestranze veronesi (ricostruzione facciata)
architettura tardobarocca (costruzione)
architettura neoclassica (ricostruzione facciata)
Notizie Storiche

XIV  (preesistenze intero bene)

Una prima cappella, legata all'ospedale di San Giovanni ad Ala dei canonici regolari Lateranensi (dedicata quindi a San Giovanni Battista), è documentata da una pergamena con una concessione di indulgenza di papa Clemente VI, del 6 novembre 1342. Si trovava presumibilmente nello stesso luogo della chiesa attuale.

1492 - 1494 (riedificazione intero bene)

Tra il 1492 e il 1494 sono documentate spese per l'erezione dei muri e la pavimentazione della chiesa, "de novo constructa".

1501/11/28  (consacrazione intero bene)

"Francesco De la Chiesa", vescovo di Drivasto, vicario generale e vescovo suffraganeo di Udalrico di Lichtenstein, consacra la nuova chiesa di San Giovanni Evangelista il 28 novembre 1501. All'epoca l'edificio aveva l'altare maggiore e due altari laterali.

1513 - 1515 (ampliamento (?) intero bene)

Il 2 ottobre 1513 la comunità di Ala decise di "fabbricar la giesia de San Zuane", probabilmente di eseguire dei lavori di ampliamento, in adempimento del voto fatto nel 1501 in seguito ad un'epidemia di peste. Si stabilì nello stesso documento di destinare alla fabbrica tutte le entrate del Comune per i successivi due anni.

1547 - 1550 (costruzione campanile)

A partire dal 1547 è documentata la costruzione del campanile, che proseguì fino all'autunno del 1550, quando venne realizzato l'orologio e furono vendute le impalcature.

1571 - 1573 (ristrutturazione campanile)

Il 31 marzo 1571 vengono pagate ai muratori due giornate di lavoro al campanile, che era crollato nel 1552 sopra una casa privata. Nel 1573 venne costruito il castello e fissata la nuova campana.

1634 - 1635 (ristrutturazione campanile)

Ulteriori lavori di ristrutturazione del campanile (nuova malta, apertura di una porta, manutenzione dell'orologio) sono documentati da maggio del 1634 a gennaio dell'anno successivo.

1747/05/03 - 1768 (riedificazione intero bene)

Il 3 maggio 1747 fu posta la prima pietra per la ricostruzione della chiesa, progettata e realizzata da Andrea Colomba. Dopo la sua morte (1758), nel 1768 Domenico Sartori completò la facciata con l'erezione del portale.

1751/09/29  (benedizione intero bene)

La nuova chiesa, terminata nelle strutture, anche se non completamente finita, venne benedetta da don Valentino Francesco Zambaito, arciprete di Ala, il 29 settembre 1751. La dedicazione, che originariamente era a San Giovanni Battista e più avanti all'Evangelista, già nel 1749, data di una lapide murata sopra la porta d'ingresso, comprende entrambi.

1753 - 1756 (decorazione intero bene)

La volta della navata con i quattro pennacchi e la parete di fondo del presbiterio furono affrescate da Giorgio Anselmi nel 1753-1754 (il contratto è del 5 febbraio); la volta del presbiterio con i quattro pennacchi da Orlando Fattori presumibilmente dopo il 1755, una volta terminato l'altare maggiore.

1768/05/29  (consacrazione intero bene)

Il 29 maggio 1768 la chiesa e venne consacrata dal principe vescovo Cristoforo Sizzo de Noris.

1781  (sopraelevazione campanile)

Nel 1781, a partire dal mese di luglio, il vecchio campanile venne sopraelevato, dotato dell'attuale cella campanaria con bifore e coperto in rame.

1796 - 1797/06/27 (variazione d'uso intero bene)

Dall'inizio di maggio 1796 al 27 giugno 1797 la chiesa venne utilizzata prima come ospedale militare per i soldati austriaci e poi come magazzino del fieno per le truppe francesi.

1834  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1834 la facciata e l'interno vennero imbiancati, furono riparate le finestre e fu fatto un uscio nuovo.

1869  (restauro facciata e campanile)

Nel mese di settembre del 1869 la facciata e il campanile vennero restaurati.

1881 - 1882 (ristrutturazione intero bene)

Dal 25 aprile all'8 ottobre 1881 il "muraro" Giuseppe Morandini e il tagliapietra Giuseppe Sandri eseguirono il nuovo pavimento; gli stessi si impegnarono a finire le nuove balaustre in pietra entro ottobre dell'anno successivo. Nello stesso periodo, su progetto di Luigi Dalla Laita, venne restaurato il tetto della chiesa e della sacrestia, vennero chiuse delle crepe sulle volte e in controfacciata e l'interno venne tinteggiato. Anche la facciata e il campanile vennero coinvolti in un restauro conservativo e ritinteggiati.

1896 - 1896/10/28 (riedificazione facciata e campanile)

Nel 1896, su progetto dell'ingegner Carlo Poli di Verona, venne sostituita la facciata settecentesca con quella neoclassica ancora oggi esistente e venne riedificata la parte alta del campanile. I lavori furono realizzati dall'impresa Aleardo Castelli di Verona e si conclusero il 28 ottobre.

1941/08/04 - 1942 (restauro intero bene)

A partire dal 4 agosto 1941 la chiesa subì un intervento generale di restauro, che interessò sia la struttura (ripassatura del tetto, posa di una chiave in ferro sul basamento della cupola centrale, rifacimento del basamento dei muri interni), che i dipinti murali. I lavori si conclusero definitivamente nella primavera del 1942.

1972  (tinteggiatura interno)

L'interno venne ritinteggiato dalla ditta Abbondio Barozzi nel 1972.

1984  (restauro facciata e interno)

Nel 1984 ad, opera delle ditte Pericolosi di Sabbionara (Avio) e Trainotti Ivo e Squinzi Giovanni di Ala, venne restaurata la facciata e tinteggiato interno.
Descrizione

La chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, pur non essendo mai stata parrocchiale, è da sempre molto frequentata per la sua posizione centrale, affacciata sulla piazza del Comune di Ala, ed ancora oggi viene officiata nella stagione invernale al posto della chiesa di Santa Maria Assunta, costruita su di una balconata alla sommità del centro abitato e quindi di più difficile accesso. L'edificio è orientato ad ovest; presenta una facciata a due ordini, scandita da paraste strigilate, coronata da frontone triangolare e campanile incorporato sulla destra con copertura a doppia cipolla. L'interno è ad ampia navata unica, lungo la quale si aprono due cappelle speculari. Presbiterio elevato su due gradini, serrato tra la cappella feriale (già oratorio, a sinistra) e la sacrestia (a destra).
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, affiancato da due vani laterali simmetrici, sempre a pianta rettangolare.
Facciata
Facciata divisa in due ordini da un fregio con triglifi alternati a metope lisce, scandita da quattro paraste strigilate doriche nel livello inferiore, ioniche in quello superiore. Frontone triangolare con cornice dentellata e oculo al centro del timpano. Portale sorretto da colonne ioniche e concluso da frontone triangolare al centro dell'ordine inferiore; finestra rettangolare con frontone ad arco ribassato al centro di quello superiore.
Prospetti
Fiancate trattate a intonaco liscio, caratterizzate da finestre a luce mistilinea e contraddistinte dai volumi in aggetto delle due cappelle laterali e dagli ambienti della sacrestia e della cappella feriale.
Campanile
Campanile scandito da cornici aggettanti, con cella campanaria dotata di una bifora per lato, sormontata da lanterna ottagonale con luci mistilinee. Copertura a doppia cipolla, con globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame, intonacata e tinteggiata; zoccolo in pietra a vista. Fregio, paraste e cornici della facciata in tufo. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiate nella prima, seconda e quarta campata; volta a vela con pennacchi nella terza campata e nel presbiterio.
Coperture
Tetto a due spioventi, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Copertura del campanile in lastre di rame.
Interni
Pareti intonacate scandite da possenti pilastri conclusi da capitelli compositi. Arcata a pieno centro inscritta nella controfacciata nella quale si apre la cantoria. Lungo la navata si aprono due cappelle speculari a pianta rettangolare. Il presbiterio è elevato su due gradini. Cornicione di coronamento corrente lungo tutto il perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata, delle cappelle e del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Affreschi ornano la volta della navata e del presbiterio con i rispettivi pennacchi e la parete di fondo del presbiterio; le cornici dei dipinti e i capitelli dei pilastri sono in stucco modellato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa)
Adeguamento liturgico parzialmente attuato con l'accostamento di elementi eterogenei: l'altare verso il popolo è un oggetto commerciale in legno a forma di tavolo, a raso pavimento, la cui costruzione venne decisa il 14 agosto 1967. Un leggio in legno dotato di pedana e chiuso da un pannello frontale, ma aperto sui lati, funge da ambone nei pressi dell'arco santo. La sede è in legno, a braccioli, con schienale e seduta rivestiti in velluto. E' presente l'altare maggiore storico, nel cui tabernacolo è posta la custodia eucaristica, mentre le balaustre ottocentesche sono state rimosse nel 1979. Il fonte battesimale e il portacero sono assenti, non trattandosi di una chiesa parrocchiale.
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