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Gerbido Torinese
Grugliasco
Torino
chiesa
parrocchiale
Spirito Santo
Parrocchia di Spirito Santo
Interni; facciata; Campanile; arredi
presbiterio - intervento strutturale (1984 - 1987); mensa - aggiunta arredo (1984 - 1987)
XVII - XVII(costruzione Intero bene); 1984 - 1986(costruzione Intero bene)
Chiesa dello Spirito Santo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dello Spirito Santo <Gerbido Torinese, Grugliasco>
Ambito culturale (ruolo)
barocco piemontese (costruzione)
architettura contemporanea (ampliamento)
Notizie Storiche

XVII  (costruzione Intero bene)

La costruzione della chiesa risale al XVII secolo.

1984 - 1986 (costruzione Intero bene)

L'edificio è stato restaurato e ampliato tra il 1984 e il 1986 con la demolizione dell'antica abside che ha comportato anche la costruzione di una cappella invernale.
Descrizione

Le origini di una prima cappella risalgono probabilmente alla seconda metà del XVI secolo, sostituita, agli inizi del XVII secolo, da una di maggiori dimensioni, di cui si può ancora notare l'antico campanile. All'incirca della stessa epoca è la facciata, di scuola barocca piemontese, con mattoni a vista, sulla quale è posta una meridiana con la frase in latino "Sic mea vita fugit" ( "Così la mia vita fugge via" ). All'interno della chiesa vi è un pulpito, il cui disegno è attribuito a Filippo Juvarra, più alcune tele, sempre di scuola barocca. Tra il 1984 e il 1987 l'edificio fu ampliato dal lato absidale, per accogliere i fedeli aumentati nel corso degli anni. Sulla Facciata dell'edificio religioso è posta un'epigrafe recante i nomi degli abitanti del Gerbido caduti durante la Prima guerra mondiale. Su di essa è infatti presente la data indicante la durata del conflitto a partire dall'entrata in guerra del Regno d'Italia, 24 maggio 1915-4 novembre 1918, mentre di seguito vi è una dedica che reca le seguenti parole: "Il Popolo Gerbidese ai suoi modesti eroi che sacrificarono la vita per la salvezza della patria". Ancora più in basso vi è un'altra epigrafe in memoria di due uomini del luogo caduti invece durante la Seconda guerra mondiale. L'interno è composto da un'unica navata di limitata profondità, coperta da volte a crociera. La copertura è stata rifatta negli anni 1999-2000 e le tegole ancorate nel 2015.
Interni
L’interno presenta un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa in tre campate da volte a crociera ribassate separate da fascioni. Su ciascuna delle lunette laterali, al di sopra la cornice di imposta, si aprono finestrelle rettangolari che danno luce alla navata. Tra il 1984 e il 1987 il lato absidale ha subito ampliamenti.
facciata
La facciata, di scuola barocca piemontese con mattoni a vista, presenta un'alta fascia basamentale intonacata con zoccolatura in lastre di pietra. La porzione superiore in mattoni a vista presenta quattro paraste sormontate da capitelli che sorreggono il cornicione e il timpano. Le paraste scandiscono la superficie in tre riquadri: nel centro del mediano si apre il portale sormontato da una meridiana. Al di sopra di essa è una fascia marcapiano interrotta dalle paraste, che corrisponde al piano di imposta della volta della navata interna, e al centro una lunetta vetrata. A coronamento della facciata si trova un ampio timpano privo di decorazioni.
Campanile
L'antico campanile in mattoni faccia a vista è suddiviso in cinque partiture di cui quella basamentale è intonacata in continuità con la facciata principale.
arredi
La sala dei fedeli è scandita da numerose file di banchi lignei; non sono presenti confessionali, ma è presente una zona dedicata. La zona absidale è sopraelevata tramite due gradini ed ospita l'altare centrale costituito da una massiccio basamento in marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1984 - 1987)
Tra il 1984 e il 1987 il lato absidale ha subito ampliamenti che hanno portato alla sostituzione dell'antico abside con un ampio presbiterio illuminato da quattro lucernari.
mensa - aggiunta arredo (1984 - 1987)
L'altare antico è stato spostato sul lato destro del nuovo presbiterio e la mensa in marmo attualmente in uso risale all'intervento degli anni Ottanta del Novecento.
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