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Ziano di Fiemme
Trento
chiesa
parrocchiale
Madonna di Loreto
Parrocchia della Madonna di Loreto
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1966-1967); custodia eucaristica - intervento strutturale (1966-1967); fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
1660 - 1666(costruzione intero bene); 1666/12/21 - 1666/12/21(benedizione carattere generale); 1687 - 1689(erezione a curazia carattere generale); 1690 - XVII(avvio lavori campanile); 1698/09/21 - 1698/09/21(consacrazione carattere generale); 1698/08/27 - 1700(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1740 - 1741(ampliamento intero bene); 1793/11/25 - 1805/02/02(fase preliminare al secondo ampliamento intero bene); 1805 - 1806/05/21(progetti di ampliamento intero bene); 1805 - 1807(spostamento cimitero intorno); 1809 - 1809(avvio lavori ampliamento intero bene); 1809 - 1824(erezione Via Crucis); 1810 - 1815(decorazione facciata); 1815 - 1818(interruzione lavori di ampliamento intero bene); 1818 - 1821(completamento intero bene); 1820/09/27 - 1820/09/27(indipendenza della curazia carattere generale); 1821 - 1821(decorazione volte); 1828/08/18 - 1828/08/18(consacrazione carattere generale); 1834 - 1834(costruzione portico); 1852 - 1854(sopraelevazione campanile); 1869/09/10 - 1869/09/10(danneggiamento coperture); 1900 - 1924(costruzione protiro); 1905/01/07 - 1905/01/07(erezione a parrocchia carattere generale); 1908 - 1909(tinteggiatura campanile); 1955 - 1955(demolizione portico); 1956 - 1956(tinteggiatura intero bene); 1962 - 1962(installazione impianto di riscaldamento); 1966 - 1967(restauro intero bene); 1983 - 1983(rifacimento coperture); 1990 - 1990(tinteggiatura intero bene); 1991 - 1991(danneggiamento campanile); 1992 - 1992(restauro facciata); 2002 - 2003(tinteggiatura campanile)
Chiesa della Madonna di Loreto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna di Loreto <Ziano di Fiemme>
Autore (ruolo)
Furlanello, Simone (costruzione chiesa)
Bosin, Giovanni (costruzione campanile)
Longo, Antonio (progetto ampliamento chiesa)
Vanzetta, Giorgio (progetto ampliamento chiesa)
Zanon, Tommaso Antonio (ampliamento chiesa)
Haller, Anton (costruzione volte)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura barocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1660 - 1666 (costruzione intero bene)

La chiesa della Madonna di Loreto venne eretta tra il 1660 e il 1666 con il sostegno del barone Giovanni Giorgio Firmian. Il cantiere venne portato avanti dal maestro muratore Furlanelli, padre del pittore fiemmese Francesco Furlanelli.

1666/12/21  (benedizione carattere generale)

L'edificio venne benedetto il 21 dicembre 1666 dall'arciprete di Fiemme, monsignor Giovanni Francesco de Geremia.

1687 - 1689 (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa, già cappellania, venne eretta a curazia dipendente da Tesero nel 1687. Grazie all'impegno di don Giacinto de Zorzi il 20 aprile 1689 alla chiesa di Ziano furono concessi la custodia eucaristica e il cimitero; quest'ultimo fu benedetto dall'arciprete di Cavalese il 31 luglio seguente.

1690 - XVII (avvio lavori campanile)

Il campanile venne edificato a partire dal 1690; l'impresa fu affidata al muratore Giovanni Bosin della frazione di Roda. La costruzione della torre procedette a più riprese, compatibilmente con le disponibilità economiche della fabbriceria, e fu ultimata in epoca imprecisata.

1698/09/21  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione seguì il 21 settembre 1698.

1698/08/27 - 1700 (concessione del fonte battesimale carattere generale)

In occasione della visita pastorale del 27 agosto 1698 il principe vescovo Giovanni Michele Spaur concesse alla chiesa il diritto di battezzare nei soli mesi invernali. Due anni dopo, nel 1700, la concessione fu estesa a tutto l'anno.

1740 - 1741 (ampliamento intero bene)

Un primo ampliamento dell'edificio venne effettuato tra il 1740 e il 1741.

1793/11/25 - 1805/02/02 (fase preliminare al secondo ampliamento intero bene)

Il consistente aumento demografico di Ziano determinò l'esigenza di ampliare l'edificio sacro seicentesco. Il 25 novembre 1793 la Regola di Ziano votò a favore dell'ampliamento, ma i supervisori alla fabbrica furono nominati solo con un'ulteriore votazione del 2 febbraio 1805.

1805 - 1806/05/21 (progetti di ampliamento intero bene)

Dai diari di don Antonio Longo si evince che il prete pittore era stato interpellato dalla fabbriceria di Ziano per progettare l'ampliamento della chiesa della Madonna di Loreto. Prese le misure dell'edificio e dell'area disponibile per il progetto nel giugno 1805, il 21 maggio successivo il Longo aveva presentato tre piante e due alzati.

1805 - 1807 (spostamento cimitero intorno)

In previsione dell'ampliamento si procedette allo spostamento del cimitero, che fino ad allora aveva occupato l'area circostante la chiesa. Tali lavori furono ultimati entro il 1807.

1809  (avvio lavori ampliamento intero bene)

I lavori di ampliamento che conferirono al tempio il suo attuale aspetto vennero avviati nel 1809 su progetto del maestro muratore Giorgio Vanzetta, che fece uso dei disegni del Longo o quantomeno si ispirò ad essi. La direzione del cantiere fu affidata a Tommaso Antonio Zanon.

1809 - 1824 (erezione Via Crucis)

La decorazione a fresco delle edicole della Via Crucis presenti sull'abside e sul lato sud della chiesa è attribuita a Vincenza Rovisi, figlia del più famoso Valentino, con una datazione compresa tra il 1809 e il 1824.

1810 - 1815 (decorazione facciata)

Il pittore Antonio Longo realizzò la decorazione a fresco della facciata tra il 1810 e il 1815.

1815 - 1818 (interruzione lavori di ampliamento intero bene)

Il cantiere fu portato avanti fino al 1815, quando si ebbe una battuta d'arresto di tre anni dovuta all'insorgere di alcuni dissapori tra la fabbriceria e alcuni dissidenti, che contestavano il progetto della costruzione delle volte che secondo il progetto di Vanzetta si dovevano fare "a cantinela di legno". Le polemiche si fecero così acerbe, da costringere Zanon ad abbandonare il cantiere.

1818 - 1821 (completamento intero bene)

Nel 1818 venne richiesta una consulenza all'architetto Carlo Bianchi, residente a Trento ma originario di Brienno, che suggerì la costruzione di una volta in muratura. L'incarico fu affidato al capomastro Anton Haller di Caldaro (Bolzano), responsabile della costruzione della volta della locale parrocchiale (incerta). Le volte, costruite al grezzo entro il 1819, furono completate nel 1821.

1820/09/27  (indipendenza della curazia carattere generale)

La curazia di Ziano di Fiemme si rese indipendente da quella di Tesero il 27 settembre 1820.

1821  (decorazione volte)

La decorazione a fresco delle volte fu realizzata da Joseph Leopold Strickner nel 1821.

1828/08/18  (consacrazione carattere generale)

L'edificio ampliato fu consacrato dal vescovo Francesco Saverio Luschin il 18 agosto 1828.

1834  (costruzione portico)

Nel 1834 davanti alla facciata fu costruito un portico in muratura, aperto su tre lati da arcate a pieno centro.

1852 - 1854 (sopraelevazione campanile)

Il campanile fu sopraelevato tra il 1852 e il 1854.

1869/09/10  (danneggiamento coperture)

Le coperture furono danneggiate dall'incendio del 10 settembre 1869.

1900 - 1924 (costruzione protiro)

Il protiro presente lungo la fiancata sud fu aggiunto nel corso del primo quarto del XX secolo.

1905/01/07  (erezione a parrocchia carattere generale)

La parrocchia della Madonna di Loreto a Ziano di Fiemme fu eretta ufficialmente il 7 gennaio 1905.

1908 - 1909 (tinteggiatura campanile)

Il campanile fu ritinteggiato nel corso del biennio 1908-1909.

1955  (demolizione portico)

Il portico antistante la chiesa fu demolito nel 1955, con l'approvazione della Soprintendenza, della Curia Arcivescovile e del consiglio comunale di Ziano. La demolizione, effettuata nel giugno di quell'anno, era finalizzata al restauro degli affreschi della facciata, che fu condotta da Luigi Battisti di Trento nei mesi seguenti.

1956  (tinteggiatura intero bene)

La chiesa fu ritinteggiata internamente nel 1956 da Nicolò Dellantonio di Predazzo.

1962  (installazione impianto di riscaldamento)

Il primo impianto di riscaldamento ad aria fu installato nel 1962.

1966 - 1967 (restauro intero bene)

In occasione dell'intervento di adeguamento liturgico del 1966-1967 si procedette allo scialbo delle paraste composite addossate ai pilastri e del cornicione marcapiano, la cui decorazione originale fu riportata in luce.

1983  (rifacimento coperture)

Il tetto in scandole della chiesa fu interamente rifatto nel 1983.

1990  (tinteggiatura intero bene)

La chiesa fu ritinteggiata internamente ed esternamente nel 1990.

1991  (danneggiamento campanile)

Nel 1991 il campanile fu danneggiato da un fulmine.

1992  (restauro facciata)

La facciata fu restaurata nel 1992.

2002 - 2003 (tinteggiatura campanile)

La ritinteggiatura del campanile è stata condotta tra il 2002 e il 2003; in tale occasione la zoccolatura in cemento alla base della torre è stata demolita e sostituita con una a intonaco.
Descrizione

La chiesa della Madonna di Loreto sorge al centro dell'abitato di Ziano di Fiemme, circondata da ampi spazi liberi che consentono di ammirarne la mole architettonica. L'edificio, costruito nel 1660-1666, fu ampliato una prima volta nel 1740-1741 e poi in maniera determinante tra il 1809 e il 1821 su progetto del capomastro Giorgio Vanzetta, che si ispirò probabilmente ai disegni elaborati a tal scopo da don Antonio Longo fin dal 1805. Proprio al Longo spetta la decorazione a fresco della facciata a due spioventi (1810-1815), interamente occupata da una finta architettura organizzata in forma di tempio tetrastilo coronato da un frontone triangolare, al centro della quale si dispongono il portale a luce centinata e una finta finestra a luce mistilinea; nei settori laterali sono dipinte finte nicchie abitate da statue. Le fiancate, simmetriche, sono scandite dalle aperture delle finestre e recano ciascuna un accesso secondario in corrispondenza della seconda campata, di cui quello posto sul lato sud è preceduto da un protiro sostenuto da colonne e semicolonne a capitello fogliato. A destra del presbiterio emerge il corpo della sacrestia. Il campanile, costruito nel 1690 e sopraelevato nel 1852-1854, presenta una cella campanaria a tre livelli e copertura a piramide. L'interno si sviluppa a navata unica, ripartita in tre campate da coppie di pilastri ai quali sono addossate paraste corinzie dipinte a finto marmo. L'arco santo a sesto ribassato immette nel presbiterio, rialzato su un gradino, nel quale ritorna il motivo delle paraste addossate ai pilastri.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare ai cui lati si sviluppano due vani concavi simmetrici a tutta altezza, inscritti nel perimetro.
Facciata
Facciata a doppio spiovente, interamente occupata da una finta architettura dipinta a fresco, organizzata in forma di tempio tetrastilo con cornicione incurvato al centro a formare un fornice centinato, sostenuto da paraste poggianti su uno zoccolo comune. Nel settore centrale si dispongono il portale lapideo a luce centinata, sormontato da una tettoia lignea a doppio spiovente, e una finta finestra a pieno centro; nei settori laterali sono dipinte due nicchie frontonate abitate da statue. Alla sommità del timpano disegnato dagli spioventi del tetto si apre un oculo circolare.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, scandite dalle aperture sommitali delle finestre a profilo mistilineo (tre per lato); due monofore si aprono in corrispondenza della terza campata. Su ambo i lati, in corrispondenza della seconda campata, si trovano due accessi laterali di cui quello a sud preceduto da un protiro in pietra, aperto su tre lati da arcate a pieno centro impostate su colonne e semicolonne a capitello fogliato. Ulteriori due monofore strombate sormontate da un'ampia finestra a profilo mistilineo si dispongono su entrambi i lati del presbiterio. A destra del presbiterio emerge il corpo della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata nord della chiesa, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio. Fusto intonacato segnato da cantonali angolari dipinti. Cella campanaria organizzata su tre livelli, ripartiti da cornici in pietra. Il settore inferiore è illuminato da monofore a sesto acuto, quello mediano da monofore centinate, schermate da cornici metalliche che gli conferiscono l'aspetto di bifore a luce ogivale; nel settore superiore si dispongono quattro coppie di monofore centinate, oltre le quali sono presenti altrettanti quadranti d'orologio e tre oculi per lato. Un cornicione modanato, ritmato da modiglioni fa da base alla copertura a piramide.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata ritmata da arcate trasversali sulla navata; volta a vela sul presbiterio.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in scandole. Campanile: copertura a piramide rivestita in lamiera metallica.
Interni
Navata unica, ripartita in tre campate da altrettante coppie di pilastri, a ciascuno dei quali sono addossate tre paraste corinzie, dipinte a finto marmo. L'arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, rialzato su un gradino, nel quale si ritrova il motivo delle paraste addossate ai pilastri già descritto in navata. Un cornicione marcapiano modanato e dentellato, eminente in corrispondenza dei pilastri e interrotto in controfacciata, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella navata è presente un pavimento in mattonelle quadrangolari di pietra calcarea, con motivi lineari che delimitano le aree occupate dai banchi. Pavimento in pietra calcarea posato a spina di pesce nel presbiterio.
Elementi decorativi
La facciata è interamente affrescata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1966-1967)
L'adeguamento liturgico è stato attuato secondo un progetto unitario, che reimpiega materiali di risulta della balaustrata marmorea dell'originario altare maggiore di Pietro Demartin (1906) che è stato rimosso in tale occasione. L'intervento era stato approvato dal locale ufficio Liturgico, ma non dalla Soprintendenza, che lo contestò aspramente; seguì una denuncia e un processo a carico del parroco, poi assolto. Al centro del presbiterio storico, su predella propria di tre gradini, è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, le cui quattro gambe sono costituite da dei balaustri (consacrato dall'Arcivescovo Alessandro Maria Gottardi il 2 giugno 1967). Ai lati del presbiterio, presso l'arco santo, sono collocati due amboni gemelli, i cui parapetti a tre lati reimpiegano ulteriori balaustri. La sede, costituita da una panca lignea con sedile centrale per il presidente dotato di uno schienale più alto, è situata dietro l'altare al popolo e ne condivide la predella.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1966-1967)
La custodia eucaristica è stata posta nel tabernacolo dell'altare laterale sinistro.
fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
Il fonte battesimale storico, risalente al 1698, è stato ricollocato a destra dell'arco santo. In tale occasione venne dotato di un nuovo coperchio in bronzo, opera di don Luciano Carnessali.
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