chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Siena Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino chiesa parrocchiale S. Mamiliano in Valli Parrocchia di San Mamiliano in Valli Pianta; Struttura; Coperture; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (anni '80) XIII sec. - XIII sec.(costruzione intero bene); 1894 - 1894(ristrutturazione intero bene); 1936 - 1936(ricostruzione campanile)
Chiesa di San Mamiliano in Valli
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Mamiliano in Valli <Siena>
Altre denominazioni
S. Mamiliano in Valli
Ambito culturale (ruolo)
gotico senese (costruzione)
Notizie Storiche
XIII sec. (costruzione intero bene)
Anticamente qui sorgeva un convento che fu abitato fino al 1263 dalle monache camaldolesi, che furono poi spostate a San Giorgio a Lapi.
Il convento di fatto non fu mai abbandonato dalle monache.
Esisteva nel secolo XIII presso il monastero di S. Mamiliano anche un ospedale per le pellegrine sotto l'invocazione dei SS. Giuliano e Jacopo, amministrato dalle donne ospitaliere dell'Altopascio. Il quale ospedale è rammentato nei costituti sanesi sotto gli anni 1293, 1318, e 1360.
1894 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1894 fu completamente ristrutturato in forme neogotiche; le pareti dell'interno furono ricoperte a fasce bianche e nere, eliminando gli altari sei-settecenteschi.
1936 (ricostruzione campanile)
Il campanile è stato completamente rifatto nel 1936.
Descrizione
La chiesa di San Mamiliano sorge nella zona senese di Valli, poco fuori dalle mura del centro storico.
Per raggiungerla bisogna percorrere una scalinata che conduce al sagrato.
La facciata della chiesa, in laterizio, ha un profilo a capanna, e presenta sui lati due lesene.
Essa è probabilmente un rifacimento neogotico come sta ad indicare anche il bel rosone in laterizio. Sempre in facciata possiamo vedere un sottogronda rifinito a dentelli e dei beccatelli voltati.
L'interno è ricco di elementi che ci riconducono alle sue origini, tuttavia le fasce bicrome intonacate sono conseguenza del rifacimento ottocentesco.
Il campanile è stato completamente rifatto nel 1936.
Pianta
La pianta è ad aula rettangolare, a navata unica, con abside rettangolare.
Struttura
La struttura è in muratura portante in laterizio.
Coperture
La copertura è a capriate in legno, con manto di copertura in tegole e coppi.
Elementi decorativi
Biagio di Goro Ghezzi, allievo di Bartolo di Fredi, affrescò nel 1363 le due grandi scene della "Maestà", in parte scomparsa, e del "San Cristoforo", entrambe racchiuse da una elegante cornice a motivi geometrici. A un secolo dopo appartiene invece la scena che chiude la parete a destra, l' "Annunciazione e i Santi Sebastiano e Ansano", di chiara ispirazione rinascimentale e in cui può forse scorgersi la mano di Andrea di Niccolò sullo scadere del Quattrocento.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (anni '80)
E' stato realizzato un altare in materiale lapideo, costituito da colonnette scanalate che sorreggono la mensa.