chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Malva
Terranuova Bracciolini
Arezzo - Cortona - Sansepolcro
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo
Coperture; Pianta; Struttura
presbiterio - intervento strutturale (1980/1990)
XIII - 1999(preesistenze e restauro dipinto d'altare); 1251 - 1251(preesistenze carattere generale); XVI - XVI(chiesa e altare carattere generale); XVII - XVII(completamento intero bene); 1941 - 1942(rifacimento intero bene); 2014 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo in Piantravigne
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo in Piantravigne <Malva, Terranuova Bracciolini>
Altre denominazioni S. Lorenzo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - 1999 (preesistenze e restauro dipinto d'altare)

La Chiesa di San Lorenzo all'interno custodisce il dipinto più antico che sia mai stato ritrovato nel Valdarno Superiore, e comunque uno dei più vecchi ritrovati in Toscana, raffigurante la Vergine in trono con Bambino e due Santi Martiri. Tale opera, di autore ignoto, in seguito a saggi ed indagini iniziati nell'anno 1999, è stata completamente restaurata e collocata sopra un altare laterale all'interno della Chiesa.

1251  (preesistenze carattere generale)

Il borgo ed il castello medioevale erano già menzionati nel 1251 e furono sottoposti al dominio dei “Pazzi di Valdarno” come le altre terre limitrofe.

XVI  (chiesa e altare carattere generale)

L'edificio religioso è menzionato nella Visita Apostolica alla Città e Diocesi di Arezzo effettuata nell'anno 1583 da monsignor Angelo Peruzzi, Vescovo di Sarsina per incarico del papa Gregorio XIII e si cita che la Chiesa era provvista di tutto il necessario, con altare maggiore in pietra con ornamenti, croce e baldacchino ed era presente anche un altare laterale dedicato alla Beata Maria.

XVII  (completamento intero bene)

Nella Visita Apostolica effettuata da Mons. Sebastiano Maggi nel maggio del 1630 i la chiesa viene descritta così come segue: “questa chiesa in volta di ordine composito lunga, compreso il Presbiterio e tribuna, braccia 22 e larga braccia 10 circa con tre altari, Via Crucis, Pulpito, Battistero, Campanile con due campane, sacrestia e canonica annessa in buono stato, resta distante dalla città di Arezzo ventidue miglia e addetta per il Vicariato Franco a Terranuova con suffraganee le Chiese di Persignano, Treggiaia e Badiola”. L'altare maggiore in stucco alla romana era sovrastato da un quadro in tela nel Coro raffigurante il Santo Padre; quello laterale in pietra custodiva al centro l'antica tavola dipinta rappresentante la Madonna detta della Maternità mentre l'altro altare laterale era provvisto di un quadro in tela rappresentante il Santo Crocifisso.

1941 - 1942 (rifacimento intero bene)

La chiesa , il campanile e la casa canonica nella condizione attuali sono frutto d’interventi degli anni 1940-1942 progettati dall’architetto prof. Severino Crott di Firenze; in particolare da notare il caratteristico campanile a torre e la facciata anch’essa in pietra facciavista.

2014 - 2015 (restauro intero bene)

Nel 2015 si sono conclusi i lavori di restauro in parte finanziati con il contributo della CEI. Tali lavori hanno riguardato le coperture della chiesa e della casa canonica, il rifacimento delle tinteggiature esterne della chiesa e del prospetto est della canonica, il restauro interno della chiesa ed il restauro e adeguamento funzionale del piano terra e piano primo della casa canonica.
Descrizione

La chiesa si trova al centro del piccolo borgo, quasi nascosta tra gli altri edifici, ma riconoscibile dallo svettante campanile appuntito e rifinito da mattoni rossi. Il fronte e soprattutto il fianco destro dell’edificio religioso, si affacciano sullo spazio pubblico, il lato sinistro è invece in aderenza alla canonica e sul retro confina con uno dei vicoli lastricati del paese. La pianta è rettangolare ad unica navata, la zona del presbiterio è sopraelevata di uno scalino e vi è posto al centro l’altare maggiore in pietra. Sulla parete di fondo è collocato un dipinto con sottostante tabernacolo decorato ad oro. A circa metà navata sono presenti gli altari laterali: al di sopra dell’altare laterale sinistro è collocato a parete il dipinto su tavola del XIII secolo raffigurante la Madonna con Bambino e due Santi Martiri, recentemente restaurato. All’ingresso, sulla destra, è presente all’interno di una nicchia, il fonte battesimale in pietra.
Coperture
copertura a tetto a due falde con struttura primaria e secondaria lignea a capriate decorate e con scempiato in pianelle, sopra il quale si trova il manto in tegole e coppi.
Pianta
la pianta è rettangolare e ad unica navata.
Struttura
Muratura portante in pietra e parte in mattoni. La facciata è faccia a vista mentre il fianco e il retro intonacati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980/1990)
L'adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con la realizzazione di una nuova mensa d'altare e la collocazione del tabernacolo eucaristico sull'abside.
Contatta la diocesi